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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

lunedì 27 novembre 2023

Luciano De Crescenzo: Panta Rei. Tutto scorre

Luciano De Crescenzo: Panta Rei. Tutto scorre

Formato: copertina flessibile
Pagine: 224
Editore: Mondadori (I Miti, marzo 1997)
ISBN: 8804423803

Data di acquisto: maggio 1997
Letto dal 17 al 21 luglio 2018

Sinossi
L'amore, l'eterno conflitto tra il bene e il male, il senso della vita, l'universo e la politica, spiegati da Eraclito a De Crescenzo.

L'incipit del libro
Guardo una foto di quando avevo sedici anni e ne guardo una d'oggi. Dio, come sono cambiato! Poi mi chiedo: ma quando è successo? Di notte? Mentre dormivo? E come mai il mattino dopo non me ne sono accorto? La verità è che cambiamo al rallentatore, attimo dopo attimo, cellula dopo cellula, come le lancette dell'orologio che si muovono anche se nessuno le vede muoversi. "Panta rei" diceva Eraclito, tutto scorre, e con il tutto anche la vita passa senza che si possa far nulla per trattenerla. Sono voci e immagini che vengono dal passato. Si accavallano, si mischiano, si confondono, si spintonano l'un l'altra per paura di sparire per sempre in un blob senza capo né coda. Un po' di pazienza, prego: una alla volta per carità, e riuscirete tutte a parlare.

La mia (brevissima) recensione
"Mentre il pensare è comune a tutti, il sapere non è un bene della maggioranza. I più, infatti, proprio mentre camminano, dimenticano dove sono diretti".
Nonostante il libro sia stato scritto ormai vent'anni fa, in quasi tutti i suoi passaggi, si sta dimostrando sempre più attuale. Si tratta di una immaginaria conversazione tra l'autore (che nel 1994, anno della prima pubblicazione di Panta Rei, aveva esatti esatti 66 anni) ed il grande filosofo presocratico Eraclito di Efeso sui grandi misteri della vita, visti ed affrontati con un po' di sana ironia.
Non ho mai avuto "Filosofia" tra le materie di studio (ovviamente parlo delle scuole superiori), quindi non posso sapere se questa materia avrebbe incontrato il mio apprezzamento. Tuttavia, se avessi avuto un insegnante come Luciano De Crescenzo, forse (e dico forse) mi sarebbe piaciuto approfondire l'argomento…
Voto: ⭐⭐⭐⭐ (4 su 5)

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