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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

giovedì 15 febbraio 2024

Ken Follett: L'inverno del mondo

Ken Follett: L'inverno del mondo. The century trilogy, vol. 2

Titolo originale: Winter of the World
Formato: copertina rigida
Pagine: 958 pagine
Editore: Mondadori (11 settembre 2012)
ISBN: 9788804614920

Data di acquisto: 12 settembre 2012
Letto dal 28 luglio al 6 agosto 2016

Sinossi
Cinque famiglie legate l'una all'altra il cui destino si compie durante la metà del ventesimo secolo, in un mondo funestato dalle dittature e dalla guerra. Berlino nel 1933 è in subbuglio. L'undicenne Carla von Ulrich, figlia di Lady Maud Fitzherbert, cerca con tutte le forze di comprendere le tensioni che stanno lacerando la sua famiglia, nei giorni in cui Hitler inizia l'inesorabile ascesa al potere. In questi tempi tumultuosi fanno la loro comparsa sulla scena Ethel Leckwith, la formidabile amica di Lady Maud ed ex membro del parlamento inglese, e suo figlio Lloyd, che presto sperimenterà sulla propria pelle la brutalità nazista. Lloyd entra in contatto con un gruppo di tedeschi decisi a opporsi a Hitler, ma avranno davvero il coraggio di tradire il loro paese? A Berlino Carla s'innamora perdutamente di Werner Franck, erede di una ricca famiglia, anche lui con un suo segreto. Ma il destino lì metterà a dura prova, così come le vite e le speranze di tanti altri verranno annientate dalla più grande e crudele guerra nella storia dell'umanità, che si scatenerà con violenza da Londra a Berlino, dalla Spagna a Mosca, da Pearl Harbor a Hiroshima, dalle residenze private alla polvere e al sangue delle battaglie che hanno segnato l'intero secolo. L'inverno del mondo, secondo romanzo della trilogia The Century, prende le mosse da dove si era chiuso il primo libro, ritrovando i personaggi de La caduta dei giganti, ma soprattutto i loro figli.

L'incipit del libro
1933. Carla capì che i genitori stavano per litigare. Nel preciso istante in cui entrò in cucina l'ostilità fra loro la investì come il vento gelido e penetrante che a febbraio spazzava le strade di Berlino prima di una bufera di neve. Fu tentata di girarsi e andarsene.
Non accadeva spesso che discutessero. In genere si mostravano molto affettuosi tra loro… anche troppo. Carla provava un profondo imbarazzo quando si baciavano davanti ad altre persone. I suoi amici lo trovavano strano, perché i loro genitori non erano altrettanto espansivi. Una volta lo aveva detto alla mamma, che si era messa a ridere compiaciuta. "Il giorno dopo il matrimonio tuo padre e io fummo costretti a separarci a causa della Grande Guerra" aveva spiegato. Era inglese di nascita, anche se non lo si sarebbe detto. "Io rimasi a Londra, mentre lui dovette tornare a casa, in Germania, per arruolarsi". Carla aveva sentito tante volte quella storia, che la mamma amava ripetere. "Eravamo convinti che la guerra sarebbe durata tre mesi, invece lo rividi soltanto cinque anni dopo. Per tutto quel tempo non desiderai altro che stringerlo a me, per cui adesso non me ne stanco mai".

La mia recensione
"I lavoratori di ogni categoria dovevano unirsi nei sindacati e nel Partito Laburista per costruire una società più giusta passo dopo passo e democraticamente, non attraverso sovvertimenti violenti".
Per questo secondo volume della "Trilogia del secolo" confermo, e quasi quasi copio/incollo, la mia recensione relativa al primo. Ken Follett è davvero magnifico per come riesce ad intrecciare la storia vera con quella inventata e, di conseguenza, a farle andare di pari passo senza mai uscire fuori tema e senza mai cadere in un qualche errore storico (come mi è successo di leggere in altri libri di altri scrittori). Altro pregio dell'autore è che, nonostante le quasi 1.000 del romanzo, non mi ha mai stancato o annoiato… e questo grazie ai ripetuti cambi di scena tra Usa, Inghilterra, Germania, Francia e Russia e all'azione sempre frenetica che ti tiene incollato alle sue pagine.
Della trama, in un certo senso, c'è poco da dire: L'inverno del mondo comincia nel punto esatto in cui finisce La caduta dei giganti; quindi, si parte dal 1933 (con il Nazismo che prende il potere in Germania), si attraversano tutte le fasi della Seconda Guerra Mondiale e si finisce con il 1949 (creazione della Nato, divisione in due della Germania e primi sintomi della Guerra fredda). Il tutto, come già successo nel primo volume, visto attraverso gli occhi dei tanti personaggi (con molti di loro che abbiamo già incontrato nel precedente romanzo) di cui è infarcito il libro stesso.
Come avete certamente capito, in questo romanzo si affrontano gli orrori del Nazismo e del Comunismo; anche se, fortunatamente, in tutta l'opera aleggia un barlume di speranza in un futuro radioso, un mondo migliore e, soprattutto, una umanità… più umana!
A mio modesto parere, gli unici nei del libro sono stati il non approfondimento della situazione italiana (l'Italia e Mussolini sono completamente assenti) e i pochissimi riferimenti ai campi di concentramento e di sterminio (Auschwitz è citato solo verso la fine).
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

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