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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

martedì 19 settembre 2023

Stephen King (Richard Bachman): Uscita per l'inferno

Stephen King (Richard Bachman): Uscita per l'inferno

Titolo originale: Roadwork
Formato: Kindle (832 KB)
Pagine: 233
Editore: Sperling & Kupfer (21 ottobre 2014)
ASIN: B00OC1NFQ4

Data di acquisto: -
Letto dal - al 19 novembre 2014

Sinossi
Barton George Dawes sta facendo incetta di armi. Eppure all'apparenza è un uomo ordinario dalla vita tranquilla. Ma ha appena scoperto che i lavori per il prolungamento di un inutile tratto autostradale minacciano la casa in cui abita da sempre, e persino il luogo di lavoro. Ebbene, questa cosa non gli piace per niente. È arrabbiato, molto. E vuole vendetta. Contro chi sta cercando di cancellare i suoi ricordi, la sua intera vita. Sarà guerra, senza esclusione di colpi. In fondo, il tempo non gli manca… Dal genio visionario di Stephen King, un thriller tesissimo ai limiti della follia.

L'incipit del libro
Io non so perché. Lei non sa perché. Probabile che nemmeno Dio sappia perché. Solo il governo ci capisce, è roba sua.
(Intervista sul Vietnam all'uomo della strada, 1967 circa.)
Ma il Vietnam era acqua passata e la nazione andava avanti.
Nel pomeriggio di quella calda giornata dell'agosto 1972, l'unità mobile della WHLM era ferma vicino a Westgate in fondo alla superstrada 784. Un capannello di persone si era raccolto intorno a un palco allestito frettolosamente e ornato di pavesi, festoni come pelle sottile su uno scheletro di assi grezze. Dietro, in cima al pendio erboso della massicciata, c'erano i caselli. Davanti, il terreno paludoso si estendeva desolato fino alla periferia della città.

La mia recensione
Sto leggendo in ordine cronologico tutti i libri di Stephen King (e del suo alter ego) e questo libro, il decimo, è stato anche quello che ho apprezzato di meno! Mi è parso un lavoro completamente discostato dal King a cui mi stavo abituando: qui, per farla breve, non ci sono case infestate, mostri, vampiri e compagnia bella! Troviamo, invece, un comunissimo paesaggio dei primi anni '80, una comunissima storia (una nuova autostrada che deve attraversare un intero quartiere… a suon di mazzette) ed un comunissimo protagonista. Ma, ed è questa l'unica novità di rilievo, assistiamo progressivamente al suicidio psicologico del protagonista stesso del libro: il giorno in cui gli comunicano che deve abbandonare la sua casa ed il suo lavoro per lasciar posto alla nuova autostrada, crollano tutte le sue certezze di una vita (la casa, il lavoro, la moglie e gli amici), e comincia il lento ma inesorabile declino… abbandona e tradisce gli amici, lascia la moglie, perde il senno, entra in affari con la malavita e, dopo un primo sabotaggio al cantiere stradale, si fa saltare in aria con tutta la casa. Niente di strano… son cose che possono capitare ad ognuno di noi!
Voto: ⭐⭐ (2 su 5)

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