Titolo originale: The Lying Game
Formato: Kindle (1445 KB)
Pagine: 369
Editore: Corbaccio (11 gennaio 2018)
ASIN: B077DFZNKD
Data di acquisto: 28 gennaio 2018
Letto dal 21 al 26 luglio 2018
▪ Sinossi
Il messaggio arriva in piena notte. Solo quattro parole: "Ho bisogno di te". Isa prende con sé la figlia e si precipita a Salten, dove aveva trascorso gli anni del liceo che ancora proiettano le loro ombre su di lei. A scuola Isa e le sue tre migliori amiche giocavano al gioco delle bugie: vinceva chi di loro avesse inventato la storia più assurda rendendola credibile agli occhi degli altri. Ora, dopo diciassette anni, un cadavere è stato ritrovato sulla spiaggia, facendo emergere un segreto terribile. Un segreto che costringe Isa a confrontarsi con il proprio passato e con le tre donne che non ha più visto ma che non ha mai dimenticato. Non è un incontro sereno: Salten non è un posto sicuro per loro, non dopo quello che hanno fatto. È ora che le quattro amiche affrontino la verità …
▪ L'inizio del libro
Il Reach è remoto e silenzioso, stamattina, il cielo azzurro è solcato da nuvole con la pancia screziata di rosa, il mare poco profondo si frange indistinto nella lieve brezza, e così i latrati del cane squarciano il silenzio come spari, disturbando stormi di gabbiani che vorticano nell'aria lanciando strida acute. Pivieri e rondini di mare si alzano in volo mentre il cane salta gioioso lungo l'argine, scorrazzando sulla riva del fiume dove le dune irte di erbe spinose lasciano il posto al fango da cui spuntano i canneti, e l'acqua esita tra il dolce e il salato. In lontananza il Tide Mill si erge come una sentinella, nero e malconcio contro la fredda calma del cielo mattutino, l'unica struttura che reca la mano dell'uomo in un paesaggio che si sgretola lentamente arrendendosi alla forza del mare. "Bob!" La voce della donna si alza sopra le salve di latrati mentre ansima cercando di star dietro al cane. "Bob, peste che non sei altro. Lascia. Lascia, ti dico. Che cos'hai trovato?".
▪ La mia recensione
"Non è un gioco, disse. È il gioco. Il gioco delle bugie".
Ruth Ware è un'ottima scrittrice (i suoi libri ti incollano, letteralmente, alle sue pagine) ma, mi spiace dirlo, questo romanzo è nettamente un gradino sotto ai suoi due precedenti… È sì un giallo con tutti i canoni del caso (pathos, atmosfera, un caso da risolvere e con l'assassino che può essere chiunque), ma è un giallo senza impeto e senza passione. Forse perché alla fin fine il mio indiziato n. 1 si è rivelato essere, da subito, il colpevole vero e proprio?
Tuttavia, c'è da riconoscere che Il gioco bugiardo è costruito molto bene (con i pezzi del puzzle che, strada facendo, trovano il loro esatto posto all'interno della trama) e gli spunti di riflessione sono molto intriganti: i fantasmi del passato che non ti abbandonano mai, amori adolescenziali e, soprattutto, l'amicizia ed il tradimento. La trama, inoltre, è davvero ben costruita e la soluzione del mistero è ingarbugliata ma non fino all'esasperazione… anche se c'è, comunque, da rifletterci un bel po'.
Perché, a ben pensarci, tutte le protagoniste del romanzo hanno mentito… ma una di loro lo ha fatto per uno scopo ben preciso!
▪ Voto: ⭐⭐⭐ (3 su 5)
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