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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

sabato 23 marzo 2024

Eva Schloss: Sopravvissuta ad Auschwitz

Eva Schloss: Sopravvissuta ad Auschwitz. La vera e drammatica storia della sorella di Anne Frank

Titolo originale: After Auschwitz
Formato: Kindle (5244 KB)
Pagine: 324
Editore: Newton Compton Editori (3 ottobre 2013)
ASIN: B00EYPA4AI

Data di acquisto: 10 marzo 2014
Letto dal 24 febbraio 2015 al 1° marzo 2015

Sinossi
L'incredibile testimonianza della sorella di Anne Frank. Una storia che inizia dove drammaticamente il Diario di Anne Frank finisce.
Nel giorno del suo quindicesimo compleanno, Eva viene arrestata dai nazisti ad Amsterdam e deportata ad Auschwitz. La sua sopravvivenza dipende solo dal caso, e in parte dalla ferrea determinazione della madre Fritzi, che lotterà con tutte le sue forze per salvare la figlia.
Quando finalmente il campo di concentramento viene liberato dall'Armata Rossa, Eva inizia il lungo cammino per tornare a casa insieme alla madre, e intraprende anche la disperata ricerca del padre e del fratello. Purtroppo i due uomini sono morti, come le donne scopriranno tragicamente a mesi di distanza. Ad Amsterdam, però, Eva aveva lasciato anche i suoi amici, fra cui una ragazzina dai capelli neri con cui era solita giocare: Anne Frank. I loro destini, seppur diversissimi, sembrano incrociarsi idealmente ancora una volta: nel 1953: Fritzi, ormai vedova, sposerà Otto Frank, il padre di Anne. La testimonianza di Eva (scritta in collaborazione con Karen Bartlett) è dunque doppiamente sbalorditiva: per la sua esperienza personale di sopravvissuta all'Olocausto e per lo straordinario intreccio del destino, che l'ha unita indissolubilmente a quella ragazzina conosciuta molti anni prima.

L'incipit del libro
«E ora credo che Eva voglia dire qualche parola».
Quella frase risuonò per la grande sala, e mi riempì di remore.
Ero una tranquilla donna di mezza età, sposata a un bancario e con tre figlie grandi. L'uomo che aveva parlato era Ken Livingstone, allora ancora attivista a capo del Greater London Council di Londra, sul punto di essere abolito, nonché grande spina nel fianco del primo ministro Margaret Thatcher.
Ci eravamo incontrati poco prima, lo stesso giorno, e non poteva certo sapere che quelle poche parole mi avrebbero messo tanto in agitazione. E neanch'io sapevo che quello sarebbe stato l'inizio del mio lungo viaggio verso la riconciliazione con i terribili eventi della mia infanzia.
Avevo quindici anni quando, insieme ad altre migliaia di persone di tutta Europa, ero stata stipata in un treno composto da stretti e bui carri-bestiame per venire scaricata davanti ai cancelli del campo di
concentramento di Auschwitz-Birkenau. Erano passati più di quarant'anni, ma quando Ken Livingstone mi chiese di parlare, una sensazione di puro terrore mi serrò lo stomaco. Avrei voluto strisciare sono il tavolo e nascondermi.
Era un giorno di inizio primavera del 1986 e ci trovavamo all'inaugurazione di una mostra itinerante su Anne Frank alle Mall Galleries, vicino all'Institute of Contemporary Arts di Londra. Ormai quella mostra è stata visitata da tre milioni di persone in tutto il mondo, ma allora stavamo appena cominciando a raccontare la storia dell'Olocausto a una nuova generazione tramite il diario di Anne, le sue foto e quelle della sua famiglia.

La mia recensione
In copertina possiamo leggere che "questo libro inizia dove finisce il Diario di Anna Frank"… ed è proprio così, visto che questo lavoro, in pratica, non è altro che una impressionante documentazione "in presa diretta" degli orrori nazisti da parte di Eva Schloss, una sopravvissuta al campo di concentramento di Auschwitz e coetanea della più famosa Anna. Altro legame che unisce le due ragazzine è il fatto che, una volta scampati e tornati da Auschwitz, il padre di Anna sposa la madre di Eva. Soprattutto, però, assistiamo anche al "ritorno alla vita" della protagonista di questo lavoro e dei suoi sacrifici per reinserirsi nella vita (sia per affettiva che lavorativa) di tutti i giorni. Ne consiglio assolutamente la lettura.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

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