Formato: copertina rigida
Pagine: 430
Editore: Sergio Bonelli Editore (15 novembre 2018)
ISBN-13: 978-8869613326
Data di acquisto: prenotazione del 5 settembre 2018
Letto dal 30 novembre al 3 dicembre 2018
▪ Sinossi
Il suo vero nome è Patrick Wilding, ma gli indiani lo chiamano Za-Gor-Te-Nay, "Lo Spirito con la Scure". Sulla Vecchia Frontiera americana della prima metà del Diciannovesimo secolo, Zagor si batte per mantenere la pace, proteggere le tribù indiane e dare la caccia ai malfattori. Vestito del suo inconfondibile costume rosso dalla foggia indiana, con il simbolo dell'Uccello Tuono sul petto, combatte per la Giustizia, usando la pistola, ma soprattutto una scure di pietra che maneggia con incredibile maestria. Leale e generoso, nonché dotato di un animo vagabondo, Zagor è sempre pronto ad accorrere, accompagnato dal fedele amico Cico, dovunque ci sia bisogno di lui. E guai ai malvagi che sentono echeggiare il suo grido di battaglia!
Un ritratto in prima persona di Zagor, l'invincibile giustiziere di Darkwood, in un appassionante percorso tra fumetto e racconto.
Ed ecco qui un bel "tomo" dedicato ai lettori vecchi e nuovi dello "Spirito con la Scure". Per i vecchi e nostalgici lettori sarà un po' come fare un viaggio nel tempo per poter rivivere le storie della loro giovinezza; ai nuovi lettori, e quindi tutti coloro che non hanno mai comprato un albo di Zagor, è data l'opportunità di scoprire… come tutto è iniziato!
L'autore, il dottor Moreno Burattini, ha ideato questo libro come un vero e proprio "romanzo a fumetti", immedesimandosi nei panni del nostro eroe… perciò, sentiremo direttamente dalla viva voce di Patrick Wilding come è stata la sua infanzia e come (e perché) è nato e si è diffuso il suo mito nella foresta di Darkwood.
Burattini parte, e non poteva essere altrimenti, dalla genesi del personaggio (con l'incontro e la nascita dell'amicizia tra il disegnatore Gallieno Ferri e l'editore Sergio Bonelli). Da qui in poi è lo stesso Za-gor-te-nay a prendere la parola per raccontarci, racchiuse in dieci capitoli, le sue primissime avventure. Molto bella la parte dedicata al primo incontro tra Zagor e Cico (vedi foto qui sopra), ed interessantissima quella (se non erro è la prima volta che viene proposta per intero) in cui viene spiegato il perché lo stesso Zagor decide di costruire la sua capanna sull'isoletta di Mo-hi-la. Comunque, la mia storia preferita resta sempre quella relativa a "La casa del terrore"; in questa storia (con Zagor e Cico che agiscono al di fuori dei loro abituali luoghi) abbiamo tutti gli elementi che caratterizzano la saga: la contaminazione tra generi (western, horror e fantasy su tutti), Zagor che, pur tra mille pericoli e difficoltà , riesce sempre ad avere coraggio e sangue freddo, e Cico che… è sì il solito cacasotto (anzi, qui più del solito) ma comunque prontissimo a schierarsi affianco al suo amico!
▪ Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)
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