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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

mercoledì 4 ottobre 2023

Andrea Camilleri: Il ladro di merendine

Andrea Camilleri: Il ladro di merendine. Montalbano, vol. 3

Formato: copertina flessibile
Pagine: 247
Editore: Sellerio Editore (16 gennaio 1997)
ISBN-13: 978-8838913198

Data di acquisto: 1° aprile 2021
Letto dal 5 al 12 febbraio 2022

Sinossi
Terzo giallo di Andrea Camilleri che vede come protagonista Salvo Montalbano, il commissario di stanza a Vigàta, immaginaria cittadina siciliana. Questa volta il commissario, sospetta l'esistenza di un collegamento tra due morti violente: quella di un tunisino imbarcato su di un peschereccio di Mazara del Vallo e quella di un commerciante di Vigàta accoltellato dentro un ascensore. Per Camilleri la Sicilia di oggi è fonte continua di ispirazione e scoperta, di intrecci di romanzo poliziesco e di osservazione su di un costume magari inquietante ma certamente non statico, che gli suggerisce un linguaggio, una parlata mai banale né risaputa.

La mia recensione
"Arriva un momento - pinsò - nel quale t'adduni, t'accorgi che la tua vita è cangiata. Ma quando è successo? ti domandi. E non trovi risposta, fatti impercettibili si sono accumulati fino a determinare la svolta. O macari fatti ben visibili, di cui però non hai calcolato la portata, le conseguenze. Spii e rispii, ma la risposta a quel «quando» non la sai trovare. Come se avesse importanza, poi! Lui, Montalbano, no, a quella domanda avrebbe saputo rispondere con precisione. Fu esattamente il dodici di maggio che la mia vita cangiò, avrebbe detto".
Romanzo breve ma intenso e, a tratti, commovente. Forse non esagero se dico che, sin qui (visto che sto leggendo tutti i libri del maestro Camilleri in ordine cronologico) è il più bello… non solo tra quelli dedicati al commissario Montalbano. Un libro che scava nell'animo umano, e con interessanti ripercussioni sulla vita futura dello stesso commissario.
Il ladro di merendine ti fa, letteralmente, innamorare sia del "personaggio" Montalbano (umanissimo ma incredibilmente intelligente) che delle figure di Fazio ed Augello. Ma, soprattutto, un racconto che ti fa "riflettere" su alcuni risvolti sociali (sempre attuali e, con molta delicatezza, portati all'attenzione del lettore).
Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

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