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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

domenica 26 novembre 2023

Donato Carrisi: L'uomo del labirinto

Donato Carrisi: L'uomo del labirinto. Mila Vasquez, vol. 3

Formato: Kindle (1333.0 KB)
Pagine: 256
Editore: Longanesi (4 dicembre 2017)
ASIN: B077DG5V9F

Data di acquisto: prenotazione del 20 novembre 2017
Letto dal 13 al 18 dicembre 2017

Sinossi
Una ragazza scomparsa e ritrovata. Un uomo senza più nulla da perdere. La caccia al mostro è iniziata. Dentro la tua mente. L'ondata di caldo anomala travolge ogni cosa, costringendo tutti a invertire i ritmi di vita: soltanto durante le ore di buio è possibile lavorare, muoversi, sopravvivere. Ed è proprio nel cuore della notte che Samantha riemerge dalle tenebre che l'avevano inghiottita. Tredicenne rapita e a lungo tenuta prigioniera, Sam ora è improvvisamente libera e, traumatizzata e ferita, è ricoverata in una stanza d'ospedale. Accanto a lei, il dottor Green, un profiler fuori dal comune. Green infatti non va a caccia di mostri nel mondo esterno, bensì nella mente delle vittime. Perché è dentro i ricordi di Sam che si celano gli indizi in grado di condurre alla cattura del suo carceriere: l'Uomo del Labirinto. Ma il dottor Green non è l'unico a inseguire il mostro. Là fuori c'è anche Bruno Genko, un investigatore privato con un insospettabile talento. Quello di Samantha potrebbe essere l'ultimo caso di cui Bruno si occupa, perché non gli resta molto da vivere. Anzi: il suo tempo è già scaduto, e ogni giorno che passa Bruno si domanda quale sia il senso di quella sua vita regalata, o forse soltanto presa a prestito. Ma uno scopo c'è: risolvere un ultimo mistero. La scomparsa di Samantha Andretti è un suo vecchio caso, un incarico che Bruno non ha mai portato a termine… E questa è l'occasione di rimediare. Nonostante sia trascorso tanto tempo. Perché quello che Samantha non sa è che il suo rapimento non è avvenuto pochi mesi prima, come lei crede. L'Uomo del Labirinto l'ha tenuta prigioniera per quindici lunghi anni. E ora è scomparso.

L'incipit del libro
Mentre per la maggioranza dell'umanità quel 23 febbraio era solo un mattino come un altro, per Samantha Andretti poteva essere l'inizio del giorno più importante della sua giovane vita.
Tony Baretta aveva chiesto di parlarle.
Sam si era rigirata nel letto per tutta la notte come l'indemoniata di alcuni film dell'orrore, provando a ipotizzare i motivi che spingevano uno dei ragazzi più carini della scuola - e del creato - a voler scambiare frasi di senso compiuto proprio con lei.
L'inizio dei fatti, però, doveva essere collocato al giorno precedente. Per prima cosa, la richiesta non era stata fatta direttamente a lei, e nemmeno da lui in persona. Fra i preadolescenti certe cose prevedevano il rispetto di regole precise. Certo, l'iniziativa partiva sempre dall'interessato. Ma poi c'era tutta una procedura. Tony si era servito di Mike, uno del suo giro, che l'aveva riferito a Tina, la compagna di banco di Sam. Tina poi l'aveva detto a lei. Una frase semplice, diretta, ma che, nell'imperscrutabile universo delle scuole medie, poteva significare molte cose.
«Tony Baretta vuole parlarti» le aveva sussurrato in un orecchio Tina durante l'ora di ginnastica, saltellando per la contentezza e con gli occhi e la voce che brillavano - perché una vera amica gioisce per le cose belle che ti riguardano come se fossero capitate a lei.

La mia (brevissima) recensione
"La natura umana era capace di genio e bellezza, ma anche di generare abissi oscuri e nauseabondi".
Dire che si tratta di un romanzo claustrofobico che spiazza è molto riduttivo. Durante tutto lo scorrere della trama, infatti, il "mago" Donato Carrisi ci disorienta e ci confonde facendoci credere una cosa… e poi con la rivelazione finale ci smonta tutto il castello di ipotesi e congetture che avevamo costruito strada facendo.
Libro che ho letto tutto d'un fiato (o quasi). Merito della trama coinvolgente e ben studiata e del suo ritmo al cardiopalma… senza un attimo di respiro o di tregua per il povero lettore; ma anche per i tanti riferimenti ad altre opere dello stesso autore (ma se non le avete lette va bene lo stesso).
L'unico ininfluente neo del libro è costituito dai soliti cliché letterari e cinematografici: i cattivi che si comportano come tali, il poliziotto ingenuo che impiega un'eternità a capire ciò che gli viene spiegato e l'investigatore (che in questo caso è anche il protagonista del libro) bravissimo nel suo lavoro.
Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

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