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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

sabato 16 marzo 2024

Glenn Cooper: Clean. Tabula rasa

Glenn Cooper: Clean. Tabula rasa

Titolo originale: The cure
Formato: Kindle (967 KB)
Pagine: 456
Editore: Casa Editrice Nord (9 luglio 2020)
ASIN: B088KQTMSJ

Data di acquisto: 9 luglio 2020
Letto dall'1 al 7 settembre 2020

Sinossi
Il traguardo di una vita. Finalmente il dottor Steadman può affermare di aver curato l'incurabile: l'Alzheimer. E ora che passerà alla storia, poco importa se, per ottenere quel risultato, ha deciso di correre un rischio enorme…
Una catastrofe globale. Nel giro di pochi giorni, miliardi di persone in tutto il mondo perdono la memoria a causa di un virus sconosciuto e altamente infettivo. Senza più nessun ricordo, uomini e donne agiscono solo in base all'istinto di sopravvivenza, spinti dalla fame e dalla paura. Le città sono al collasso, non ci sono più elettricità, acqua corrente, rifornimenti di cibo. I pochi immuni dal contagio si rifugiano in casa e pregano nel miracolo. Eppure c'è chi pensa che il miracolo sia già avvenuto: senza polizia e tribunali, è in vigore un'unica legge, quella del più forte…
L'ultima speranza. Il dottor Jamie Abbott sa di poter rimediare all'errore di Steadman, fermare l'epidemia e, così, guarire la sua stessa figlia. Ma per riuscirci ha bisogno dell'aiuto di Mandy Alexander, una sua amica e collega che vive a Indianapolis. Da Boston, è un viaggio di millequattrocento chilometri attraverso un Paese allo sbando, in cui il pericolo si annida ovunque. Jamie può solo sperare che ci sia ancora qualcuno là fuori che si ricordi cosa ci rende umani. Perché quando tutte le certezze crollano e la memoria evapora, è necessario unire le forze e agire, prima che la nostra civiltà diventi una tabula rasa…

L'incipit del libro
Sembrava un animale che sbatteva contro le sbarre di una gabbia. La donna aveva le mani fragili e percorse da vene bluastre, strette intorno alle sponde del letto da ospedale, e cercava di piegarle con tutta la forza del suo corpo emaciato. Quel frastuono risalì il corridoio vuoto e giunse fino alla stanza delle infermiere.
«Eccola che ci riprova», disse l'infermiera più giovane.
La caposala non alzò nemmeno gli occhi dal foglio.
«Ãˆ sicura che non possiamo immobilizzarla?» chiese la ragazza.
«C'è solo lei in tutto il reparto. A chi vuoi che dia fastidio?»
«A me?»
La caposala le disse che, se la irritava tanto, poteva sempre telefonare al dottor Steadman e chiedergli il permesso.
«Non lo chiamo di certo per una cosa così», rispose lei, scandalizzata. «Non posso sentire il medico di turno?»
«No, di lei si occupa solo Steadman.»
«Be', lui, non lo chiamo.»
«Come vuoi.»
E poi cominciarono le grida, acutissime.

La mia recensione
"Si chiedevano se gli ospedali dovessero rimanere aperti, se fosse il caso di consigliare al pubblico di rimanere a casa, di chiudere scuole e asili, di distribuire mascherine chirurgiche".
Visto il periodo di forte emergenza sanitaria che stiamo attraversando, questo romanzo capita proprio a puntino.
Glenn Cooper, non mi stancherò mai di ripeterlo, è uno dei miei autori preferiti… e questo suo ennesimo lavoro dimostra ampiamente il perché. Cercando una cura per l'Alzheimer uno sprovveduto professore di fama mondiale ottiene l'effetto contrario… e, su scala globale, si scatena un micidiale virus che cancella la memoria delle persone contagiate, riportandole ad uno stadio quasi "animalesco" e, quindi, scatenando anche l'istinto di sopravvivenza e la legge del più forte (per fame e per necessità).
Si parte subito in quarta e, tra una vicenda e l'altra patite dal protagonista, il neurologo dottor Jamie Abbott, ti ritrovi costantemente a cercare di capire come si sviluppa la trama e, soprattutto, come lo sfortunato dottore riuscirà ad uscire dalle situazioni più difficili.
Certo, lo riconosco: alcuni parti del libro sono un po' tirate e portate all'esasperazione o all'assurdo (come, per esempio, tutto ciò che accade nel ranch della famiglia Edison). Però, come ho detto all'inizio, la trama è molto avvincente e non lascia un attimo di respiro. Finale leggermente frettoloso ma, a pensarci bene, era l'unico possibile.
Null'altro da aggiungere: è un buon libro e lo consiglio… anche perché, apre importanti ed interessanti spunti di riflessione sulla situazione attuale.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐ (4 su 5)

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