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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

mercoledì 19 novembre 2025

Un libro che Stephen King ha detto essere il suo preferito


Un libro che Stephen King ha detto essere il suo preferito
La risposta in un video di The Late Show with Stephen Colbert

👉 fonte: Esquire.com

Stephen King non risparmia opinioni: ad esempio, ha partecipato alla classifica del New York Times del miglior film del secolo e a quella del miglior libro del secolo, alla quale ha candidato anche una sua opera. Il problema delle classifiche dell'autore di It, Shining, Misery o Carrie è di non essere sempre coerente: ecco perché abbiamo parlato di un (non del) libro preferito di King. Ma andiamo per ordine.
In un video di The Late Show with Stephen Colbert, pubblicato su YouTube un paio di anni fa (e che vi lasciamo anche qui sotto), Stephen King risponde a numerose domande, ad esempio quale sia il libro più spaventoso o il libro che le persone pensano abbia letto. Una delle domande riguarda, prevedibilmente, il suo libro preferito.
Lo scrittore nomina Lonesome Dove di Larry McMurtry, che è stato tradotto in italiano da Einaudi.
In uno sputo di paese al confine fra il Texas e il Messico (si legge nella sinossi dell'editore italiano) Augustus McCrae e Woodrow Call, due dei più grandi e scapestrati ranger che il West abbia conosciuto, hanno cambiato vita: convertiti al commercio di bestiame, ammazzano il tempo come possono (). L'equilibrio si spezza quando, dopo una lunga assenza, torna in cerca d'aiuto un vecchio compagno d'armi, il seducente e irresponsabile Jake Spoon, che descrive agli amici i pascoli lussureggianti del Montana e così dà fuoco alla miccia dell'irrequietezza di Call: raduneranno una mandria di bovini, li guideranno fin lassù e saranno i primi a fondare un ranch oltre lo Yellowstone. È l'inizio di un'epica avventura attraverso le Grandi Pianure.
Lonesome Dove, un classico della letteratura western, nasce come copione all'inizio degli anni Settanta. Peter Bogdanovich voleva trarne un film per omaggiare il suo maestro, John Ford, con John Wayne, James Stewart e Henry Fonda. McMurtry viene incaricato della sceneggiatura. Nasce il primo abbozzo di Lonesome Dove, ma il film non si farà mai. Quella storia diventerà un romanzo-capolavoro, Premio Pulitzer nel 1986.
Qui sotto c'è il video intero di The Late Show with Stephen Colbert pubblicato su YouTube, in cui lo scrittore risponde anche ad altre domande. La clip è in inglese:


Come accennavamo sopra, non sempre King è d'accordo con se stesso. Infatti Lonesome Dove non compare in un'altra classifica che ha stilato in occasione dei 10 anni di Goodreads, il social network dei libri, e che vede in testa Il signore delle mosche di William Golding (1954).
La lista si accompagna a una premessa dello scrittore: "Naturalmente qualsiasi lista come questa è leggermente ridicola. In un altro giorno potrebbero venirmi in mente dieci titoli diversi, come L'esorcista o Cavalli selvaggi al posto di Meridiano di sangue o Rosso di sera nel West. Un altro giorno sarei sicuro di includere Luce d'agosto o il superbo Un piano semplice di Scott Smith. Il mare, il mare, di Iris Murdoch. Ma che diamine, non ho dubbi su questi. Anche se probabilmente i romanzi di Anthony Powell dovrebbero essere qui, soprattutto quelli dal titolo sublime Casanova's Chinese Restaurant e Books Do Furnish a Room. E The Raj Quartet di Paul Scott. E almeno sei romanzi di Patricia Highsmith. E Patrick O'Brian? Vedi quanto è difficile lasciar perdere?". Alla fine si è spiegato da solo.

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