Titolo originale: The Blue Hour
Formato: Kindle (796 KB)
Pagine: 325
Editore: Edizioni Piemme (15 ottobre 2024)
ASIN: B0DJDYPQVZ
Data di acquisto: 15 ottobre 2024
Letto dal 17 al 24 dicembre 2024
▪ Sinossi
Benvenuti a Eris: un'isola con una sola casa, un solo abitante e una sola via d'uscita. Irraggiungibile dalla terraferma scozzese per dodici ore al giorno.
Un tempo era la casa di Vanessa: una famosa artista il cui marito, notoriamente infedele, è scomparso da vent'anni. Ora è la casa di Grace: un'anima solitaria, soddisfatta del proprio isolamento. Ma quando viene fatta una scioccante scoperta in una galleria d'arte a Londra, un visitatore si mette sulle sue tracce. E i segreti di Eris minacciano di emergere…
▪ L'incipit del libro
Mi ha svegliata la luna, brillante e vicina. Irradiava una strana luce sul mare, un chiarore oscuro, come il negativo di una fotografia. Impossibile riaddormentarmi.
Da settimane non riesco a lavorare, quindi sono scesa in spiaggia. Ero scalza e la sabbia fredda sotto i piedi mi faceva venire voglia di correre.
C'era vento. Un vento stranamente caldo, che smuoveva la sabbia, e le ombre delle nuvole sulla luna sembravano volermi inseguire. Continuavo a pensare alla canzone che mi ha insegnato Grace, sui lupi che dissotterrano i cadaveri e sparpagliano le povere ossa dappertutto.
▪ La mia (brevissima) recensione
"Ho preso l'orrore e ne ho fatto qualcosa: ho dipinto e creato e ora ho qualcosa da donare".
È il terzo libro che leggo di Paula Hawkins (gli altri due sono stati il deludente La ragazza del treno e l'inespressivo A occhi chiusi). A questo punto, ho definitivamente capito che la scrittrice inglese non rientrerà mai tra i miei scrittori e scrittrici preferiti…
L'ora blu si svolge completamente su un'isola (anche se definirla isola non è proprio esatto) con una sola casa, abitata inizialmente da Vanessa Chapman, una famosa pittrice e scultrice; poi, dopo la sua morte, dalla sua amica (o amante?) Grace. Tutto precipita quando, all'interno di una scultura di Vanessa, viene rinvenuto un osso umano… Da qui parte il romanzo vero e proprio in cui si intrecceranno sia i pensieri dell'artista (scritti sui suoi diari), che le indagini di un curatore museale.
Mi spiace dirlo ma… non ci siamo proprio!
La storia è, sin dalla prima pagina, troppo lenta e troppo ingarbugliata. I colpi di scena son sempre prevedibilissimi e noiosi. La scrittura è completamente priva di pathos: non coinvolge più di tanto e non trasmette emozioni.
I personaggi? Poco credibili e, quel che è peggio, uno più noioso ed antipatico dell'altro.
📌 Voto: ⭐⭐ (2 su 5)
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