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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

giovedì 25 gennaio 2024

Philip K. Dick: L'uomo nell'alto castello (La svastica sul sole)

Philip K. Dick: L'uomo nell'alto castello (La svastica sul sole)

Titolo originale: The Man in the High Castle
Formato: ePub (486.6 KB)
Pagine: 315
Editore: Mondadori (20 settembre 2022)
ASIN: -

Data di acquisto: 12 gennaio 2024
Letto dal 20 al 24 gennaio 2024

Sinossi
Come sarebbe, si domanda Philip Dick, un mondo nato dalla vittoria dell'Asse nella Seconda guerra mondiale? Chi governerebbe il Reich? Cambierebbe qualcosa? Cambierebbe qualcosa per lui, Phil Dick, scrittore proletario e depresso, residente a Point Reyes, nella Contea di Marin?
Partendo da quest'idea, poi divenuta un classico della letteratura, Dick non immagina un ipotetico futuro quanto un diverso passato e il presente che ne deriva. Un mondo che lo scrittore costruisce consultando l'antica saggezza dell'I Ching. E così fanno anche i suoi personaggi, abitanti della California nipponizzata del 1962: il signor Tagomi, alto funzionario giapponese alla ricerca di un dono prezioso per un visitatore in arrivo dal Reich; Robert Childan, proprietario di un negozio di carabattole americane (fumetti d'anteguerra, orologi di Topolino, dischi di Glenn Miller, …) ormai considerate antichità; Frank Frink, che rifornisce Childan di finti reperti; la sua ex moglie Juliana… Oltre all'I Ching, c'è un altro libro che ossessiona i protagonisti: il romanzo proibito "La locusta si trascinerà a stento", dove si narra di un mondo nel quale gli Alleati hanno vinto la guerra. Il suo misterioso autore, si dice, vive nascosto in una fortezza…
Vincitore del Premio Hugo nel 1963, L'uomo nell'alto castello (noto anche come La svastica sul sole) è un'elettrizzante riflessione sulla storia, il potere, la libertà, la realtà e la sua creazione.

L'incipit del libro
Da una settimana il signor R. Childan teneva d'occhio ansiosamente la posta. Ma il prezioso pacchetto inviato dagli Stati delle Montagne Rocciose non era ancora arrivato. Il venerdì mattina, quando aprì il negozio e vide sul pavimento solo lettere pensò: il mio cliente si infurierà.
Si versò una tazza di te solubile dal distributore a parete da cinque centesimi, poi prese una scopa e cominciò a spazzare; ben presto l'ingresso venne ripulito e il negozio Manufatti Artistici Americani, tutto tirato a lucido, era pronto per una nuova giornata, con il registratore di cassa pieno di spiccioli, un vaso di calendule fresche e la radio che suonava musica in sottofondo.

La mia (brevissima) recensione
"I marziani non possono fornire una documentazione da cui risulti che i loro nonni sono ariani. E così il maggiore tedesco riferisce a Berlino che Marte è popolato da ebrei".
Su questo libro (forse preso dall'entusiasmo seguito alla visione dell'omonima e bellissima serie TV di Prime Video) avevo aspettative molto alte… invece, non mi ha convinto del tutto!
Il signor Tagomi è un personaggio indimenticabile e spettacolare, purtroppo il resto dei personaggi del libro sono stati di una noia mortale. Inoltre, solo io ho trovato la trama scombinata?
L'uomo nell'alto castello, il cui titolo originale era un più appropriato La svastica sul sole, è un classico della letteratura ucronica e fantascientifica, una vera sfida per la mente e l'immaginazione. Si tratta, per farla breve, di un'opera distopica ambientata nel 1962, in un mondo in cui le Potenze dell'Asse (Germania e Giappone) hanno vinto la Seconda Guerra Mondiale: entrambe le potenze, quindi, si sono spartiti sia gli Stati Uniti d'America che gran parte del globo. Philip K. Dick, partendo da questo contesto "alternativo, riesce a creare un'atmosfera intensa e sconcertante, fornendoci anche una profonda riflessione sulla politica ed il potere in generale.
Quindi, cosa non mi ha convinto? L'assenza totale di azione! Tutto il libro, infatti, è solo una continua sequela di cambi di scena e con i diversi personaggi impegnati in loro discussioni introspettive.
📌 Voto: ⭐⭐⭐ (3 su 5)

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