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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

giovedì 12 settembre 2024

Scarica gratuitamente il numero autunnale della rivista "Il Libraio", con tanti consigli di lettura

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di Stefano Mauri

Quando Papa Francesco espone una sua intima riflessione, spesso sento nelle sue parole l'autenticità di una persona che sa cosa ci rende umani. Raramente mi è capitato di sentire quella intimità nelle parole di chi lo ha preceduto. È questa verità che ho trovato nella lettera sul valore della lettura scritta da Bergoglio nei primi giorni di agosto e rivolta a tutti gli agenti pastorali. Ricordo un passaggio particolarmente significativo. «Nella lettura, il lettore si arricchisce di ciò che riceve dall'autore, ma questo allo stesso tempo gli permette di far fiorire la ricchezza della propria persona, così che ogni nuova opera che legge rinnova e amplia il proprio universo personale». Il Papa rivendica alla lettura uno spazio diverso da quello degli altri media.
Grazie ai libri, e in particolare ai romanzi, riusciamo a trasportarci in altre vite, altri scenari che ci permettono di comprendere meglio noi stessi e la realtà che stiamo vivendo. Il viaggio nel tempo e nello spazio che Il vento è un impostore di Sasha Vasilyuk mi ha consentito di fare è stato davvero incredibile. Da più di due anni leggo tutti i giorni delle vicende fra l'Ucraina e la Russia, ma grazie a questo libro ho conosciuto aspetti del grande Est europeo che mi aiutano a capire meglio il dramma a cui stiamo assistendo, e la mentalità di chi lo sta subendo in prima persona. È sorprendente come un regime possa condizionare la capacità dei cittadini di giudicare cos'è giusto e cos'è sbagliato.
E così nei panni di un soldato sovietico, ucraino, ebreo ho attraversato la Germania durante la Seconda guerra mondiale subendo angherie in guerra e dopo anche in patria e ciò nonostante ricavandomi una vita e una famiglia degne di questo nome. In questo «spostamento» sta la grandezza anche di un esordio come La strangera di Marta Aidala. «Elbio era nato in autunno assieme a tutti i vitelli quell'anno». All'autrice basta l'incipit per trasportarci in un mondo bucolico nel quale i fondamentali della quotidianità, la temporalità, le priorità sono completamente diversi da quelli di chi vive in città.
Voglio segnalare anche un libro riscoperto di recente, per via della turbolenta campagna elettorale americana che alla fine ci riguarda tutti: Elegia americana di J.D. Vance, che ci fa entrare nella mentalità degli hillbilly, quei contadini irlandesi immigrati negli USA i cui figli sono stati la manodopera delle fabbriche del Midwest finché la globalizzazione ha tolto loro lavoro e dignità.
Tre romanzi. Tre mondi. Tre vite completamente diverse. E viene alla mente il punto in cui Papa Francesco cita Proust: «I romanzi scatenano "in noi nello spazio di un'ora tutte le possibili gioie e sventure che, nella vita, impiegheremmo anni interi a conoscere in minima parte, e di cui le più intense non ci verrebbero mai rivelate giacché la lentezza con la quale si producono ce ne impedisce la percezione"».
Con particolare sensibilità Ilaria Tuti con Risplendo non brucio, ci accompagna nella Trieste della terribile risiera di San Sabba. Così come si può viaggiare lontani anche con romanzi di avventura ben documentati come Il figlio della tempesta di Marco Buticchi, o romanzi incastonati nella Storia della fisica come La biblioteca dei fisici scomparsi di Barbara Bellomo. O con la nuova saga imprenditoriale famigliare di Nord, Una casa di ferro e di vento di Lorenzo Bonini e Paolo Valsecchi. E poi per le tante lettrici romantiche va sottolineata Una conquista fuori menù di Felicia Kingsley, autrice dal successo sempre crescente.
Mi si perdoni per i romanzi altrettanto interessanti che non ho citato: a voi trovarli in questo numero. E non solo i romanzi: è impressionante come Monica Maggioni in Spettri riesca a farci almeno intuire le ragioni dell'odio di alcuni dei più terribili terroristi mettendoci nei loro panni.
In ultimo, sempre a proposito della capacità della lettura di far fiorire le persone, vi ricordo l'uscita, del terzo numero di Leggere il mondo, dedicato alla promozione della lettura tra i ragazzi e le ragazze della scuola secondaria superiore. La guida presenta percorsi ragionati e approfondimenti su oltre cinquanta libri tra saggi e romanzi e, in linea con l'auspicio del Papa, può rivelarsi sicuramente uno strumento utile per tutti coloro che hanno a che fare con i giovani.

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