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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

venerdì 16 febbraio 2024

Glenn Cooper: La porta delle tenebre

Glenn Cooper: La porta delle tenebre. Dannati, vol. 2

Titolo originale: Portal
Formato: Kindle (999 KB)
Pagine: 450
Editore: Casa Editrice Nord (18 giugno 2015)
ASIN: B00T6LP2VQ

Data di acquisto: 13 giugno 2015
Letto dal 20 al 25 giugno 2015

Sinossi
La speranza è durata poco più di un battito di ciglia. La speranza di poter, un giorno, dimenticare il cielo plumbeo e l'atmosfera opprimente dell'Oltre. La speranza di essersi lasciati per sempre alle spalle il mondo dove sono confinati tutti i malvagi vissuti sulla Terra dall'inizio dei tempi.
Invece, non appena si rendono conto di avercela fatta, di essere nuovamente a casa, John Camp ed Emily Loughty sono costretti ad affrontare una realtà agghiacciante. L'incubo non è finito…
Come previsto, l'avvio dell'acceleratore di particelle ha aperto il varco grazie al quale John ed Emily si sono ritrovati nel laboratorio di Dartford, in Inghilterra, ma allo stesso tempo ha inghiottito un numero imprecisato d'innocenti. Tra cui ci sono anche la sorella e i nipotini di Emily. Lei quindi non ha scelta: per salvarli, deve attraversare ancora una volta la Porta delle Tenebre e tornare all'Inferno. E, mentre a Londra c'è chi è determinato a smascherare le menzogne del governo su quanto sta accadendo a Dartford, Emily e John si preparano insieme con una squadra di recupero ad affrontare un viaggio ancor più pericoloso e ricco d'insidie del precedente.
Un viaggio durante il quale incontreranno nuovi, terribili nemici, e stringeranno alleanze con coloro che li hanno aiutati a sopravvivere all'Inferno. Ma ci si può veramente fidare di chi, in vita, ha ceduto alle seduzioni del Male ed è da secoli relegato nella terra dei Dannati…?

L'incipit del libro
«Mamma, dove siamo?»
Non ottenendo risposta, il piccolo Sam ripeté la domanda con più insistenza.
Sua sorella Belle, di soli due anni, scoppiò a piangere.
Arabel non poteva fare altro che guardarsi attorno, ammutolita e stravolta: un secondo prima era a Dartford, nella mensa del MAAC, in trepidante attesa di riabbracciare sua sorella Emily, e quello dopo in un luogo completamente diverso.
L'altra donna, invece, temeva di sapere dove fossero. Delia May abbracciò Belle sussurrandole di fare la brava e di non muoversi.
Erano in una casa poco più grande di un capanno da giardino; il pavimento in terra battuta, il caminetto con un pugno di ramoscelli accesi e un fetido uccello morto appeso a un gancio le conferivano un aspetto misero e rozzo. Sam cominciò a tossire a causa del fumo e Delia si affrettò a zittirlo. Poi, stringendo a sé la bambina, si avvicinò lentamente alla finestra e dischiuse un'imposta per dare un'occhiata all'esterno, da dove provenivano alcune voci. Aveva capito cosa stava accadendo, ma ciò nonostante quello che vide le fece trattenere il fiato. A pochi metri di distanza, su una strada ricoperta di fango, c'era Duck, il ragazzo che aveva avuto in custodia nell'ultimo mese. Era completamente nudo. Un uomo molto più grosso, che lei riconobbe subito come Brandon Woodbourne, lo stava strozzando. Ma proprio allora un secondo ragazzo si avventò contro l'aggressore e cominciò a bastonarlo sulla schiena. Infine, quando anche altri uomini si lanciarono nella mischia, Woodbourne batté in ritirata imprecando e urlando.
Nel frattempo Sam aveva notato l'uccello attaccato alla parete. Si mosse per andargli incontro, ma si fermò subito. «Mamma, i pantaloni!».
I jeans gli erano scivolati alle caviglie e le mutande stavano per fare la stessa fine.
Arabel si toccò gli abiti che indossava. La gonna era allentata, la camicia semiaperta, e il reggiseno slacciato: cerniere, bottoni e gancetti erano spariti. «Che sta succedendo?» chiese a Delia con voce tremante".

La mia recensione
"Non c'è speranza, all'Inferno, e gli uomini non si impegnano a costruire un futuro migliore per i propri figli perché non possono averne".
Uno dei peggiori libri di tutti i tempi… e quel che è peggio è che ci aspetta un seguito! Che dire? Praticamente mi tocca ripetere le stesse cose già dette in occasione del primo volume di Dannati: trama assurda, completamente senza senso e con un susseguirsi di avventure, guerre e situazioni varie inserite qua e là senza apparente logica. E, cosa ancor più grave, si assiste ad una sequela di personaggi famosi (ma cattivi) vissuti in epoche diverse, che qui (cioè all'Inferno) si ritrovano tutti insieme e a casaccio. Altra assurdità di tutta l'opera di Glenn Cooper, ma in un certo senso quasi ironica, è che ti ritrovi Stalin che si comporta da parodia di sé stesso ed Enrico VIII che dal XVI secolo si vede catapultato direttamente nel XXI… sempre passando dall'Inferno! Insomma, vista la mia delusione sia del precedente libro che di questo, mi chiedo se ne valga davvero la pena comprare (quando uscirà) anche il terzo volume…
📌 Voto: ⭐ (1 su 5)

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