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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

sabato 15 febbraio 2025

Ilaria Tuti: Risplendo non brucio

Ilaria Tuti: Risplendo non brucio

Formato: Kindle (1542 KB)
Pagine: 295
Editore: Longanesi (1 ottobre 2024)
ASIN: B0DFZXFW9J

Data di acquisto: 7 ottobre 2024
Letto dal 10 al 15 febbraio 2025

Sinossi
La neve è macchiata di sangue, attorno alla torre del castello di Kransberg. A pochi metri di distanza, il Führer è asserragliato in un bunker, preda di deliri e paure dopo l'attentato del luglio 1944. Ma Johann Maria Adami non ha tempo di pensare al poco spazio che lo separa dal dittatore, ultimo responsabile del suo internamento a Dachau. Il professor Adami ha un incarico: scoprire la verità che si cela dietro la morte sospetta di un soldato nazista. Suicidio? O un complotto alle spalle di Hitler? Veil Seidel, l'ufficiale delle SS che lo ha prelevato d'imperio dal campo di concentramento, è un suo ex allievo e costringe Johann a una sfida contro il tempo: deve ricorrere a tutto il suo acume per sciogliere l'enigma, non solo nella speranza di salvare se stesso, ma per tenere al sicuro chi più ama.
La neve è macchiata di sangue, attorno alle mura della Risiera di Trieste. Non è la prima volta che succede, e Ada teme, anzi, sa che non sarà l'ultima. Ma individuare l'assassino è un'impresa impossibile quando la città stessa è invasa di assassini, che hanno riempito l'aria di cenere e di terrore. Nel seguire le tracce del colpevole, Ada è più che mai sola: non ha più suo padre, catturato dai nazisti perché dissidente e portato chissà dove. Non ha più un compagno, scomparso insieme ai partigiani in fuga. Ha soltanto se stessa, il suo cuore, le sue capacità mediche… e un segreto. Da proteggere a tutti i costi.
Questa è una storia di resistenza e coraggio, di orrore e saggezza, di fragilità ed eternità. Questa è la storia di un padre e una figlia, divisi dalla Storia e costretti a lottare con tutta l'anima perché la luce possa tornare a splendere…

L'incipit del libro
Dachau. La prova del brodo aveva il potere di rivelare in pochi istanti se eri vivo o se eri morto. Le guardie erano gli aruspici, scrutavano i moti dell'intestino per predire il futuro del prigioniero: se rilasciava il pasto come astragali gettati sulle assi del pavimento, allora era già cenere. Quel prigioniero, ora, si chiedeva se il formicolio che sentiva lungo la schiena fosse un presagio o i morsi dei pidocchi nella carne.

La mia (brevissima) recensione
"Il mondo è da sempre un giardino dove pasteggiano bestie feroci, mein Liebes, tenute a bada da labili confini. La guerra spalanca solamente loro le porte".
Ilaria Tuti, nel corso del tempo, è diventata una delle mie (poche) scrittrici preferite… e Risplendo non brucio ne è la conferma!
Siamo di fronte al classico thriller (anche se qui c'è anche tanta Storia con la S maiuscola) che, una volta iniziato, se la trama e lo stile narrativo ci prendono, lo divoriamo per capire cosa ne sarà dei personaggi principali e, fattore non meno importante, chi siano i "cattivi" (e le motivazioni che li hanno spinti ad agire in quel modo).
In Risplendo non brucio verranno affrontati temi molto delicati: il periodo "buio" del XX secolo, i legami familiari, la voglia di verità, la fragilità umana, e l'integrità morale su tutti. E con questi temi, credetemi, c'è tanto su cui riflettere.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐ (4 su 5)

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