Robert Harris: Fatherland
Titolo originale: Fatherland
Formato: copertina flessibile
Pagine: 350
Editore: CDE su licenza Mondadori (maggio 1993)
Data di acquisto: giugno 1993
Letto dal - al 31 marzo 2015
▪ Sinossi
1964, la Germania ha vinto la guerra, l'Impero tedesco si estende dal Reno
agli Urali, Hitler sta per compiere 75 anni, e il presidente americano Joseph
Kennedy annuncia una visita a Berlino per negoziare la distensione. Ma
l'Impero scricchiola… Il corpo di un gerarca nazista affiora da un lago,
Xavier March è incaricato delle indagini.
▪ La mia recensione
Ho riletto questo libro dopo quasi un quarto di secolo dalla mia prima volta;
avevo dimenticato quanto fosse bello e, in un certo senso, anche istruttivo.
La lettura, anzi rilettura, è stata talmente piacevole che, nonostante le sue
quasi 400 pagine, è andato giù tutto d'un fiato e nel corso di un'intera
notte. Si tratta di un giallo fantapolitico/fantastorico (e chi segue le mie
recensioni sa che è proprio il mio genere preferito) ambientato in una
Germania mai esistita ma che avrebbe certamente visto la luce se Hitler ed il
nazismo avessero vinto la Seconda guerra mondiale… con tutto ciò che ne
sarebbe conseguito!
Ma veniamo a noi. Questo libro, lo dico senza tanti giri di parole, è un
capolavoro… con luoghi e palazzi vari descritti davvero in modo magistrale da
Robert Harris. Ed ottima la trama, molto ben articolata e sviluppata sino
all'epilogo finale con la sua sconvolgente verità ! Ah, nel libro incontriamo
anche un certo mondo politico corroso da malaffare, tangenti e corruzioni:
notate qualche analogia con l'attualità della nostra epoca?
▪ Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)
Nessun commento:
Posta un commento