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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

domenica 17 settembre 2023

Marco Buticchi: La voce del destino

Marco Buticchi: La voce del destino. Oswald Breil, vol. 8

Formato: Kindle (3610 KB)
Pagine: 651
Editore: Longanesi (29 settembre 2011)
ASIN: B0064BUYUK

Data di acquisto: 15 aprile 2014
Letto dal - al 12 novembre 2014

Sinossi
Oggi è un'anziana clochard costretta a vivere per le strade di Parigi, ma il suo passato le ha regalato fama e successo. Qualcuno la vuole morta, ed è solo l'intervento di Oswald Breil e Sara Terracini a salvare la vita di Luce de Bartolo. Ma qual è il segreto che custodisce, così potente da sconvolgere l'ordine mondiale? Chi è davvero quella donna?
La sua storia inizia nell'Argentina fra le due guerre e racconta un'amicizia straordinaria, quella fra Luce e una tra le donne più ammirate di tutti i tempi: Eva Duarte. Mentre Luce diventa il soprano più famoso al mondo, Eva sposa il colonnello Juan Domingo Perón: nasce così il mito intramontabile di Evita. Le due amiche incontrano grandi soddisfazioni, ma anche tragedie e violenze che sembrano sgorgare dalla fonte stessa del male: il nazismo. Un'ideologia che trova la sua forza simbolica in un oggetto dal potere immenso: la leggendaria lancia di Longino, la cui punta trafisse il costato di Cristo.
Il Reich sopravvive alla sconfitta, ed è proprio in Argentina che il male nazista intreccia le proprie trame oscure di rinascita con l'ascesa di Perón, per poi estendere i propri tentacoli sino a raggiungere le stanze più inviolabili: quelle delle alte sfere del Vaticano e della finanza più spregiudicata. E il male nazista oggi è pronto a risollevare la testa. Perché si scateni, manca soltanto una chiave: quella in possesso di una donna sopravvissuta con coraggio e determinazione a tutto ciò che il destino le ha riservato. Una straordinaria protagonista femminile. Un viaggio tra le pieghe oscure della Storia sulle tracce di un mistero leggendario. Un'avventura coinvolgente, emozionante, maestosa.

L'incipit del libro
Narra la leggenda che quando gli dei Tuatha de' Danaan abbandonarono le terre dei celti fecero dono agli uomini degli oggetti che li avrebbero resi simili a loro: una spada, una pietra, un calderone e una lancia. Quest'ultima, appartenuta al dio Lugh, era capace di rendere invincibile chiunque ne fosse entrato in possesso.
Nei secoli la lancia passò per le mani di molti mitici guerrieri, sino a giungere in quelle di un ignaro centurione pretoriano, Longino d'Isauro.
Con essa, così si legge nel Vangelo di Giovanni, Longino trafisse il costato di Cristo agonizzante sulla croce. Dalla ferita sgorgarono sangue e acqua dotati di miracolosi poteri.
Dopo lungo peregrinare la Lancia di Longino approdò infine, come sacra reliquia, nelle sale del museo Hofburg di Vienna. Da lì Adolf Hitler la prelevò nel marzo del 1938, dopo aver annesso l'Austria alla Germania nazista. C'è chi sostiene che uno dei motivi dell'Anschluss fosse la convinzione del Fiihrer che la Lancia di Longino custodisse davvero poteri sovrannaturali. Come quello di rendere invincibile il suo possessore.

La mia (brevissima) recensione
"Non è importante se una reliquia è venerata come appartenente a questa o quella divinità. A renderla sacra sono i molti che hanno riversato in quell'oggetto speranze, angosce e paure; che hanno desiderato che la loro preghiera venisse ascoltata e che la loro vita potesse cambiare".
Gran bel libro: ritmo incalzante ed ottima descrizione dei luoghi e dei personaggi. E bella anche l'idea di mischiare fatti reali (quindi, io immagino un notevole studio documentaristico preliminare) con quelli frutto della fantasia dell'autore. Io preferisco autori stranieri ma, devo riconoscere che Marco Buticchi mi ha davvero stregato, appassionato e… definitivamente conquistato!
Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

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