Formato: copertina flessibile
Pagine: 310
Editore: Cut-Up (15 novembre 2018)
ISBN-13: 978-8895246918
Data di acquisto: 15 novembre 2018
Letto dal 28 novembre al 4 dicembre 2018
▪ Sinossi
C'era una volta il fumetto. Gli eroi di carta denunciavano, scandalizzavano, eccitavano, ma soprattutto divertivano. Erano amici, fratelli, complici e compagni di vita. Uno fra i più noti sceneggiatori italiani raccoglie in questo volume trentasette suoi articoli, editi e inediti, che raccontano il fumetto di ieri e quello che oggi ne è rimasto. Una carrellata di saggi e assaggi brillanti, divertenti, polemici e appassionati che consegnano al lettore scorci e istantanee di un panorama indimenticabile, affollato di personaggi e di autori, di editori e di testate, che hanno segnato un'epoca. E che resteranno, mentre degli Youtubers non rimarrà nulla.
▪ La mia (brevissima) recensione
Ottimo saggio con, tra i tanti temi trattati, anche un'interessante excursus storico-culturale sul fumetto italiano… che Moreno Burattini, giustamente, difende a spada tratta come vera e propria forma d'arte. E il sottoscritto, senza se e senza ma, si unisce a questa crociata "illustrata"!
Attraverso dei capitoli brevi ma intensi, l'autore "zagoriano" ci illustra (è proprio il caso di dirlo visto che si parla di fumetti) il suo personalissimo punto di vista sulla "nona arte". Capitoli che, come viene spiegato all'inizio, sono un riadattamento di articoli già apparsi (o scritti) per altre pubblicazioni. Burattini, in alcuni passaggi del libro, è anche molto polemico verso tutti coloro che vorrebbero le storiche testate di casa Bonelli (Zagor su tutti, di cui l'autore è il curatore principale) sempre fedeli alle loro origini ed ai loro storici disegnatori. L'esempio più lampante, restando ancora in ambito zagoriano, è che i lettori più critici vorrebbero lo Spirito con la Scure sempre e solo immerso in atmosfere western (quasi un clone di Tex Willer), quindi senza le ingerenze di altri generi (horror e fantasy)… dimenticando però che Zagor è nato proprio per questo, e che proprio questa contaminazione di generi ne ha decretato il successo.
▪ Voto: ⭐⭐⭐⭐ (4 su 5)
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