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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

giovedì 30 novembre 2023

Maria Luisa Minarelli: Un cuore oscuro

Maria Luisa Minarelli: Un cuore oscuro

Formato: Kindle (2145 KB)
Pagine: 334
Editore: Amazon Publishing (11 luglio 2017)
ASIN: B06XJZQQM2

Data di acquisto: 29 novembre 2017
Letto dal 16 al 23 agosto 2019

Sinossi
Milano, 1980: Pina Accorsi, una sarta di mezza età, viene trovata cadavere nel suo appartamento in una casa di ringhiera sul Naviglio Pavese. Ha la gola tagliata ed è stata derubata.
Milano, 1938: la giovane Olimpia Cavenaghi sogna di lasciare la sua misera casa di ringhiera in viale Col di Lana per fuggire a Roma ed entrare nel favoloso mondo del cinema.
Che cosa unisce due donne tanto diverse, a oltre quarant'anni di distanza? È quello che deve scoprire il commissario Marco Pisani, chiamato a indagare sulla morte di Pina Accorsi.
Con Un cuore oscuro Maria Luisa Minarelli ci conduce in un lungo viaggio nella storia d'Italia, dalle feste popolari del regime fascista ai ricevimenti del bel mondo romano a Cinecittà, dagli anni della guerra agli scontri sanguinosi tra partigiani e tedeschi, dal boom economico agli anni di piombo. A tessere una trama noir ricca di colpi di scena, una carrellata di personaggi magistralmente delineati, fino all'epilogo sbalorditivo.

L'incipit del libro
Martedì, 14 ottobre 1980.
A lunghe falcate, i capelli scuri al vento, stretto nell'impermeabile per proteggersi dall'insolito gelo di quella mattina di primo autunno, il commissario Marco Pisani varcò il portone del vasto complesso sull'alzaia del Naviglio Pavese e percorse il primo cortile guardandosi intorno con attenzione.
Un edificio popolare, osservò, abitato da una miscellanea di operai, anziani, studenti, forse anche da qualche simpatizzante di opposti estremismi, che sarebbero stati piuttosto riottosi a parlare con la Polizia.
Nel secondo cortile, dove erano parcheggiate alcune auto fra le quali l'Alfetta della sua squadra, era radunata una piccola folla di vicini, curiosi, bottegai dei dintorni, che guardavano in alto, scrutando con avido interesse il ballatoio del secondo piano, dove una porta aperta, piantonata dall'appuntato Balzoni, indicava il luogo del delitto.
Le voci si intrecciavano. "Pina? La sarta?" chiedeva una ragazza bionda, forse una studentessa.

La mia recensione
"I luoghi, ne era convinto, serbano memoria degli avvenimenti drammatici di cui sono stati testimoni e parlano a chi sa ascoltarli, ma ci vuole silenzio e raccoglimento".
Della dottoressa Maria Luisa Minarelli avevo già letto la tetralogia di "Veneziano" ed è stata davvero bella; ora, in attesa di leggere il nuovissimo La congiura dei veleni (capitolo primo de "La compagnia di Benedetto"), ho voluto colmare la lacuna delle sue opere con questo Un cuore oscuro. E devo dire che, anche in questo caso, è stata una bellissima lettura: un giallo leggerino e, in un certo qual modo, anche "educato": nonostante le tante morti ed i tanti assassinii di cui è infarcito il libro, non troveremo mai inutili spargimenti di sangue o orrende descrizioni dei delitti.
Caratteristica alquanto interessante di questo noir molto descrittivo (particolarità di tutte le precedenti opere della Minarelli) è il suo ripercorrere la storia d'Italia, dagli anni bui del fascismo sino agli anni di Piombo, visti con gli occhi delle classi meno abbiente… e, in particolar modo, della protagonista del romanzo stesso, come essa faccia di tutto per uscire da quella condizione di miseria e, in un secondo momento, cosa sia disposta a fare pur di mantenere (una volta ottenuta) la sua agiatezza economica.
Carina l'idea alla base del coprotagonista: Marco Pisani, nella serie di "Veneziano" era un avogadore della Venezia di metà '700; qui lo ritroviamo nei panni di commissario di polizia suo diretto discendente.
Romanzo consigliatissimo a tutti coloro che sono alla ricerca di un giallo d'ambiente.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

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