Titolo originale: Hearts in Atlantis
Formato: Kindle (1296 KB)
Pagine: 584
Editore: Sperling & Kupfer (4 giugno 2013)
ASIN: B00D64U9MG
Data di acquisto: 31 agosto 2014
Letto dal 26 luglio al 3 agosto 2018
▪ Sinossi
Drammatico e terribilmente sincero, un romanzo sulla tragedia del Vietnam e sul suo impatto sulla società americana. Cinque episodi, collegati fra loro, ambientati tra il 1960 e il 1999: ogni storia è profondamente radicata nel periodo iniziale, e pervasa da fantasmi, quasi tutti di guerra; ogni storia contiene occulte premesse, che si sviluppano poi in modo inaspettato. E un legame sottile le percorre tutte, fino a un epilogo pacato e pacificatore. Una prova straordinaria, dove brilla tutta la grandezza dello scrittore King.
▪ L'inizio del libro
Il padre di Bobby Garfield era stato uno di quelli che cominciano a perdere i capelli sui vent'anni e sono completamente calvi intorno ai quarantacinque. La morte per infarto a trentasei aveva risparmiato a Randall Garfield questo esito estremo. Era agente immobiliare e aveva esalato l'ultimo respiro sul pavimento di una cucina altrui. Quando era spirato il possibile acquirente era in soggiorno a cercare di chiamare un'ambulanza da un telefono scollegato. All'epoca Bobby aveva tre anni. Conservava ricordi vaghi di un uomo che gli faceva il solletico e lo baciava sulle guance e sulla fronte. Era più che sicuro che quell'uomo era suo padre. "Ha lasciato un vuoto colmo di tristezza", era scritto sulla lapide di Randall Garfield, ma sua madre non era poi così triste e quanto a Bobby… be', come si può rimpiangere una persona che non si riesce a ricordare?
▪ La mia recensione
"Qualche volta leggi per il gusto della storia: non fare come quegli snob che si attaccano alla forma. Qualche volta leggi per il piacere delle parole: non fare come quei timorosi che hanno paura di non capire. Ma quando trovi un libro che ha insieme una bella storia e un bel linguaggio, tienilo a cuore".
Inutile girarci attorno: Cuori in Atlantide è uno dei peggiori libri di Stephen King. Si tratta di una serie di cinque racconti (collegati tra di loro tramite alcuni personaggi)… tranne il primo e l'ultimo, il resto è tutto da buttare!
Vado con ordine e, singolarmente, lascio un voto ai racconti:
- Uomini bassi in soprabito giallo: 5. L'unico racconto veramente degno di nota; e non è un caso che da esso sia stato tratto il bellissimo film (del 2001 e con l'omonimo titolo del libro) con Anthony Hopkins. Il racconto ha moltissimi punti in comune con la saga della Torre Nera (uno su tutti: vengono citati i vettori) e in alcune parti mi ha fatto pensare anche al racconto "Un ragazzo sveglio" che è posto nella raccolta Stagioni diverse.
- Cuori in Atantide: 1. La noia regna sovrana.
- Willie il cieco: 2. Anche questo racconto è noiosissimo… ma almeno è riuscito a strapparmi un sorriso.
- Perché siamo finiti in Vietnam: 1. Il più inutile dei racconti.
- Scendono le celesti ombre della notte: 4. Questo racconto chiude il cerchio lasciato aperto dal primo; ed infatti ha lo stesso protagonista (Bobby Garfield) ma invecchiato di una quarantina d'anni.
▪ Voto finale (dato dalla media dei cinque racconti): ⭐⭐⭐ (3 su 5)
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