Titolo originale: Razorblade Tears
Formato: Kindle (1.3 MB)
Pagine: 372
Editore: Rizzoli (28 marzo 2023)
ASIN: B0BV2HCLRJ
Data di acquisto: 28 ottobre 2025
Letto dal 28 ottobre al 4 novembre 2025
▪️Sinossi
Per un ex galeotto, una coppia di poliziotti davanti alla porta di casa non può che significare guai. E quando Ike Randolph viene a sapere che suo figlio Isiah è stato ucciso a sangue freddo insieme al marito Derek, lasciando orfana una bimba piccola, il passato che pensava di essersi messo alle spalle gli crolla addosso. Al dolore si aggiunge la vergogna di non aver mai saputo accettare l'omosessualità del figlio. La stessa vergogna che prova Buddy Lee Jenkins, il padre di Derek, anche lui con un curriculum da delinquente di tutto rispetto. Oltre all'esperienza della prigione, i due uomini hanno poco da spartire: il primo è nero e dopo aver pagato il suo debito con la giustizia ha messo la testa a posto; il secondo è bianco, ha qualche problema con l'alcol e, a volte, con i neri. Buddy Lee e Ike si conosceranno al funerale, e nel giro di poco capiranno di dover fare un'ultima cosa insieme: mettere da parte il colore della pelle e rispolverare i ferri del mestiere per trovare i killer dei loro ragazzi e provare a redimersi, se possibile, dai propri errori. Non sanno che quest'impresa scoperchierà un vaso di Pandora pieno di odio e segreti.
Con Legittima vendetta S.A. Cosby apre un nuovo capitolo del crime americano e mostra al lettore con realismo la faccia brutale degli Stati Uniti di Trump, dove il seme dell'omofobia e del razzismo è sempre pronto a germogliare.
▪️L'incipit del libro
Ike cercò di ricordare se gli fosse mai capitato di trovarsi alla porta due tizi in divisa di prima mattina senza che preannunciassero infelicità e dolore, ma non gli venne in mente nulla.
I due uomini se ne stavano impalati fianco a fianco sull’angusto pianerottolo di cemento davanti all’ingresso, entrambi con le mani sulla cintura, accanto al distintivo e alla pistola. Il sole del mattino faceva luccicare quei distintivi come pepite d'oro. Quei poliziotti erano come il giorno e la notte. Il primo era un asiatico alto e segaligno, con lineamenti aspri e spigolosi. L'altro, un bianco dal volto rubicondo, aveva un fisico da sollevatore di pesi, con il collo taurino che culminava in una testa gigantesca. Entrambi portavano la camicia bianca e la cravatta a fermaglio. Dalle ascelle del sollevatore di pesi si allargavano pezze di sudore che ricordavano vagamente una la forma dell'Inghilterra e l'altra quella dell'Irlanda.
Lo stomaco già sottosopra di Ike si mise a fare le capriole. Erano passati quindici anni dai tempi del penitenziario di Stato di Coldwater. Aveva smentito le statistiche sulla recidività fin da quando era uscito da quel buco marcescente. Neanche una multa per eccesso di velocità si era preso, in tutti quegli anni. Eppure si ritrovava lì, con la lingua asciutta e la gola che bruciava, mentre quelli lo fissavano dritto negli occhi. Nei cari vecchi Stati Uniti d'America già era dura essere un nero davanti a uno sbirro. Qualsiasi interazione con un tutore della legge ti dava la sensazione di trovarti sull'orlo di un precipizio. Se per di più eri un ex galeotto, quell'orlo ti pareva cosparso d'olio.
▪️La mia recensione
"Era quello il problema, con la violenza. Quando andavi a cercarla, la trovavi senz'altro. Era il tempismo a prenderti in contropiede. Ti coglieva alla sprovvista e ti schizzava di sangue gli stivali nuovi prima che fossi pronto per davvero. Il fatto è che, se cerchi la violenza abbastanza a lungo, capisci che non sei mai pronto per davvero. Le cose capitano, e puoi soltanto reagire o non reagire. E alla fine ti ci abitui".
Legittima vendetta è un thriller veramente spettacolare perché riesce abilmente a mischiare famiglia, omofobia, razzismo, vendetta, redenzione e riscatto, a cui, come sottofondo a tutta la storia, si somma anche una perfetta critica sociale verso gli Stati Uniti guidati da Donald Trump.
Ci troviamo nel Sud degli Stati Uniti, esattamente in Virginia, con Ike e Buddy Lee, due padri distrutti dalla brutale uccisione dei rispettivi figli gay: Isiah e Derek. Ike è un ex galeotto di colore ora giardiniere di tutto rispetto; Buddy Lee è un bianco alcolizzato da sempre ai margini della società. I due uomini, che non hanno mai accettato l'omosessualità dei figli, uniscono le forze per cercare un po' di giustizia per gli stessi.
Vedete? La storia contenuta in Legittima vendetta è molto più di una semplice storia di vendetta. È un vero e proprio percorso di pentimento dei due attempati protagonisti: entrambi marchiati da un passato criminale, alleandosi faranno i conti con i loro stessi pregiudizi e con una società che non ha mai accettato né loro e né la "diversità" dei loro figli. Ma, dopo la carneficina finale (e scusate se ho fatto spoiler), c'è spazio anche per la speranza nata dalla voglia di cambiare dopo aver riconosciuto le proprie colpe.
Ho trovato molto bello l'alternanza tra azione (e che azione…) e momenti di forte riflessione, anche dolorosi. Legittima vendetta, infatti, è un perfetto spaccato della provincia americana delusa, quella parte più conservatrice degli Stati Uniti dove il sogno americano è andato a sbattere contro il muro di discriminazione e violenza selvaggia. Il linguaggio del libro, non poteva essere altrimenti, è veramente crudo ed il ritmo narrativo è sempre alto… Il lettore non avrà mai un attimo di pausa!
Infine, butto due parole sul titolo del libro: Legittima vendetta ("Razorblade tears" in originale, ossia Lacrime di rasoio). Titolo, a mio avviso, molto azzeccato perché ci pone di fronte alla classica domanda: quando la vendetta può esser definita legittima? Ike e Buddy Lee, difatti, agiscono in una zona d'ombra della legalità, e tutto nel momento in cui la giustizia non ha saputo dare risposte adeguate o, per dirla tutta, si è voltata dall'altra parte. Ai lettori l'ardua sentenza…
📌 Voto: 🔵🔵🔵🔵🔵 (5 su 5)


Nessun commento:
Posta un commento