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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

martedì 3 settembre 2024

Nedjma: La mandorla

Nedjma: La mandorla

Titolo originale: L'Amande
Formato: copertina flessibile
Pagine: 180
Editore: Einaudi (24 gennaio 2006)
ISBN-13: 978-8806180744

Data di acquisto: regalo del 29 agosto 2024
Letto dall'1 al 3 settembre 2024

Sinossi
Il romanzo di una misteriosa scrittrice marocchina che inneggia senza veli all'erotismo del corpo e dell'anima. Badra fugge da un matrimonio imposto e violento ed è trascinata in un travolgente vortice di avventure libertine da un appassionato amante. Nedjma è uno pseudonimo adottato dall'autrice per evitare di subire ritorsioni, un omaggio alla leggendaria protagonista dell'omonimo romanzo di Kateb Yacine. Di lei si sa solo che vive in un Paese del Mahgreb (probabilmente in Marocco) e che ha una quarantina d'anni.

L'incipit del libro
Io, Badra bent Salah ben Hassan el-Fergani, nata a Imchouk, sotto il segno dello Scorpione, con trentotto di piede e ben presto cinquant'anni, dichiaro di sbattermene che le Nere abbiano la figa saporosa e l'obbedienza totale; che le Babilonesi siano le più desiderabili e le Damascene le più tenere verso gli uomini; che le Arabe e le Persiane siano le più prolifiche e le più fedeli; che le Nubiane abbiano le natiche più tonde, la pelle più morbida e il desiderio bruciante come una lingua di fuoco; che le Turche abbiano l'utero più freddo, il temperamento più ostinato, i cuori più astiosi e l'intelligenza più vivace; che le Egiziane esprimano un linguaggio dolce, un'amicizia piacevole e una fedeltà capricciosa.

La mia (brevissima) recensione
"So di essere una scopatrice fenomenale e se decido di prendermi il Safi, lo obbligherò a lasciare moglie e figlia. Quel bifolco non sa quello che so io. Che si scopa bene solo per amore, mai per soldi, e che il resto è solo una prestazione. Amare e vivere l'amore senza scappatoie. Amare e non abbassare mai gli occhi. Amare e perdere al gioco. E, straziata, accettare che la scopata serva di rimpiazzo, quando il cuore precipita dal trapezio più alto e non c'è nessuna rete a proteggere i suoi volteggi. Fracassarsi e accettare di vivere storpiata. Dal momento che la testa è salva".
La mandorla è un libro molto interessante che ci fa capire le uniche due qualità che deve avere la donna nei paesi a maggioranza islamica: essere vergine e, soprattutto, fertile. Se si sposa e non fa un figlio (quanto prima), la colpa è solo sua!
Ecco, allora, che in questo libro leggeremo sia il dramma di Badra (ceduta in sposa ad uomo molto più grande di lei e senza possibilità di avere figli... perché è lui ad essere sterile!), che la sua stessa ribellione e rinascita a nuova vita: dopo la fuga e dopo aver ricevuto ospitalità da una zia indipendente, scopre il riscatto, l'emancipazione e la ricchezza attraverso il sesso ed i piaceri della carne.
Lo avrete certamente capito: pur trattando temi delicati e tabù, è un testo molto crudo ed intenso. Nedjma (è lo pseudonimo utilizzato dall'autore o autrice del libro), tramite la voce e l'erotismo di Badra, ci porta a riflettere sulla condizione delle donne arabe e tutte le difficolta che devono affrontare quotidianamente.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

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