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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

venerdì 15 settembre 2023

Marco Buticchi: L'anello dei re

Marco Buticchi: L'anello dei re. Oswald Breil. vol. 5

Formato: Kindle (3567 KB)
Pagine: 527
Editore: Longanesi (22 novembre 2012)
ASIN: B00AAF3688

Data di acquisto: 29 ottobre 2016
Letto dal 27 febbraio al 7 marzo 2018

Sinossi
«Ogni libro di Marco Buticchi vale per due, intrighi e avventure raddoppiano». Il venerdì di Repubblica
New York, 2002. Una serie di attentati sanguinosi sta seminando il terrore in ogni parte del mondo, ma i vertici delle agenzie di intelligence brancolano nel buio. Unici indizi i folli comunicati di un serial bomber, che preannuncia i massacri a mezzo di messaggi tortuosi fra le righe del Corano, agghiaccianti promesse di morte siglate dall'arcano simbolo di un anello leggendario. Un anello che incatena avvenimenti lontanissimi nel tempo, drammaticamente legati al suo infausto luccichio: Venezia e il Mediterraneo del Trecento, teatro di una sfida cruenta fra un misterioso ragazzo dagli occhi color del mare, discendente di un leggendario pirata, e un perfido e ricco mercante; il fosco scenario della Grande Guerra sulle Dolomiti italiane, dove fiorisce un'amicizia straordinaria che condurrà un ufficiale italiano e un nobile rumeno in viaggio nelle terre di Dracula, e poi nell'America sospesa fra le ombre della Depressione e le luci di Hollywood; la Romania di Ceausescu, dove, fra le tenebre della dittatura, si celano le chiavi di un ulteriore, tragico enigma. Difficile eredità per chi, trent'anni dopo, sarà chiamato a tentare di sciogliere questi nodi fatali: Oswald Breil, ex primo ministro israeliano, sempre affiancato da donne bellissime quanto intelligenti, dovrà affrontare i fantasmi del proprio passato per fronteggiare la minaccia che incombe sul futuro del pianeta, oltre che sulla sua stessa vita…

L'incipit del libro
Prologo. New York, mazzo 2002
La metropoli aveva reagito all'attentato come sempre faceva nelle situazioni più critiche, quasi si trattasse di un essere vivente dotato di una ferrea forza di volontà.
Anche in quell'occasione, mentre la sorvolava a bassa quota, New York gli apparve come un'immensa creatura che ogni giorno a fatica si sveglia, frenetica esplode di vita e poi si riaddormenta, mentre qua e là sul suo corpo compaiono, simili a dolorose piaghe, macchie intrise di paura.
In realtà, la città altro non era che uno sconfinato agglomerato di palazzi e umanità alle prese con i problemi sempre più incalzanti del sovraffollamento e del terrorismo.
Osservandola dall'alto, sembrava suddivisa in tanti compartimenti stagni: se a un crocevia si stava consumando un dramma, solo pochi isolati più avanti regnava la calma più assoluta e la vita scorreva normalmente, tra le vetrine illuminate e gli sguardi frettolosi dei passanti. Questi e altri pensieri occupavano la mente del colonnello Baedeker mentre faceva compiere al caccia una nuova e più ampia virata, spostandosi lungo la riva sinistra dell'East River.
L'ufficiale diede un rapido sguardo alla scena sottostante, giusto il tempo necessario per rendersi conto che i missili aria-aria lanciati dal suo F15 erano andati a segno annientando la minaccia venuta dal cielo. Baedeker abbandonò le sue meditazioni e si concentrò sui freddi termini con cui avrebbe stilato un rapporto di servizio che sarebbe parso assai poco credibile: «Un elicottero non recante alcuna sigla di identificazione, dopo aver violato una zona interdetta al volo, ha esploso un missile aria-terra in direzione dell'ingresso del palazzo delle Nazioni Unite. Accertata la palese ostilità del velivolo, allo scrivente colonnello Baedeker, in forza al 12° stormo caccia della USAF, non è rimasto null'altro da fare se non abbattere il velivolo. Con assoluta certezza, l'attacco ha provocato danni alle persone oltre che alle cose».

La mia recensione
"Un oggetto è sacro indipendentemente dal valore divino che gli attribuiscono gli uomini. È sacro per l'anima, le gioie e i dolori di tutti coloro che si sono rispecchiati in quell'oggetto e vi hanno riposto speranze, desideri, felicità e angosce".
Lo stile narrativo (con l'intreccio tra epoche storiche diverse e distanti tra loro) di Marco Buticchi è sempre lo stesso, eppure non riesco proprio a stancarmi. Merito anche, e soprattutto, di una trama scorrevole, avvincente e ricca di colpi di scena dalla prima all'ultima pagina.
Leggere questo romanzo (ma il discorso vale anche per quasi tutti i libri con protagonista Oswald Breil) è un po' come giocare a scacchi: le pedine sono i tanti personaggi (sia di fantasia che realmente esistiti… compresi alcuni loschi ed inquietanti figuri) che all'inizio sembrano scollegati tra di loro, e poi, strada facendo, trovano la loro giusta collocazione sulla scacchiera della trama.
Chissà quando potremo vederne una trasposizione cinematografica…
Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

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