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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

giovedì 23 novembre 2023

Stephen King: Elevation

Stephen King: Elevation

Titolo originale: Elevation
Formato: Kindle (2724 KB)
Pagine: 103
Editore: Sperling & Kupfer (19 febbraio 2019)
ASIN: B07N387VYQ

Data di acquisto: 19 febbraio 2019
Letto dal 26 al 27 marzo 2019

Sinossi
Scott Carey sta percorrendo senza fretta il tratto di strada che lo separa dal suo appuntamento. Si è lasciato alle spalle la casa di Castle Rock, troppo grande e solitaria da quando la moglie se n'è andata, se non fosse per Bill, il gattone pigro che gli tiene compagnia. Non ha fretta, Scott, perché quello che deve raccontare al dottor Bob, amico di una vita, è davvero molto strano e ha paura che il vecchio medico lo prenda per matto. Infatti Scott sta perdendo peso, lo dice la bilancia, ma il suo aspetto non è cambiato di una virgola. Come se la forza di gravità stesse progressivamente dissolvendosi nel suo corpo. Eppure, nonostante la preoccupazione, Scott si sente felice, come non era da molto tempo, tanto euforico da provare a rimettere le cose a posto, a Castle Rock. Tanto, da provare a riaffermare il potere della parola sull'ottusità del pregiudizio. Tanto, da voler dimostrare che l'amicizia è sempre a portata di mano. In un racconto di rara intensità, che è anche un omaggio ai suoi maestri, King si prende la libertà, più che legittima, di dare una possibile risposta alle tristi derive del nostro tempo.

L'incipit del libro
Scott Carey bussò alla porta dell'appartamento degli Ellis, e Bob Ellis (agli Highland Acres lo chiamavano tutti «dottor Bob», anche se era in pensione da cinque anni) lo fece entrare. «Bene, Scott, eccoti qui. Le dieci spaccate. Allora, che cosa posso fare per te?».
Scott era un uomo grande e grosso, alto più di un metro e novanta senza scarpe, e con la pancia lievemente sporgente. «Non ne sono sicuro. Probabilmente non è niente, ma… ho un problema. Spero non sia nulla di serio, però potrebbe anche esserlo».
«Qualcosa di cui non ti va di parlare con il tuo medico curante?». Ellis aveva settantaquattro anni, i capelli brizzolati che cominciavano a diradarsi e una lieve zoppia, che però non lo rallentava più di tanto sui campi da tennis. Ed era proprio lì che lui e Scott si erano conosciuti, ed erano diventati amici. Non amici per la pelle, forse, ma sicuramente amici.

La mia recensione
"Il peso lo potevi sentire, certo - quando avevi troppi chili addosso, era come se fossi arrancoso -, ma in fondo non era, proprio come il tempo, solamente un costrutto umano? Le lancette dell'orologio, i numeri sulla bilancia non erano solo dei modi per tentare di misurare forze invisibili che sortivano effetti visibili? Un debole sforzo per ingabbiare una realtà più grande, che andava oltre ciò che gli umani consideravano realtà?".
Romanzo talmente breve che può benissimo essere considerato un racconto lungo; però è ben fatto e con diversi spunti di riflessione: in Elevation, infatti, si parla di pregiudizi (assolutamente infondati) e di amicizia.
Il racconto parte subito in quarta con il protagonista, Scott Carey, già alle prese con il suo "problema": è grande e grosso (di lui sappiamo solo che ha appena divorziato, crea siti web ed ha un gatto), ma sta perdendo peso ad un ritmo incredibile senza che il suo fisico ne risenta e, soprattutto, senza che altre persone si rendano conto di ciò. Il "succo" della trama è tutto qui.
Come per tanti altri suoi libri, Stephen King ha ambientato anche questo a Castle Rock ed ha citato, come fa spesso, altri precedenti episodi successi nell'immaginaria cittadina del Maine: si tratta del "volatore notturno" (già apparso in Incubi e deliri), dello "Slender Man" (presente nel racconto "La Nebbia", contenuto nella raccolta Scheletri) e della "Scala del suicidio" (al centro del deludente libro La scatola dei bottoni di Gwendy). Inoltre, viene menzionato lo sceriffo Bannerman (apparso in Cujo, La zona morta e tante altre opere) ed un gruppo musicale di ragazzini ha il nome di "Pennywise and the Clown", chiaro riferimento ad It.
Bellissimo il finale: tragico e malinconico ma, lo riconosco, è l'unico finale possibile, senza colpi di scena o sorprese varie (paranormale o extraterrestri).
L'unico appunto che mi sento di fare riguarda il prezzo: 12 euro mi son sembrati un tantino esagerati per un libro di appena appena 103 pagine.
Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

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