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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

mercoledì 22 novembre 2023

Ilaria Tuti: La ragazza dagli occhi di carta

Ilaria Tuti: La ragazza dagli occhi di carta. Teresa Battaglia, vol. 0.5

Formato: Kindle (403 KB)
Pagine: 51
Editore: Nero Press (21 dicembre 2015)
ASIN: B019MAUKJY

Data di acquisto: 16 febbraio 2019
Letto dal 16 al 17 febbraio 2019

Sinossi
Un uomo vaga sul ciglio di una strada in montagna, i suoi abiti sono sporchi di sangue, nel suo zaino viene trovata una mano mozzata con un anello e la foto di un volto di ragazza con due ellissi di carta sugli occhi. Teresa Battaglia, commissario di polizia a Udine, si butta anima e corpo sul caso. Ma sono troppe le cose che non quadrano: un uomo in stato confusionale da cui non riescono a sapere nulla e lo spettro della pazzia in un caso di omicidio. E se, invece, la ragazza non fosse ancora morta e ci fosse tempo per salvarla? Ma il tempo, a Teresa, divorata dal diabete e da una malattia che le rosicchia giorno dopo giorno frammenti sempre più ampi di memoria, è l'unica cosa che manca.
Un thriller psicologico di grande atmosfera, dai risvolti psicologici inquietanti.
Con La ragazza dagli occhi di carta Ilaria Tuti, astro nascente della narrativa di genere italiana, è arrivata finalista al Premio Grado Giallo 2015.

L'incipit del libro
Un piede davanti all'altro, sulla linea bianca che delimitava la carreggiata, per chilometri. I talloni nudi battevano l'asfalto da ore, gusci callosi senza più sensibilità. Spingevano il corpo magro in avanti, con passi corti che si incastravano l'uno all'altro e tracciavano la rotta.
Le macchine sfrecciavano. Lo spostamento d'aria lambiva il fianco dell'uomo, ma lui restava indifferente, anche quando la ghiaia lo colpiva alle caviglie come proiettili. Gli occhi non si alzavano, rimanevano affondati nella striscia d'asfalto che conduceva verso sud.

La mia recensione
"Nascondi gli occhi di una persona, sostituiscili con qualcosa di inanimato, e ottieni un pupazzo. Un oggetto verso cui non puoi provare compassione".
La ragazza dagli occhi di carta, uscito tre anni prima dell'ottimo Fiori sopra l'inferno, opera prima di Ilaria Tuti, introduce il personaggio di Teresa Battaglia, il commissario protagonista proprio di quel romanzo.
In realtà, visto che questo non è esattamente un romanzo vero e proprio (ci troviamo di fronte a poco più di una cinquantina di pagine), è più che altro un racconto lungo, comunque ben scritto e ben impostato che, a mio avviso, avrebbe meritato di essere sviluppato in un romanzo vero e proprio: le premesse (e le potenzialità) ci sono tutte.
Partiamo dalla protagonista. Teresa Battaglia è un personaggio "sui generis": stremata e provata sia nel fisico che nell'anima (leggendo questo racconto capirete perché) ha deciso, contro ogni previsione, di non arrendersi a ciò che il futuro ha in serbo per lei.
E che dire del racconto vero e proprio…? La ragazza dagli occhi di carta, che si legge in un'oretta abbondante (e prendetevela tutta… ne vale davvero la pena) è strutturato in maniera tale che nessuno (sia esso colpevole, innocente o vittima) è realmente ciò che sembra; per cui i diversi ruoli, come nel gioco degli "specchi deformanti", spesso si sovrappongono o, addirittura, si scambiano. Consigliatissimo… indipendentemente se avete letto Fiori sopra l'inferno.
Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

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