Vol. 56, n. 6
6,90 euro
In copertina: Oggi le piramidi di Giza sono circondate dal deserto, ma 4.600 anni fa questo stesso sito era un porto fluviale stagionale, brulicante di attività .
▪ Come furono costruite davvero le piramidi? La natura del sistema ingegneristico che ha consentito di spostare i due milioni di blocchi di pietra necessari a realizzare i monumenti è sempre stata un enigma. Ora il ritrovamento di un diario vecchio di 4.600 anni, insieme alle tracce di un'antica via d'acqua, permette di avanzare nuove ipotesi per chiarire uno dei più intriganti misteri della Storia antica.
▪ 2025: un anno per immagini. Dall'incredibile scatto della grande migrazione delle antilopi nel Sud Sudan devastato dalla guerra alla foto che immortala le antiche pratiche di macellazione delle renne del popolo Sami, una selezione delle immagini che ci hanno ispirato e appassionato di più tra quelle raccolte dai fotografi di National Geographic nel corso dell'anno che si avvia a conclusione.
▪ Il futuro della nostra memoria. Primordiale, essenziale, difettosa: la memoria è un grande enigma.
▪ In ricordo di Jane Goodall. Poche figure come la grande primatologa hanno contribuito a farci capire il mondo naturale.
▪ Come mai la più antica mappa urbana è così precisa? Ci sono voluti decenni agli archeologi per capire che questa tavoletta di 3.500 anni fa rappresenta un antico centro abitato in scala. Ma come fu realizzata?
▪ A caccia di virus fino ai confini del mondo. Il cambiamento climatico accelera la diffusione di patogeni globali. Per comprendere come si muovono queste malattie, l'ecologa molecolare Jane Younger studia gli animali sul continente più remoto del mondo.
▪ Agrivoltaico, sotto il pannello il raccolto canta. Il solare integrato nelle coltivazioni oltre a produrre energia migliora e protegge dal meteo estremo.
▪ Salvare le storie conservate nel ghiaccio. La corsa per recuperare i dati storici intrappolati nelle calotte polari prima che tutto scompaia.

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