Gianni Fochi: Fischi per fiaschi nell'italiano scientifico. Leggere attentamente prima di parlare (a sproposito)
Formato: copertina rigida
Pagine: 124 pagine
Editore: Longanesi (1° aprile 2010)
ISBN-13: 9788830426887
Data di acquisto: 1° luglio 2015
Letto dal 3 al 5 luglio 2015
◾ Sinossi
Crescita esponenziale di Facebook e Twitter? Mocassini comodi nel Dna? La lingua è un'entità viva che si sviluppa accogliendo sempre nuovi fermenti linguistici. Non sempre però i termini che derivano dal gergo scientifico, e che fanno ormai parte del linguaggio comune, sono usati in modo corretto. Questo libretto, con sana vis polemica, si scaglia contro gli abusi delle frasi fatte, punzecchiando chi, per apparir colto o per pigrizia, usa a sproposito parole come osmosi o filmare senza magari conoscerne l'esatto significato. È una leggenda figlia dell'ignoranza, avverte l'autore, quella secondo cui la natura è buona e la chimica cattiva. Di più: non ha alcun senso una loro contrapposizione, così come tra chimica e salute. Ripartire dall'ABC delle parole può allora servire non solo a capire di cosa stiamo realmente parlando, ma anche a vivere meglio, grazie a istruzioni per l'uso che non ci facciano prendere fischi per fiaschi.
◾ La mia (brevissima) recensione
Ho scoperto questo bel libricino per puro caso sfogliando un vecchio numero del National Geographic Italia ed ho subito deciso di comprarlo dopo esser stato attirato dalla frase "Wolfgang von Goethe, grande amante della chimica, applicava una reazione chimica catalizzata per fornire alla popolazione lo zucchero che scarseggiava. Oggi si sente dire che Totti e Del Piero, hanno catalizzato l'attenzione dei tifosi. C'è relazione?". Poco più di 100 pagine ma ben scritte e, pur trattando di chimica e termini chimici, usando un linguaggio abbastanza semplice in modo tale da essere compreso anche da chi, come il sottoscritto, non mastica questa materia.
In pratica, questo libro ci mette in guardia dall'uso scorretto (e a volte proprio spropositato) dei termini chimici e scientifici nella lingua italiana. Due esempi su tutti: perché diciamo minimo comun denominatore quando intendiamo semplicemente dire che più persone o cose hanno in comune qualcosa? L'olio d'oliva è più denso dell'acqua? Sbagliato! La densità è il rapporto massa/volume, quindi, se l'olio galleggia sull'acqua è vero proprio il contrario: l'olio è meno denso dell'acqua.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)
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