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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

giovedì 1 febbraio 2024

Robert Dugoni: Il settimo canone

Robert Dugoni: Il settimo canone

Titolo originale: The 7th canon
Formato: Kindle (2777 KB)
Pagine: 362
Editore: Amazon Crossing (5 febbraio 2019)
ASIN: B07GVZ9J9T

Data di acquisto: prenotazione del 22 novembre 2018
Letto dal 27 febbraio all'1 aprile 2019

Sinossi
Un adolescente che si prostituiva per le strade del Tenderloin, il quartiere malfamato di San Francisco, viene assassinato e trovato in un centro per giovani senza fissa dimora gestito da Padre Thomas Martin. Nonostante le accuse ricadano su di lui e le prove sembrino schiaccianti, il sacerdote si dichiara innocente. E l'avvocato Peter Donley è dalla sua parte.
Donley si è fatto le ossa nello studio di suo zio, Lou Giantelli, e ha un disperato bisogno di guardare in faccia il passato. Per questo accetta il caso, deciso ad andare fino in fondo.
Dall'altro lato, un procuratore distrettuale a caccia di titoli da prima pagina e uno spietato poliziotto sospeso dall'incarico in cerca di vendetta sono intenzionati a intorbidire l'indagine con tutte le loro forze. Eppure Donley è determinato a svelarne i segreti più osceni, anche a costo della vita.

L'incipit del libro
Il tempo a disposizione di Peter Donley era finito. Dallo scranno in fondo all'aula del tribunale, il giudice della Corte Superiore di San Francisco, Franklin Jefferson Barnes, lo scrutò da sopra gli occhiali da lettura.
"Se i legali hanno concluso, io sono pronto a deliberare" disse Barnes, mentre sistemava la mole considerevole nascosta sotto la toga nera pieghettata.
Il legale della controparte, Rebecca Rattigan, balzò in piedi e le gambe della sedia stridettero contro le mattonelle consunte con un suono comunque meno irritante della sua voce. "Io ho concluso, Vostro Onore".
Certo. Il possesso è nove decimi della legge e dal momento che lo deteneva il suo cliente, Rebecca Rattigan immaginava che avrebbe vinto, e a ragione.
Il giudice Barnes spostò lo sguardo su Donley. "Signor Donley, il querelante è pronto?".

La mia recensione
"La legge, amava ripetere lo zio, è un'amante gelosa e si prenderà tutto il tuo tempo, se glielo permetti".
Non sono un amante dei legal thriller ma questo Settimo canone mi ha fatto cambiare completamente opinione…! Certo, Robert Dugoni ci presenta i soliti cliché tipici della letteratura di genere: i buoni da una parte e i cattivi dall'altra… e, per giunta, cattivi che più cattivi di così non si può e, perciò, si comportano di conseguenza. Però, ed è il bello di questo romanzo, ci sono anche azione (tanta), indagine (tantissima), voglia di fare bene il proprio lavoro e, soprattutto, temi sociali in abbondanza: pedofilia, prostituzione, droga e violenza sui minori.
Tutto il romanzo, il quarto che ho letto di Robert Dugoni, è un insieme di tre storie che scorrono parallele ma che, già da metà libro in poi, tendono ad intrecciarsi: nella prima abbiamo Peter Donley, un giovane avvocato buono ed onesto, che è disposto a tutto pur di salvare un prete dall'accusa di omicidio e che, allo stesso tempo, deve fare i conti con i fantasmi del suo doloroso passato; nella seconda abbiamo un poliziotto malvagio e corrotto; infine, nella terza, ecco un procuratore distrettuale "freddo" calcolatore di interessi politici ed elettorali. Chi la spunterà tra questi tre personaggi tanto diversi?
La storia è avvincente ed intensa (non c'è quasi mai un attimo di "calma apparente"), la trama è ben costruita ed i personaggi ottimamente caratterizzati (sia i principali che quelli di "contorno"). Per quanto mi riguarda, visto che mi ha emozionato, spero di leggere ancora qualche altro libro con protagonista Peter Donley.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐ (4 su 5)

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