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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

domenica 26 novembre 2023

Luther Blissett (Wu Ming): Q

Luther Blissett (Wu Ming): Q

Formato: Mobi (1,6 MB)
Pagine: 692 pagine
Editore: Einaudi (3 giugno 2014)
ISBN-13: 978-8806206727

Data di acquisto: 5 maggio 2019 [scaricato dal blog dell'autore]
Letto dal 10 all'11 maggio 2019 [abbandonato]

Sinossi
Anno Domini 1555. Sopravvissuto a quarant'anni di lotte che hanno sconvolto l'Europa, un eretico dai mille nomi racconta la sua storia e quella del suo nemico, Q. Predicatori, mercenari, banchieri, stampatori di libri proibiti, principi e papi compongono l'affresco dei tumultuosi anni delle guerre di religione: dalla Germania di Lutero, al regno anabattista di Münster, all'Italia insidiata dall'Inquisizione. "Q" è l'esordio narrativo del rivoluzionario collettivo ora noto come Wu Ming.

L'incipit del libro
Quasi alla cieca.
Quello che devo fare.
Urla nelle orecchie già sfondate dai cannoni, corpi che mi urtano. Polvere di sangue e sudore chiude la gola, la tosse mi squarcia.
Gli sguardi dei fuggiaschi: terrore. Teste fasciate, arti maciullati… Mi volto continuamente: Elias è dietro di me. Si fa largo tra la folla, enorme. Porta sulle spalle Magister Thomas, inerte.
Dov'è Dio onnipresente? Il Suo gregge è al macello.
Quello che devo fare. Le sacche, strette. Senza fermarsi. La daga batte sul fianco.
Elias sempre dietro.
Una sagoma confusa mi corre incontro. Mezza faccia coperta di bende, carne straziata. Una donna. Ci riconosce. Quello che devo fare: il Magister non deve essere scoperto. La afferro: non parlare. Grida alle mie spalle: - Soldati! Soldati!
La allontano, via, mettersi in salvo. Un vicolo a destra. Di corsa, Elias dietro, a capofitto. Quello che devo fare: i portoni. Il primo, il secondo, il terzo, si apre. Dentro.

La mia (non) recensione
Lo giuro: io ci ho provato a leggerlo e ad andare aventi… ma mi sono arreso quasi subito (al 10%). Mai visto un libro così brutto, senza né capo né coda e con una trama lenta, pesante e prolissa.
Unica consolazione: era gratis! Altrimenti avrei sprecato i miei soldi.
Voto: ⭐ (1 su 5)

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