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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

domenica 21 gennaio 2024

L'epopea di Gilgameš



L'epopea di Gilgameš

Formato: copertina flessibile
Pagine: 166
Editore: Adelphi (29 settembre 1986)
ISBN-13: 978-8845902116

Data di acquisto: 25 febbraio 2022
Letto dal 28 febbraio al 5 marzo 2022

Sinossi
Con Gilgameš, almeno millecinquecento anni prima di Omero, si manifesta la figura dell'eroe nella letteratura, una volta per sempre. Campeggiante fra cielo e terra, confitto in una macchina cosmica che appunto in Mesopotamia venne perfezionata, è il primo personaggio, la prima voce di singolo che ci parla. Per due terzi divino, per un terzo umano, Gilgameš re di Uruk vuole ciò che vorranno tutti gli eroi: vincere il mostro. Ma l'eroe evoca naturalmente un doppio, un rivale che diventerà il compagno per eccellenza: e allora appare Enkidu, l'uomo che lascia la vita selvaggia per seguire l'eroe e trovare la morte. I mostri che i due amici avevano ucciso insieme non erano dunque i soli, né i più forti. Dietro di essi, si propone un'altra sfida: la morte. Così Gilgameš affronta, ormai solo, l'impresa di là da ogni impresa: la conquista dell'immortalità. Tutti gli episodi di questa epopea (i viaggi, gli scontri, le seduzioni, gli inni, i lamenti) rimangono come modello per ogni letteratura. Ogni volta che qualcosa di simile ci viene raccontato, sentiamo dall'oscurità la voce della storia di Gilgameš, il «re che conosceva i paesi del mondo». E ricordiamo: «Egli era saggio: vide misteri e conobbe cose segrete: un racconto ci portò dei giorni prima del diluvio. Fece un lungo viaggio, fu esausto, consunto dalla fatica; quando ritornò, su una pietra l'intera storia incise».

La mia (non) recensione
La dice lunga su quanto copiarono i copisti della Bibbia da questo libro…
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

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