Formato: copertina flessibile
Pagine: 192
Editore: Tipografia Minigraf (1 settembre 2016)
ISBN-13: 978-8889333150
Data di acquisto: 5 novembre 2016
Letto dall’8 al 9 novembre 2016
▪ Sinossi
Chi avesse attraversato il Tirreno in quella giornata di luglio, partendo dalla costa e dirigendosi verso Occidente, avrebbe visto una scena tanto strana quanto maestosa. Il sole al tramonto, che sembrava quasi spegnersi in mare scendendo verso la linea dell'orizzonte, sarebbe apparso diviso in due esatte metà da una colonna di fumo denso e nero. Proseguendo sull'acqua, che passava sempre più in fretta dall'azzurro intenso al blu indaco, un'immagine surreale sarebbe apparsa agli occhi increduli del nostro ipotetico navigatore. A qualche centinaio di metri dalla colonna avrebbe visto una bara galleggiare sul mare e, poggiata sopra ad essa, una ragazza che la spingeva nuotando. Ad uno sguardo più attento, un altro dettaglio grottesco si sarebbe palesato, ma chiunque lo avrebbe attribuito ad un effetto ottico, generato dalla particolare luce del crepuscolo o al massimo ad un'allucinazione: al posto delle gambe, in controluce, sarebbe apparsa un'ombra scura simile alla penna di un cetaceo.
▪ La mia recensione
Libro che mi ha profondamente deluso! Avevo anche assistito alla sua presentazione e forse, contagiato dall'entusiasmo degli oratori intervenuti, mi ero illuso che questo romanzo avrebbe trovato il mio favore... Quanto mi son sbagliato!!!
La sirena di Gallipoli vorrebbe essere una fiaba contemporanea, raccontando le vicissitudini di due moderni Giulietta e Romeo salentini (o Renzo e Lucia, fate voi) ma, principalmente a causa del linguaggio troppo semplicistico usato dall'autore, già a metà libro mi sono terribilmente annoiato e, giusto per non abbandonarne la lettura, ho proseguito in maniera svogliata e quasi a salti. Altro aspetto negativo è dato dai tanti (troppi) refusi presenti nel libro... ma, almeno questo, non è da imputare a Pignataro ma alla scarsa, o nulla, attenzione da parte dell'editore.
📌 Voto: ⭐⭐ (2 su 5)
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