--- BLOG IN ALLESTIMENTO ---
Benvenuti in questo spazio in cui sto raccogliendo la mia collezione di libri
▶ Questo blog è facilmente raggiungibile anche da www.lastanzadiantonio.com
"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

mercoledì 28 febbraio 2024

Ken Follett: Un luogo chiamato libertà

Ken Follett: Un luogo chiamato libertà

Titolo originale: A Place Called Freedom
Formato: Kindle (1266 KB)
Pagine: 465
Editore: Mondadori (7 ottobre 2010)
ASIN: B005SZ7Y5G

Data di acquisto: 15 febbraio 2017
Letto dal 15 al 20 febbraio 2017

Sinossi
"Quest'uomo è proprietà di Sir George Jamisson di Fife. A.D. 1767". Da questa iscrizione intorno a un collare di ferro trovato nel giardino di casa, Ken Follett trae lo spunto per la trama di Un luogo chiamato libertà. Ambientato nell'Inghilterra del '700, al tempo della rivoluzione industriale e al sorgere del nuovo schiavismo, racconta le appassionanti vicende di una generazione anelante la libertà.

L'incipit del libro
Quando mi trasferii nell'High Glen House mi dedicai subito con passione al giardinaggio, e fu così che trovai il collare di ferro.
La casa era cadente e il giardino invaso dalle erbacce. Una vecchia signora un po' matta vi aveva abitato per vent'anni senza dare mai neppure una mano di vernice. Poi lei era morta e io avevo comprato la casa dal figlio, concessionario della Toyota a Kjkburn, la città più vicina, a ottanta chilometri.

La mia recensione
"Pensa: vivere dove vuoi, non dove te lo ordinano. Scegliere il lavoro, essere libero di andartene e di accettarne un altro pagato meglio, o meno pericoloso, o più pulito. Essere padrone di te stesso e non schiavo di qualcuno… non sarebbe magnifico?".
Un luogo chiamato libertà è uno spettacolare libro del 1995 di Ken Follett che parla di amore, coraggio, libertà e determinazione… tutti elementi splendidamente incastonati in un contesto storico davvero esistito: quello delle miniere di carbone inglesi e delle colonie americane della seconda metà del 1700, l'epoca in cui la vita di un minatore e di uno schiavo valevano meno di uno straccio.
Il romanzo, pur avendo in Mack MacAsh il protagonista assoluto, può benissimo esser visto come un racconto corale: infatti, mentre leggeremo le peripezie di Mack verso la sua voglia di libertà (poveraccio, ne passerà davvero di tutti i colori), seguiremo anche le sorti di Lizzie Hallim (donna libera ed emancipata, che non accetta la vita che il destino gli ha tracciato) e di tutta la famiglia Jamisson, con padre e figli uno più odioso dell'altro. E da questo si capisce benissimo che la tormentata storia d'amore tra Mack e Lizzie è solo il pretesto per affrontare l'argomento degli scontri tra conservatori e liberali inglesi e delle primissime ribellioni nelle colonie d'Oltreoceano.
La trama, con le tante storie secondarie che scorrono parallelamente alla vicende di Mack, è davvero ben costruita e si lascia leggere in maniera fluida; ogni volta che dovevo staccarmi dalla sua lettura facevo davvero molta fatica. Consigliato agli amanti dell'avventura (e qui, cari amici lettori, c'è né davvero tanta) ed a tutti coloro che vogliono capire cosa siano state le lotte di classe e di libertà.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

Nessun commento:

Posta un commento