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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

lunedì 13 novembre 2023

Gaston Leroux: Il fantasma dell'Opera

Gaston Leroux: Il fantasma dell'Opera

Titolo originale: Le Fantôme de l'Opéra
Formato: Kindle (1017 KB)
Pagine: 323
Editore: Newton Compton Editori (14 dicembre 2011)
ASIN: B006YDFY8U

Data di acquisto: 12 dicembre 2015
Letto dal 21 al 26 agosto 2018

Sinossi
Sono molte, a tutt'oggi, le riduzioni cinematografiche (la più bella e la più fedele quella del 1925 con Lon Chaney, la più recente quella diretta da Joel Schumacher, trasposizione del musical di Andrew Lloyd Webber) che hanno consacrato la popolarità di questa originalissima opera scritta da Leroux nel 1911. La storia dell'amore di Erik (costretto a nascondere le sue orrende fattezze dietro una maschera) per Christine, la giovane soprano tanto graziosa quanto inesperta, si svolge tutta nell'ambiente del teatro dell'Opera, che diviene alter ego del Fantasma, luogo che crea l'azione. Campione di tutti gli eccessi, "mostro" al pari di Frankenstein e del Conte Dracula, la educherà, s'impossesserà di lei, riuscirà a far sgorgare dal petto della sua schiava d'amore una voce sublime… Una macchina narrativa sapientissima consente a Leroux di tenere in perfetto equilibrio commedia, avventura, poliziesco e grandguignol; così che alla fine della lettura ci accorgiamo di essere stati catturati da una storia tanto carica di suggestioni quanto lineare ed emblematica.

L'incipt del libro
La sera in cui i signori Debienne e Poligny, prima di lasciare la direzione dell'Opéra, davano la loro ultima serata di gala, una mezza dozzina di ragazze del corpo di ballo, dopo aver danzato il Poliuto, uscirono di scena e all'improvviso invasero il camerino della Sorelli, una delle prime ballerine, facendo una grande confusione; alcune ridevano in modo eccessivo e innaturale e altre emettevano dei gridolini di terrore.

La mia recensione
"Non sarà mai un parigino chi non avrà imparato a mettere una maschera di gaiezza sui propri dolori e sulla propria tristezza e una maschera d'indifferenza e di fastidio sulla propria intima gioia. Se sapete che un vostro amico soffre, non cercate di consolarlo, vi dirà che sta bene; ma se gli è accaduto qualche cosa di bello guardatevi dal fargli le felicitazioni; egli troverà la sua buona fortuna così naturale che si meraviglierà che se ne parli".
Ho finalmente colmato un'altra mia grande lacuna: Il fantasma dell'Opera è uno di quei classici che non avevo mai letto (e, per la verità, non ho mai visto neanche una sua trasposizione cinematografica, compreso il film di Dario Argento). È un libro dal taglio giornalistico (l'autore lo ha scritto come se fosse un lungo articolo di giornale), che spazia moltissimo tra i generi romantico, avventuroso ed horror e con un bello e (purtroppo) attualissimo tema centrale: l'infelice e sfortunata storia d'amore tra il fantasma e Christine (due personaggi molto simili a La bella e la Bestia), richiama alla mente i tanti, troppi, casi di femminicidio di cui TG e giornali non mancano mai di informarci. Se non che, almeno in questo caso, il fantasma cede il passo al vero amore tra Christine e Raoul. Il messaggio è molto chiaro: l'amore deve essere spontaneo e condiviso tra i due amanti e non a senso unico o, addirittura, imposto con la forza.
Tuttavia, Il fantasma dell'Opera non verrà ricordato come uno dei miei libri preferiti: è sì un'opera coinvolgente ma, allo stesso tempo, sono davvero troppe le parti molto lente; anche se, verso la fine, forse cercando di raddrizzare un po' la situazione, l'autore lo rende avventuroso e parecchio claustrofobico.
Voto: ⭐⭐⭐ (3 su 5)

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