Cosa rende un horror gotico? Quello che hanno in comune Frankenstein, Dracula e altri capisaldi del genere
Atmosfere, luoghi, personaggi, temi, stili e tutti gli elementi principali che distinguono un racconto letterario o cinematografico gotico dalle altre declinazioni del genere dell'orrore
[fonte: Wired]
Usciti a distanza di pochi giorni, nelle sale italiane si sono affiancati gli adattamenti cinematografici d'autore di due classici del racconto (horror) gotico: il Frankenstein di Guillermo del Toro e Dracula - L'amore perduto di Luc Besson. Entrambi di ascendenze letterarie anglofone (Frankenstein o il moderno Prometeo scritto da una Mary Shelley appena ventenne fu scritto fra il 1816 e il 1817, Dracula venne pubblicato dall'irlandese Bram Stoker nel 1897) condividono diversi elementi horror che li distinguono dalle altre declinazioni del genere. Inaugurato nella seconda metà del XVIII secolo da Il castello di Otranto di Horace Walpole, tornato di moda agli inizi dell'Ottocento grazie alla Shelley, a Matthew Gregory Lewis e Ann Radcliffe, adottato dall'americano Edgar Allan Poe negli anni '30 e '40 e risorto con Stoker, l'horror gotico ha ritrovato nuova vita grazie al cinema. Diverse caratteristiche rendono un horror gotico distinguendolo dalle altre forme dell'orrore, specialmente quello più grafico e realistico. Ecco quali.
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