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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

domenica 26 novembre 2023

Scott Turow: Ammissione di colpa

Scott Turow: Ammissione di colpa

Titolo originale: Pleading Guilty
Formato: copertina flessibile
Pagine: 396
Editore: Mondadori (1 settembre 1993)
ISBN-13: 9788804374688

Data di acquisto: regalo di Natale 2018
Letto dall'1 all'8 maggio 2019

Sinossi
Bart Kamin, eccentrico avvocato del più importante studio legale della contea di Kindle, è scomparso. E con lui sono scomparsi 6 milioni di dollari, usciti da un conto riservato del principale cliente dello studio. Il compito difficile e potenzialmente pericoloso di indagare sullo scomparso viene affidato a Mack McCormack, solitario e imprevedibile partner dello studio, ma soprattutto ex poliziotto. Un'indagine che conduce rapidamente alla scoperta di un omicidio e di un caso di diffusa corruzione e alla rivelazione dei segreti professionali dello studio legale.

L'incipit del libro
Il Comitato Direttivo di controllo della nostra società, noto ai soci semplicemente come "Il Comitato", si riunisce tutti i lunedì alle tre del pomeriggio. Davanti a caffè e brioche al cioccolato, i tre grandi papaveri responsabili dei settori cause civili, transazioni e procedure, decidono tutto ciò che avverrà durante la settimana nello studio Gage & Griswell. A essere obiettivi, i tre del Comitato non sono tipi malvagi, ma avvocati di prim'ordine, impetuosi affaristi instancabilmente impegnati nella ricerca del meglio del meglio per il G&G. Eppure, da quando sono arrivato qui diciotto anni fa, il Comitato e i suoi austeri capi, liberamente eletti in base ai patti societari, mi hanno sempre terrorizzato. Ho quarantanove anni e sono un ex poliziotto di pattuglia, un omone dalla facciata coraggiosa, dotato di una solida educazione irlandese, ma negli ultimi anni quei tre hanno fatto di tutto per scoraggiarmi. Hanno tagliato la mia percentuale di profitti, mi hanno trasferito in un ufficio più piccolo e hanno definito i miei orari e il mio rendimento del tutto insoddisfacenti. Questo pomeriggio, arrivando, ero preparato come al solito al peggio.

La mia recensione
"Prenderò il denaro e fuggirò, oppure lo restituirò. Meglio avere una possibilità di scelta che la schiavitù della causa ed effetto. Risale tutto ad Agostino. Abbiamo scelto il Bene. O il Male. E ne paghiamo il prezzo".
È il primo libro di Scott Turow che leggo… e che delusione! Già partivo dal preconcetto che non mi piacciono i legal thriller (non mi è mai piaciuta l'avveocatura), se poi ci mettiamo che questo romanzo è molto ma molto lento e, per giunta, senza la pur minima traccia di azione… il danno è fatto!
Mi fermo qui, è inutile andare avanti con la recensione.
Voto: ⭐ (1 su 5)

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