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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

martedì 30 gennaio 2024

Colum McCann: Apeirogon

Colum McCann: Apeirogon

Titolo originale: Apeirogon
Formato: copertina flessibile
Pagine: 528
Editore: Feltrinelli (17 giugno 2022)
ISBN-13: 978-8807896576

Data di acquisto: 22 febbraio
Letto dal 1° al 19 marzo 2023

Sinossi
Bassam Aramin è palestinese. Rami Elhanan è israeliano. Il conflitto colora ogni aspetto della loro vita quotidiana, dalle strade che sono autorizzati a percorrere, alle scuole che le loro figlie, Abir e Smadar, frequentano, ai checkpoint. Sono costretti senza sosta a negoziare fisicamente ed emotivamente con la violenza circostante. Come l'Apeirogon del titolo, un poligono dal numero infinito di lati, infiniti sono gli aspetti, i livelli, gli elementi di scontro che vedono contrapposti due popoli e due esistenze su un'unica terra. Ma il mondo di Bassam e di Rami cambia irrimediabilmente quando Abir, di dieci anni, è uccisa da un proiettile di gomma e la tredicenne Smadar rimane vittima di un attacco suicida. Quando Bassam e Rami vengono a conoscenza delle rispettive tragedie, si riconoscono, diventano amici per la pelle e decidono di usare il loro comune dolore come arma per la pace.
Nella sua opera più ambiziosa, Colum McCann crea Apeirogon con gli ingredienti del saggio e del romanzo, e ci dona un racconto nello stesso momento struggente e carico di speranza.

La mia (brevissima) recensione
"Certe persone hanno interesse nel mantenere il silenzio. Altri hanno interesse nel seminare odio basato sulla paura. La paura produce denaro, produce leggi, prende la terra, costruisce insediamenti, e la paura ama tenere tutti nel silenzio. E, ammettiamolo, in Israele in quanto a paura siamo molto bravi, la paura ci occupa. Ai nostri politici piace spaventarci. A noi piace spaventarci l'un l'altro. Usiamo la parola sicurezza per tappare la bocca al prossimo".
Che dire…? Si tratta di un libro da leggere assolutamente. Un libro notevole ed unico. Ma molto forte e toccante: ci troverete tanto dolore, ma anche tanta umanità e speranza. Un libro, insomma, per riflettere (e, in parte, cercare di capirla) sulla questione israelo-palestinese.
Nel corso delle pagine faremo la conoscenza del palestinese Bassan Aramin e dell'israeliano Rami Elkann, due padri che, su fronti opposti, hanno tragicamente perso le loro figlie (Abir e Smadar)… ed ora, insieme, lottano per la pace in quella terra tanto martoriata.
È stato scritto usando uno stile davvero originale: tanti piccoli capitoli (1001 per l'esattezza: un numero spirituale ritenuto molto importante) che sono dei veri e propri frammenti… che, alla fine, compongono un unico grande mosaico.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

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