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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

martedì 17 dicembre 2024

Romano Prodi e Massimo Giannini: Il dovere della speranza

Romano Prodi e Massimo Giannini: Il dovere della speranza. Le guerre, il disordine mondiale, la crisi dell'Europa e i dilemmi dell'Italia

Formato: Kindle (724 KB)
Pagine: 240
Editore: Rizzoli (26 novembre 2024)
ASIN: B0DNT5CSM3

Data di acquisto: 29 novembre 2024
Letto dal 9 al 17 dicembre 2024

Sinossi
"Sono tutti buoni a parlare con san Francesco, il problema è quando devi parlare con il lupo". Romano Prodi ne ha incontrati tanti di lupi, ma ha sempre saputo che è necessario parlare anche con i dittatori, tenendo ferme le proprie ragioni. La vera questione è la nostra perdita di orizzonti sui grandi problemi che affliggono le democrazie. Custodire e promuovere "il dovere della speranza" vuol dire non arrendersi alla progressiva evanescenza europea. Vuol dire continuare a credere in una politica internazionale che non sia solo uno strumento dottrinario di rese dei conti. Perché il rischio di perdere tutto è incredibilmente concreto. "Nessuno si ingegna per provare a salvare le conquiste che hanno reso l'Europa la terra dei diritti e delle libertà solidali" afferma Prodi. "Nessuno pensa a preservare e rilanciare l'eredità buona del XX secolo, che ci ha lasciato le due più immani sciagure di sempre, cioè le due guerre mondiali, ma ci ha anche donato la più grande invenzione delle democrazie moderne, cioè il Welfare State". E in questa lunga conversazione con Massimo Giannini sulla posta in gioco del mondo che verrà, emergono tutti i principali nodi conflittuali di oggi: autocrazie contro democrazie, civiltà contro barbarie, la dea incompiuta e irrisolta dell'Europa fino a toccare i nervi scoperti dei problemi interni al nostro Paese. Il risultato è un confronto serrato su tutti i grandi mali che rischiano di polverizzare il lungo lavoro di costruzione politica della pace. Con una certezza: abbiamo ancora "il dovere di sperare", soprattutto per i giovani, perché questa è la vera sfida per il futuro.

L'incipit del libro
Tensioni, frammentazione e instabilità. Sono queste le caratteristiche del tempo in cui ci troviamo a vivere. È vero per l'intero pianeta, per l'Europa e per l'Italia.
Di fronte a questo terremoto la democrazia si è progressivamente indebolita e sempre più fatica a rinnovare se stessa e a tenere il passo con un autoritarismo che sembra volere avanzare ovunque.
Di questo abbiamo chiacchierato insieme, condividendo la stessa passione e le stesse preoccupazioni, ma anche le stesse speranze.

"Nelle relazioni internazionali si possono e si devono trovare compromessi e sottoscrivere patti utili all'intera collettività, a condizione che prevalga il realismo, non la dottrina e l'ideologia".
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐⭐ (5 su 5)

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