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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

martedì 12 settembre 2023

Marco Buticchi: Evil

Marco Buticchi: Evil

Formato: ePub (653.7 KB)
Pagine: 90
Editore: RCS Libri SpA (11 agosto 2011)

Data di acquisto: 31 maggio 2018
Letto dal 2 al 3 giugno 2018

Sinossi
Un bagliore azzurrognolo che si libra stranamente nell'aria: se mai dovesse capitarvi di scorgerlo, fuggite più presto che potete, andate lontano dove non possa raggiungervi. Perché quello è il segno della presenza del Male. Lo avevano riconosciuto i buoni cittadini di Salem, negli ultimi anni del seicento, mentre appendevano per il collo Evil lo stregone a un ramo della Grande Quercia. Lo imparò a sue spese un secolo e mezzo dopo l'equipaggio della goletta America, il cui fasciame era contaminato da quel legno maledetto. Lo scopre ora, ma troppo tardi, il barone Thomas de Blaquière, navigatore solitario ingaggiato come skipper per rievocare un'antica regata a bordo della nefasta imbarcazione, ricostruita in ogni dettaglio e improvvidamente corredata della campana di bronzo originale. Da che mondo è mondo, tutti i marinai lo sanno che le campane delle navi sono il rifugio degli spiriti.

L'incipit del libro
Prologo
Salem, New England, Massachusetts, 1849
Il vento spirava dal vicino oceano e scuoteva le gigantesche fronde della quercia. L'agronomo che stava esaminando il tronco millenario non poteva conoscerne la storia. L'albero si ergeva su una collinetta a ridosso del cimitero, appena dietro la chiesa battista della cittadina di Salem. Il dottor Curtis appuntò nuove misure sul taccuino, quindi si sistemò gli occhiali sottili sul naso adunco e affermò con risolutezza: «Questa va bene! Tra una settimana procederemo all'abbattimento». Posò il palmo della mano sul tronco e si rivolse alla quercia come se potesse sentirlo: «Devi essere contenta, cara mia. Il tuo nobile legno sarà il fasciame per la goletta America. E quella diventerà la barca più veloce del mondo».
«Volete abbattere Big Oak, dottor Curtis?» chiese uno degli uomini che accompagnava l'esperto di legnami.
«Ma certo, mio buon amico. Che cos'ha di diverso quella quercia da un'altra?» rispose l'agronomo da sopra gli occhiali.
«Conoscete la storia della nostra città, signore? Sapete che cosa accadde qui a Salem oltre un secolo e mezzo fa?».

La mia recensione
"Leggenda e superstizione fanno parte della vita di ogni marinaio".
Classica lettura da "mordi e fuggi" che, in pochissime pagine, condensa una storia "marinaresca" e maledetta. E come per gran parte dei libri con protagonista il geniale Oswald Breil, Marco Buticchi mescola egregiamente storia e fatti veri (in questo caso le origini della Coppa America) con fatti inventati di sana pianta.
Bella ambientazione e bella storia… anche se non proprio originale ma, anzi, largamente sfruttata sia in campo letterario che cinematografico (si veda, ad esempio "Nave fantasma", il film del 2002 con Gabriel Byrne e Julianna Margulies).
Voto: ⭐⭐⭐⭐ (4 su 5)

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