Dai libri al grande schermo: 10 film che hanno reso immortali i romanzi
italiani
Il rapporto tra cinema italiano e letteratura nazionale continua a
rappresentare un binomio di successo, capace di trasformare pagine scritte in
immagini indimenticabili sul grande schermo.
👉 fonte: Artesettima.it
Nel tempo, numerosi registi hanno tratto ispirazione da romanzi italiani,
dando vita a opere cinematografiche che hanno saputo catturare l'essenza dei
testi originali pur reinterpretandoli in modi spesso innovativi. Oggi, il
pubblico può apprezzare come questi adattamenti abbiano contribuito a rendere
immortali alcune delle più celebri opere della narrativa italiana.
Tra i casi più emblematici c'è certamente Il nome della rosa (1986), tratto
dall'omonimo romanzo di Umberto Eco. Il film, con Sean Connery protagonista,
privilegia l'aspetto giallo e visivo dell'indagine del frate Guglielmo da
Baskerville, ambientata in un monastero medievale. Nonostante la riduzione
della complessità filosofica e semiotica presente nel libro, l'adattamento è
stato definito dallo stesso Eco come un "tradimento consensuale”", un
compromesso accettato per valorizzare la narrazione per immagini.
Un'altra pellicola di enorme impatto è Gomorra (2008), ispirata al
libro-inchiesta di Roberto Saviano. Il film, che non segue una trama lineare
ma intreccia episodi diversi, restituisce con crudezza la realtà della camorra
e del degrado sociale. Saviano ha partecipato direttamente alla scrittura
della sceneggiatura, contribuendo a mantenere fedele l'atmosfera del suo best
seller. Questo connubio tra letteratura e cinema ha dato poi origine anche a
una serie televisiva di successo, che ha ulteriormente ampliato il racconto.
Nel panorama degli adattamenti televisivi, spicca la miniserie dedicata a La
storia (1986) di Elsa Morante, diretta da Luigi Comencini. Pur semplificando
la complessità narrativa del romanzo, l'opera conserva il racconto toccante
della vita di Ida Ramundo e di suo figlio nel dramma della Seconda Guerra
Mondiale. La sceneggiatura, curata da Suso Cecchi D'Amico e Cristina
Comencini, ha permesso di portare sullo schermo una delle pagine più intense
della letteratura italiana, anche se Morante non partecipò direttamente al
progetto.
Non meno rilevante è l'adattamento di Cristo si è fermato a Eboli (1979), il
capolavoro autobiografico di Carlo Levi, diretto da Francesco Rosi. Il film
rimane molto fedele al racconto del confino in Lucania durante il fascismo,
con una straordinaria interpretazione di Gian Maria Volonté nel ruolo dello
stesso Levi. L'opera cinematografica è una testimonianza potente di un periodo
storico cruciale, che ha saputo commuovere e informare più generazioni di
spettatori.
La complessità linguistica e narrativa di Carlo Emilio Gadda emerge nella
miniserie Rai del 1983 Quer pasticciaccio brutto de via Merulana, diretta da
Piero Schivazappa. La serie segue il commissario Ingravallo nelle indagini su
un furto e un omicidio in un palazzo romano, ma, come spesso accade negli
adattamenti televisivi, alcune sfumature del romanzo incompiuto sono state
inevitabilmente semplificate. Resta comunque uno dei prodotti più
significativi della televisione italiana degli anni '80.
Nel 2003, Gabriele Salvatores ha portato sullo schermo Io non ho paura, tratto
dal romanzo di Niccolò Ammaniti. La pellicola, con sceneggiatura scritta dallo
stesso Ammaniti, racconta la storia di Michele che scopre un casolare un
bambino rapito dalla malavita locale. Il film ha riscosso un successo
internazionale, proiettando Ammaniti tra gli autori italiani più apprezzati
nel panorama letterario e cinematografico contemporaneo.
Un'attenzione particolare meritano gli adattamenti tratti da opere di Alberto
Moravia. La ciociara (1960), diretto da Vittorio De Sica, mantiene lo spirito
del romanzo pur introducendo qualche variazione narrativa. Il film è
considerato uno dei grandi capolavori del cinema italiano e ha consacrato
Sophia Loren, che ha ricevuto l'Oscar per la sua intensa interpretazione di
Cesira, prima attrice a vincere il premio per un film in lingua straniera.
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