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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

mercoledì 13 agosto 2025

Cosa hanno in comune Dolores Claiborne e Clitemnestra? Le donne assassine nella letteratura e al cinema


Cosa hanno in comune Dolores Claiborne e Clitemnestra? Le donne assassine nella letteratura e al cinema
L'indimenticabile monologo di Vera Donovan nel film tratto dal romanzo di Stephen King L'Ultima eclissi, la ribellione all'umiliazione e al dolore raccontata da Eschilo nell’Orestea e molte altre storie

[fonte: Wired]

Donne assassine nella letteratura e al cinema. «I mariti muoiono, tutti i giorni, Dolores. È fatale. Ce n'è uno che magari sta morendo adesso, mentre stai seduta lì a piangere. Muoiono, e lasciano alle mogli il loro denaro. Io dovrei saperlo, non ti pare? Qualche volta stanno facendo ritorno dall'appartamento della loro amante e i freni a un tratto vengono meno. Un incidente, Dolores, per una donna infelice può essere il migliore amico». Vera Donovan pronuncia queste parole davanti a una sconvolta Dolores Claiborne. Il bellissimo film L'Ultima eclissi racconta (e ancor più dettagliatamente lo fa il meraviglioso romanzo di Stephen King da cui è tratto) la storia di una donna che non trova altra soluzione al suo dramma: deve uccidere il marito, alcolizzato, violento, colpevole di aver sottratto tutti i risparmi alla moglie, ma soprattutto di aver molestato la figlia. E allora Dolores uccide: perché le donne uccidono i mariti. Per odio, per vendetta, per esasperazione, per gelosia, per denaro. Per mille motivi. Libri e film hanno raccontato questi delitti che in italiano non hanno un nome: uxoricidio è l'assassinio della moglie. Ma non esiste una parola da usare quando la vittima è il marito (anche se uxoricidio può venire usato per estensione e in senso ampio come uccisione del coniuge): forse le mogli nella storia hanno ucciso meno di quanto abbiano fatto gli uomini…
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