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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

mercoledì 12 novembre 2025

L'Italia raccontata da Aldo Cazzullo: 5 libri che aiutano a capire chi siamo


L'Italia raccontata da Aldo Cazzullo: 5 libri che aiutano a capire chi siamo

[fonte: Agenda Online]

In un'Italia che spesso fatica a guardare al passato con chiarezza, il giornalista e scrittore italiano Aldo Cazzullo (Alba, 17 settembre 1966) emerge come una voce in grado di combinare rigore giornalistico, empatia e stile divulgativo.
I suoi saggi attraversano periodi cruciali della storia nazionale e universale, offrono spunti di riflessione per comprendere il presente e stimolano la memoria civile. Nei suoi libri storici e divulgativi troviamo conferma della sua capacità di interrogare figure controverse, ricucire ferite storiche, interrogarsi sulla fede, riscoprire radici culturali e riconoscere gli errori collettivi.
I suoi testi, pur nella loro diversità, condividono alcuni elementi: il rigore nella documentazione, la chiarezza nella scrittura, la scelta di temi che non cedono al consenso facile ma sfidano il lettore. Aldo Cazzullo non si accontenta infatti di raccontare "cos'è successo": domanda, provoca, invita a una memoria attiva.
Chi legge questi cinque dei suoi numerosissimi saggi di letteratura (molti dei quali pubblicati con grandi editori italiani) non torna lo stesso: acquisisce visione, dubbi, responsabilità.

 Giuro che non avrò più fame. L'Italia della Ricostruzione (Mondadori 2019)
Un tuffo nel 1948, anno‐chiave per l'Italia che usciva dalla guerra e dalla distruzione, che cercava di ricostruire fisicamente, politicamente, moralmente. Cazzullo racconta le speranze e le difficoltà, la fame (letterale e figurata), le tensioni politiche, la fatica delle persone comuni.
E lo fa senza nostalgia vuota, ma con attenzione a ciò che quelle vicende ci insegnano oggi: come si costruisce la democrazia, cosa significa ricominciare dopo catastrofi, quali valori emergono quando il futuro è tutto da definire.

 A riveder le stelle. Dante, il poeta che inventò l'Italia (Mondadori 2020)
Un omaggio letterario e storico a Dante Alighieri. Non un commentario pesante, ma un viaggio attraverso la Divina Commedia che cerca di mostrare il ruolo di Dante nel forgiare quell'idea (ancora oggi potente) di Italia: un ponte tra culture latine e volgari, tra classicità e innovazione, tra spiritualità e secolarità.
Cazzullo riesce a farsi "guida" esperta, permettendo al lettore di scoprire la persona dietro il poeta, il contesto, i versi meno noti ma profondi. Questo libro è adatto sia per chi ama Dante sia per chi vuole capire come la letteratura abbia fatto e faccia nazione.

 Mussolini il capobanda. Perché dovremmo vergognarci del fascismo (Mondadori 2022)
Cazzullo rompe con narrazioni mitizzate del ventennio fascista e propone una ricostruzione documentata e senza sconti: Mussolini non solo come statista, ma come carnefice con responsabilità precise (oppressione politica, violenze, leggi razziali).
L'obiettivo è quello di porre una domanda netta alla società contemporanea: perché non possiamo normalizzare o giustificare ciò che è stato compiuto? Il libro è utile non solo per chi vuole storia, ma anche per chi cerca consapevolezza e impegno civile.

 Quando eravamo i padroni del mondo. Roma: l'impero infinito (Harper Collins 2023)
Saggio ampio, ambizioso, una riflessione sul mito di Roma antica come matrice di identità, potere, cultura e idee che ancora influenzano il mondo. Non è un semplice trattato storico. Si tratta al contrario di un racconto fatto di curiosità, personaggi, eventi quotidiani e simboli che permettono al lettore di capire come Roma sia diventata (e resti) qualcosa più di una città nel passato: un'idea.
Il successo editoriale ne testimonia l'appeal verso un pubblico che vuole storia narrata con fascino.

Qui Cazzullo cambia registro: non più storia politica, ma storia sacra e culturale. Prende in mano il Vecchio Testamento e lo legge come "grande romanzo" (un testo che contiene conflitti, figure eroiche e tragedie, paura, speranza).
Il pregio maggiore è la capacità di rendere accessibili passaggi biblici a lettori che non sono specialisti, mostrando come le vicende antiche possano dialogare con le domande morali e spirituali di oggi. Un libro che invita alla riflessione sul senso del sacro, del mito, della fede come elemento culturale.

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