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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

venerdì 24 novembre 2023

Santo Peli: Storia della Resistenza in Italia

Santo Peli: Storia della Resistenza in Italia

Formato: Kindle (618 KB)
Pagine: 224
Editore: Einaudi (10 giugno 2014)
ASIN: B00LWIGKYO

Data di acquisto: 25 aprile 2015
Letto dal 1° al 6 aprile 2019

Sinossi
Dall'armistizio dell'8 settembre 1943, allo sviluppo delle prime bande armate, alla crisi dell'inverno 1944-45, all'insurrezione finale: in questo libro, chiaro ed essenziale, Santo Peli ci offre una sintesi accurata della Resistenza che spiega e distingue le varie fasi del processo di formazione della lotta partigiana contro il regime fascista, senza però dimenticare il contesto nazionale e internazionale, politico e sociale, nel quale si è combattuta la più feroce guerra italiana. Un saggio obiettivo e necessario in cui si alternano luci e ombre, grandezza e limiti, unicità e contraddizioni di uno dei momenti decisivi della nostra storia.
Del volume La Resistenza in Italia (Piccola biblioteca Einaudi, 2004), si ripropone qui, riveduta e aggiornata, la prima parte dedicata alla ricostruzione degli avvenimenti politici e militari, mentre la seconda parte, che affrontava interpretazioni e nodi storiografici, viene sintetizzata in un nuovo capitolo scritto appositamente per questa edizione.

L'incipit del libro
Dopo l'8 settembre 1943, con l'annuncio dell'armistizio, la dissoluzione dell'esercito, l'occupazione tedesca e l'avanzata anglo-americana, inizia per gli italiani il periodo più drammatico della Seconda guerra mondiale. Dopo un'ininterrotta serie di guerre di aggressione che, a partire da quella all'Etiopia nell'autunno del 1935, rappresentano una costante della politica estera nazionale, tocca all'Italia divenire teatro di scontri tra eserciti, e tra eserciti e popolazione civile. Le città bombardate, lo sbarco alleato, l'occupazione tedesca; e anche la guerra partigiana, i renitenti nascosti, le zone di montagna rastrellate, la guerra civile, cioè l'oggetto della nostra narrazione e delle nostre analisi, sono il risultato di una scelta che viene da lontano. La guerra feroce, appiccata anni prima in luoghi distanti, esotici, in qualche modo fantastici (l'Etiopia, l'Albania, la Grecia, le immense steppe russe), ha ormai intaccato il suolo nazionale, fin nelle vallate alpine, nei borghi sonnecchianti di provincia. In patria, solamente dal '43, dopo lo sbarco in Sicilia degli Alleati, la vocazione guerriera e i sogni di grandezza imperiale disvelano compiutamente la loro carica distruttiva.

La mia (brevissima) recensione
"Senza la resistenza armata, probabilmente, avremmo avuto un'Italia monarchica, e non sarebbe stata scritta una costituzione profondamente innovativa sul piano della giustizia sociale".
Notevole il lavoro di ricerca dell'autore; tuttavia, forse nel tentativo da parte sua di essere quanto più imparziale possibile, è un saggio troppo piatto: mancano sia una vera e propria storia cronologica (qui c'è, soprattutto, un lavoro su analisi, cause ed effetti che portarono alla Resistenza) e sia una raccolta di testimonianze e documenti dell'epoca. Peccato.
Voto: ⭐⭐ (2 su 5)

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