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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

mercoledì 1 novembre 2023

Donato Carrisi: Il tribunale delle anime

Donato Carrisi: Il tribunale delle anime. Marcus, vol. 1

Formato: Kindle (680 KB)
Pagine: 462
Editore: Longanesi (1 settembre 2011)
ASIN: B0064BUYZU

Data di acquisto: 28 giugno 2014
Letto dal - al 27 ottobre 2014

Sinossi
Roma è battuta da una pioggia incessante. In un antico caffè, vicino a piazza Navona, due uomini esaminano lo stesso dossier. Una ragazza è scomparsa. Forse è stata rapita, ma se è ancora viva non le resta molto tempo. Uno dei due uomini, Clemente, è la guida. L'altro, Marcus, è un cacciatore del buio, addestrato a riconoscere le anomalie, a scovare il male e a svelarne il volto nascosto. Perché c'è un particolare che rende il caso della ragazza scomparsa diverso da ogni altro. Per questo solo lui può salvarla. Ma, sfiorandosi la cicatrice sulla tempia, Marcus è tormentato dai dubbi. Come può riuscire nell'impresa a pochi mesi dall'incidente che gli ha fatto perdere la memoria? Anomalie. Dettagli.
Sandra è addestrata a riconoscere i dettagli fuori posto, perché sa che è in essi che si annida la morte. Sandra è una fotorilevatrice della Scientifica e il suo lavoro è fotografare i luoghi in cui è avvenuto un fatto di sangue. Il suo sguardo, filtrato dall'obiettivo, è quello di chi è a caccia di indizi. E di un colpevole. Ma c'è un dettaglio fuori posto anche nella sua vita personale. E la ossessiona.
Quando le strade di Marcus e di Sandra si incrociano, portano allo scoperto un mondo segreto e terribile, nascosto nelle pieghe oscure di Roma. Un mondo che risponde a un disegno superiore, tanto perfetto quanto malvagio. Un disegno di morte. Perché quando la giustizia non è più possibile, resta soltanto il perdono. Oppure la vendetta. Questa è la storia di un segreto invisibile eppure sotto gli occhi di tutti.

L'incipit del libro
Prologo
Ore 7.37
Il cadavere aprì gli occhi. Era disteso in un letto, supino. La stanza era bianca, illuminata dalla luce del giorno. Sul muro, proprio davanti a lui, c'era un crocifisso di legno.
Osservò le proprie mani adagiate lungo i fianchi, sulle lenzuola candide. Era come se non gli appartenessero, come se fossero di qualcun altro. Ne sollevò una - la destra - e la tenne davanti agli occhi per guardarla meglio. Fu allora che sfiorò le bende che gli coprivano il capo. Era ferito, ma si accorse di non provare dolore.
Si voltò verso la finestra. Il vetro gli restituì il debole riflesso del suo volto. In quel momento, arrivò la paura. La domanda gli fece male. Ma ancor più, la consapevolezza di non conoscere la risposta.
Chi sono io?

La mia recensione
"Le persone, quando parlano di sé, sono capaci di crearsi intorno delle sovrastrutture a cui finiscono perfino per credere. Ma il luogo in cui scelgono di vivere, inevitabilmente, racconta tutto di loro".
È il secondo libro (dopo La donna dei fiori di carta) che leggo di Donato Carrisi, e devo dire che ormai mi ha conquistato… e lo dico proprio io che preferisco gli scrittori stranieri! In questo thriller/giallo spirituale abbiamo 3-4 trame che, strada facendo, si intrecciano in un finale davvero inatteso, spettacolare ed avvincente. E, una volta giunto all'ultima pagina, impossibile non chiedersi "Nasciamo cattivi o sono le esperienze della vita e le interazioni con chi ci circonda che ci fanno diventare tali?".
Io me lo sono chiesto davvero; ma questo non è il luogo adatto a dirvi la risposta che mi son dato… altrimenti Donato Carrisi scrive un libro anche su di me!
In conclusione, a mio modesto parere, l'unico neo del libro è dato dai troppi personaggi principali e dalle tante situazioni (e location) presenti nel corso della lettura.
Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

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