Philip Pullman: Queste oscure materie. La trilogia completa (La bussola
d'oro - La lama sottile - Il cannocchiale d'ambra)
Titolo originale: His Dark Materials - Northern Lights / The Subtle
Knife / The Amber Spyglass
Formato: Kindle (3956 KB)
Pagine: 1350
Editore: Salani Editore (31 gennaio 2013)
ASIN: B00B4WGE8U
Data di acquisto: 13 gennaio 2018
▪ Sinossi
Lyra è una ragazzina impetuosa, appassionata, vive al Jordan College di
Oxford. Oxford non è lontana da Londra, e Londra è in Inghilterra, ma il mondo
di Lyra è ben diverso dal nostro. Oltre l'Oceano c'è l'America, ma lo stato
più importante di quel continente si chiama Nuova Francia; giganteschi orsi
corazzati regnano sull'Artico; lo studio della natura viene chiamato teologia
sperimentale. E soprattutto ogni essere umano ha il suo daimon: un compagno,
una parte di sé di sesso opposto al proprio, grazie al quale nessuno deve
temere la solitudine.
Nel nostro universo vive Will, un ragazzino orgoglioso, sensibile, leale e
coraggioso, ma sfuggente come un gatto: i due ragazzi, provenienti da mondi
diversi, si incontrano, si scontrano e diventano amici per la pelle. Will è in
possesso della lama sottile, un misterioso coltello che permette il passaggio
tra i mondi. Lyra però è al centro di un'antica profezia delle streghe e la
Chiesa ha decretato la sua morte.
Will e Lyra sono coscienti di avere un compito importante da svolgere, ma non
sanno quale sia: perché la profezia si avveri non dovranno obbedire a un
destino predefinito, ma essere liberi di scegliere.
Nel suo capolavoro assoluto, Philip Pullman traccia un’allegoria della
condizione umana, densa di forza e di bellezza, che riesce a far vibrare le
nostre corde più profonde e a rinnovare in noi i grandi interrogativi
fondamentali della vita.
▪ La mia recensione del vol. 1: La bussola d'oro
[Letto dal 18 al 25 gennaio 2018]
"Per molti aspetti, Lyra era una selvaggia. Quello che più le piaceva era
arrampicarsi sopra i tetti del College insieme a Roger, il garzone di cucina
che era il suo amico del cuore, e poi sputare noccioli di prugna sulla testa
degli Accademici di passaggio o ululare come gufi accanto alla finestra di
un'aula dove si stava svolgendo una lezione; oppure fare corse lungo i
vicoletti, o rubar mele al mercato, o fare la guerra. Proprio come lei era
del tutto inconsapevole delle correnti politiche nascoste che scorrevano
sotto la superficie degli affari del College, gli Accademici, dal canto
loro, non sarebbero mai riusciti a vedere il ricco calderone ribollente di
alleanze e inimicizie, di faide e trattati, di cui era fatta la vita dei
bambini di Oxford. Bambini che giocano insieme: com'è carino da vedere! Cosa
può esservi di più grazioso e innocente?".
Prima parte della trilogia Queste oscure materie scritto per i ragazzi
ma che spesso è letto anche e soprattutto dagli adulti. Bel libro pieno zeppo
di azione e ritmo… però, in tutta onestà , Lyra (che si rivela essere un bel
personaggio ed anche ben caratterizzato), per essere solo una bambina, deve
affrontare un po' troppe sfide e troppe difficoltà (compresa una corsa al Polo
Nord), impossibili o impegnative anche per gran parte degli adulti. Tuttavia,
c'è da tener conto che La bussola d'oro si svolge in un mondo
alternativo (popolato, oltre che dagli essere umani, anche da streghe, orsi
corazzati ed altre creature fantastiche) ma strettamente collegato con il
nostro. Inoltre, trovo eccezionale ed accattivante l'idea dei daimon
affiancati ed interconnessi ad ogni essere umano.
Però, non mi è piaciuta per niente come è stata strutturata l'eterna querelle
tra il bene e il male, qui rappresentati dall'innocenza e dalla semplicità dei
bambini a cui si contrappongono gli adulti senza scrupoli e sempre a caccia di
un tornaconto personale… si veda, per esempio, il comportamento dell'aeronauta
Lee Scoresby che, benché sia schierato dalla parte dei buoni, il suo aiuto a
Lyra è fortemente "monetizzato".
Voto: ⭐⭐⭐⭐ (4 su 5)
▪ La mia recensione del vol. 2: La lama sottile
[Letto dal 21 al 27 febbraio 2018]
"Questo è ciò che fa la Chiesa, e ogni chiesa è la stessa: controllo,
distruzione, cancellazione di ogni senso e ogni sentimento positivo".
Devo dire che ho trovato il primo molto più piacevole di questo secondo
volume; anzi, per dirla tutta, questo libro mi è sembrato davvero molto
pesante e, a tratti, anche noioso… tant'è vero che, in alcuni punti, sembra di
leggere un saggio filosofico-religioso (e con la chiesa schierata dalla parte
dei cattivi) sui temi solo appena appena accennati nel precedente romanzo.
Altro aspetto che non ho proprio gradito: l'azione che si sposta continuamente
da un posto all'altro, e da un mondo all'altro, senza nessunissima continuitÃ
logica.
Voto: ⭐⭐⭐ (3 su 5)
▪ La mia recensione del vol. 3: Il cannocchiale d'ambra
[Letto dal 27 maggio al 2 giugno 2018]
"Forse a volte non facciamo la cosa giusta perché la cosa sbagliata ci
sembra più rischiosa, e non volendo sembrare paurosi andiamo a fare la cosa
sbagliata soltanto perché è più pericolosa. Ci preoccupa di più non passare
per paurosi che pensare con giudizio".
Dei tre volumi che compongono l'intera trilogia di
Queste oscure materie questo è, a mio parere, il meno riuscito. C'è
un'incredibile alternanza di fasi lente e fasi d'azione… e, per giunta,
l'azione è tutta un caos generale con la scena che si sposta continuamente tra
i vari personaggi secondari ed i vari mondi attraversati da Will e Lyra.
Per non parlare, così come era accaduto per il secondo volume, che anche in
questo libro troviamo interi capitoli che più che ad un romanzo, fanno pensare
di avere tra le mani un saggio di filosofia, scienza e religione.
Ottimo, comunque, il finale: viste le concitate fasi successive alla
battaglia, era scontato e doveroso che la conclusione fosse proprio quella
(che non svelo per non rovinare la lettura a chi non ha ancora letto il
libro).
Che dire ancora? Visto l'opera ambiziosa di Philip Pullman, sarebbe stato più
saggio condensare il tutto in soli due volumi o in un solo tomo, senza
"allungare il brodo" su tre.
Voto: ⭐⭐⭐ (3 su 5)
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