La Lamy Aion, uscita nel 2018 e progettata da Jasper Morrison, è una stilografica molto elegante e con un giusto compromesso tra forma e funzione.
Il suo corpo, fatto da linee pulite e senza fronzoli, è un unico pezzo monoblocco in alluminio anodizzato (opaco spazzolato) e con una finitura satinata che conferisce alla penna un feedback tattile molto morbido. Solo la parte dell'impugnatura è in alluminio liscio (per niente scivoloso).
Al momento del lancio, la Aion venne commercializzata soltanto in due colori: Black e Olive-Silver (una via di mezzo tra un grigio chiaro ed un verdino tenue); successivamente, nel corso del tempo, sono arrivate altre colorazioni o edizioni speciali… ed è proprio il caso del modello che vi presento: la mia Lamy Aion, infatti, è l'edizione speciale del 2023 nella fantastica colorazione Deep Dark Blue (un blu molto intenso con leggere tonalità violacee).
La clip è molto robusta ed ha l'incisione "Lamy" (capovolta) su un lato.
Il pennino è in acciaio inossidabile ed ha misura F (fine). Ma, come sempre, in commercio esistono anche le misura EF (extrafine), M (medio) e B (broad). Diversamente dalle altre stilografiche della casa tedesca, i pennini di questo modello di stilografica sono esclusivi (modello Z53) e con una forma leggermente più arrotondata… ciò non toglie, comunque, che possano essere sostituiti dai classici pennini Z50: questi pennini, che troviamo sulle Safari, tanto per fare un esempio, qui montano perfettamente… e viceversa. Il pennino F, lo dico giusto per completezza di informazione, è molto scorrevole ed ha un tratto veramente fluido e costante (non ha salti di scrittura).
La penna, essendo tutta in metallo è leggermente più pesante (ma non tanto) rispetto alle altre penne Lamy in plastica ABS. Tenendola in mano, ma senza cappuccio calzato nella parte posteriore, si ha un perfetto bilanciamento. Eppure, alcuni possessori la trovano scomoda da usare durante le loro lunghe sessioni di scrittura. Io no!
Tuttavia, in tutta questa perfezione, c'è un piccolo neo di non poco conto: il cappuccio, così come lamentato da molti (ed io ne do conferma), non chiude in modo impeccabile: con la stilografica chiusa (e ve ne accorgete dal classico "click" di chiusura), il cappuccio ruota in modo abbastanza evidente intorno al corpo della penna, provocando anche un leggerissimo rumorino (è quasi impercettibile, ma c'è e si sente). Per carità, niente di così allarmante: la Aion è perfettamente chiusa e sigillata (il contro-cappuccio, posto all'interno del cappuccio stesso, fa egregiamente il suo lavoro), ma questi dettagli sono abbastanza inusuali.
La Aion può essere inchiostrata, come tutte le stilografiche Lamy, con le cartucce d'inchiostro Lamy T10 (ed una, con inchiostro blu, è già compresa in confezione), o con il converter Lamy Z27: un "prodottino" semplice semplice ma in grado di garantire un facile riempimento con inchiostri in boccetta/calamai.
Il prezzo della Lamy Aion si aggira tra i 50 ed 60 euro: io, a fine 2023, l’ho pagata 59 euro su Stilo & Stile, uno store online (ma anche fisico) da cui mi servo da diversi anni. Le cartucce, disponibili con inchiostri di moltissimi colori (tra cui edizioni speciali o limitate), si trovano in confezioni da 5 pezzi: il costo della singola confezione si aggira sui 6-7 euro (ma, ovviamente, dipende tutto dal colore dell'inchiostro scelto). Il prezzo del converter si aggira sui 4,90 euro.
Per finire, eccovi la mia prova di scrittura: per provare la Lamy Aion mi sono servito di carta a righe Pigna e dell'inchiostro Lamy Black in calamaio (perciò, ho montato il converter sulla Lamy Aion).












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