Titolo originale: Tomás Nevinson
Formato: copertina rigida
Pagine: 600
Editore: Einaudi (1 febbraio 2022)
ISBN-13: 9788806250898
Data di acquisto: prestatomi il 30 aprile 2023
Letto dal 2 maggio 2023 al [abbandonato]
◾ Sinossi
Due uomini, uno nella finzione e uno nella realtà, ebbero la possibilità di uccidere Hitler prima che questi scatenasse la Seconda guerra mondiale. A partire di qui, Javier Marías esplora il rovescio del comandamento «Non uccidere». Quegli uomini avrebbero fatto bene a sparare al Führer: è forse lecito fare lo stesso contro qualcun altro? Come dice il narratore di Tomás Nevinson, «uccidere non è un gesto così estremo se si ha piena nozione di chi si sta uccidendo».
Tomás Nevinson, marito di Berta Isla, cede alla tentazione di tornare nei servizi segreti dopo esserne uscito: gli viene proposto di andare in una città del nord-ovest della Spagna per identificare una persona che dieci anni prima aveva preso parte ad alcuni attentati dell'Ira e dell'Eta. Siamo nel 1997. L'incarico reca la firma del suo ambiguo ex capo Bertram Tupra, che già in precedenza, grazie a un inganno, aveva condizionato la sua vita.
Tomás Nevinson è una profonda riflessione sui limiti di ciò che è lecito fare, sulla macchia che quasi sempre accompagna la volontà di evitare il male peggiore, e soprattutto sulla difficoltà di determinare quale sarà quel male. Sullo sfondo di episodi reali del terrorismo europeo, Tomás Nevinson è la storia di ciò che succede a un uomo al quale è già successo di tutto e al quale, apparentemente, non poteva succedere più nulla. Ma, finché la vita non finisce, tutto può accadere…
◾ La mia (non) recensione
Non sono riuscito a finirlo! Primo perché non è proprio il mio genere; secondo perché è molto riflessivo e pesantuccio. Non mi stava piacendo, quindi era inutile continuarne la lettura.
📌 Voto: ⭐ (1 su 5)
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