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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

mercoledì 17 gennaio 2024

Antonello Loreto: La libertà macchia il cappotto

Antonello Loreto: La libertà macchia il cappotto

Formato: copertina flessibile
Pagine: 272
ASIN: B09M112QZ3
Editore: All Around (26 maggio 2022)
ISBN-13: 979-1259990327

Data di acquisto: ricevuto in dono dall'autore il 26 maggio 2022
Letto dall'1 al 15 giugno 2022

Sinossi
Un ragazzo di vent'anni gioca a tennis contro un muro e ripercorre con ironia e sarcasmo la sua difficile adolescenza segnata soprattutto dalla prematura scomparsa dei genitori. Convive con una nonna ingombrante e con un pesce rosso, Emilio Salgari soprannominato il "dadaista", un amico fidato che lo accompagna nel suo mondo d'evasione. Il ragazzo decide di dare una svolta alla sua scialba esistenza e di abbandonare le certezze di una routine che lo sta consumando giorno dopo giorno e subisce un ulteriore scossone quando incontra per la prima vota l'amore che "gli ribalta la vita", insomma quando dovrà fare i conti con un cuore che batte.
Q è un tipo particolare, il suo mito è John McEnroe, parla una lingua tutta sua influenzata dalla passione per il cinema e per il nadsat di Arancia Meccanica. Tra gli abeti del bosco di Paneveggio, immerso negli scenari magici della val di Fiemme e della val di Fassa, si compie lo straordinario destino del protagonista che fino all'ultimo resterà sospeso tra sogno e realtà.

L'incipit del libro
Il record
Muro. La pallina gialla rimbalza.
Sono concentrato sul ritmo, fisso con attenzione la Dunlop che colpisce il piatto corde della racchetta. Oggi batto il record dei centoventisei palleggi.
Trentuno, trentadue. C'è un caldo africano. È asfissiante, opprime e prepara un acquazzone. Respiro a fatica, sudo come Borg a Cincinnati nei favolosi anni Ottanta.
Questo muro non è dritto, mi innervosisce. La pallina torna indietro senza nessuna logica, mica sarà un caso se il palazzo dove abito è conosciuto nel quartiere come la casa del muro storto! Dobbiamo ringraziare un architetto ubriaco con velleità da grande artista; ebbe la bella idea di progettare una parete in cemento armato curva in più punti, e non si capisce il perché. Per tanti anni, in ogni assemblea di condominio, c'era un punto all'ordine del giorno che recitava: "demolizione della parete antistante il piazzale". Poi deve essere sopraggiunta la rassegnazione generale perché da qualche tempo non se ne parla più. Ma in fondo sono contento se non lo abbattono, sono affezionato a questo muro e anche a questa casa. È un posto tranquillo, circondato dal verde, lontano dai rumori del centro. Mia madre lo odiava invece, era diventata la tomba del suo amore tormentato. Ma non devo pensarci adesso.
Quarantasei. Quarantasette.

"Sviluppo un concetto: l'amore pretende responsabilità. All'inizio è un bel gioco, batte forte il cuore, la ragione è offuscata dalle emozioni ma, molto presto, l'amore ti serve un conto salato".
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

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