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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

giovedì 20 novembre 2025

C'è una parola per te che accumuli libri che non leggerai mai


C'è una parola per te che accumuli libri che non leggerai mai
Se fai così, ci sono pro e contro. Ecco come capire da che parte pende la bilancia

👉 fonte: Esquire.com

Se in casa i libri si accumulano nei luoghi più impensabili e spuntano da tutte le parti, perché non c'è più spazio nella libreria, e quindi invadono tavolini e crescono in pile sul pavimento, allora probabilmente fate parte della tipologia di persone individuata da questa parola, che arriva dal Giappone: tsundoku.
Di cosa si tratta, di preciso? Il termine nasce a cavallo tra l'Ottocento e il Novecento, quando il Paese fu esposto alle influenze occidentali e i giapponesi ebbero accesso a una moltitudine di titoli, iniziando ad acquistarne più di quanti riuscissero a leggerne. La parola tsundoku è composta da tsunde, che si traduce con "accumulare cose", e oku, che si traduce con "lasciare qualcosa per dopo".
Essere tsundoku non è necessariamente un problema. Può infatti trattarsi dell'espressione di una sana passione, che ci insegna l'umiltà rendendoci consapevoli di tutto quello che ancora non sappiamo. Inoltre, molto dipende dal tipo di rapporto che si ha con i volumi: un vero lettore non li acquista per vantarsi di averli, e non legge per dimostrare qualcosa agli altri. Al contrario, tenta in questo modo di soddisfare il proprio desiderio di conoscenza. Chi ama i libri infine può essere attratto da aspetti che non riguardano direttamente il contenuto. L'aspetto grafico, l'odore della carta e la sensazione di toccare l'oggetto-libro bastano a volte a suggerirne l'acquisto.
Essere tsundoku tuttavia significa anche rischiare di fare i conti con potenziali problemi, tra i quali l'ansia generata dalla continua visione di tutti questi libri che non si è avuto il tempo di leggere. A volte, questa ansia potrebbe essere generata dalla FOMO (acronimo dell'espressione inglese Fear Of Missing Out, cioè la paura di perdersi qualcosa), ma nella sua versione per bibliofili: ovvero acquistare un libro perché tutti ne parlano e per la paura di restare tagliati fuori dalle conversazioni che lo riguardano.
Un consiglio pratico, se percepite che il vostro essere tsundoku si stia trasformando in un problema, potrebbe essere di annotare i libri letti e quelli acquistati. Se i secondi sono di più, allora potrebbe essere il caso di valutare una forma di bilanciamento.

mercoledì 19 novembre 2025

I mondi di Zagor, vol. n. 1: Il fiume degli orrori

I mondi di Zagor, vol. n. 1: Il fiume degli orrori

Formato: 16x21 cm, b/n
Pagine: 100
Editore: Sergio Bonelli Editore (12 novembre 2025)
Prezzo di copertina: 5,80 euro

Soggetto e sceneggiatura: Claudio Chiaverotti
Disegni: Stefano Voltolini Stefano
Copertina: Alessandro Piccinelli

Torna l'indimenticabile Homerus Bannington, il poeta di Odissea Americana. Homerus è scomparso durante una nuova perlustrazione fluviale attraverso terre inesplorate da lui finanziata. Suo nipote intende mettersi alla ricerca dello zio e chiede aiuto a Zagor e Cico. Ma l'impresa si rivela irta di minacce e di pericoli…

5 libri per avvicinarsi al Natale


5 libri per avvicinarsi al Natale
Il tempo si raffredda, l'inverno si avvicina e le giornate si accorciano. Per avvicinarsi al Natale, troverete 5 libri di generi diversi che vi ispireranno

👉 fonte: LibreriAmo

C'è già aria di Natale per le strade, e assieme a questa giunge il fermento che anticipa le Feste, gli impegni, il desiderio irrefrenabile di staccare la spina. Se c'è un momento in cui abbiamo bisogno di una fuga, un'evasione totale dalla realtà, è proprio questo.
Per aiutarvi a trovare il rifugio perfetto, noi di Libreriamo abbiamo preparato una selezione di cinque romanzi che sono molto più di semplici libri: sono veri e propri passaporti per mondi lontani, compagni ideali per le lunghe serate invernali.
Dalle nevi claustrofobiche del Colorado, dove si nascondono incubi nerissimi, alla magia surreale di Parigi, dove le sirene incontrano i sognatori… la nostra lista spazia tra generi diversi, ma ugualmente favolosi.
Che siate in cerca di una fiaba nordica che riscaldi il cuore, di un mistero intrigante o di un'avventura romantica tra castelli scozzesi, troverete qui il libro che fa per voi.
Scopriamo insieme cosa vi aspetta.

▪️La leggenda della rosa di Natale di Selma Lagerlöf
Per chi desidera celebrare il Natale riscoprendo la magia delle antiche fiabe nordiche, tramandate al lume di candela durante le lunghe notti invernali, la raccolta di Selma Lagerlöf, Premio Nobel per la Letteratura, è la scelta perfetta. La leggenda della rosa di Natale è un tesoro di racconti che trasporta il lettore in una Svezia di miti, leggende e paesaggi mozzafiato.
Lagerlöf fa rivivere la tradizione orale in storie che, dietro un'apparente semplicità, celano profonde indagini sull'animo umano, sui desideri, le passioni e le grandi domande morali. Ogni racconto è un piccolo miracolo, un inno all'inesauribile potere dell'immaginazione di trasformare la realtà.
Troveremo, ad esempio, la storia di una foresta innevata che si trasforma in un meraviglioso giardino grazie alla fede di un vecchio abate; di giovani che perdono l'amore in mare e lo ritrovano nei sogni; e di un violinista presuntuoso che impara l'umiltà grazie alla musica. Ci sono montagne che rivelano miniere d'argento, schiere di anime perdute che penano tra i ghiacci eterni, e la vicenda commovente di una vecchietta abbandonata che si aggrappa alla sua solitudine.
Come nelle fiabe tradizionali, il lieto fine è spesso segnato da una redenzione. La scrittrice svedese infonde nei suoi racconti il senso di una ritrovata fiducia nella fantasia e la capacità di superare le paure. L'accettazione di un limite e l'umiltà aprono la porta a una trasformazione, insegnando valori che superano ogni ricchezza materiale. In sintesi, queste leggende, ricche di neve e spiritualità nordica, sono la lettura natalizia ideale per chi cerca storie toccanti e ricche di significato, che facciano riflettere sulla bontà e sulla bellezza che si nascondono anche nel buio inverno.

▪️La piccola biblioteca dei segreti di Jenny Colgan
C'è forse qualcosa di più invitante, durante le vacanze invernali, di un'avventura a caccia di libri rari, ambientata in un castello scozzese? La piccola biblioteca dei segreti di Jenny Colgan è un romanzo che mescola abilmente il fascino del mistero e la dolcezza della commedia romantica, il tutto incorniciato da un'atmosfera magica a pochi giorni dal Natale.
Protagonista della storia è Mirren Sutherland, una delle più stimate e tenaci cacciatrici di libri rari del Regno Unito. Quando riceve una richiesta inusuale, sa che non si tratta di una semplice consulenza: il giovane Jamie McKinnon, erede di un antico clan, ha bisogno del suo aiuto per recuperare un libro leggendario nascosto tra le mura del suo castello in rovina. Il valore del manoscritto è tale da poter salvare l'intera tenuta.
Mirren si imbarca così in un viaggio verso la Scozia innevata, ritrovandosi immediatamente in competizione con una vecchia conoscenza: il fascinoso e rivale cacciatore di libri, Theo Palliser, anche lui sulle tracce del tesoro McKinnon.
L'avventura si snoda attraverso un castello pieno di trappole letterarie e indovinelli lasciati da un nonno amante dei misteri, tra biblioteche polverose, passaggi segreti e paesaggi mozzafiato. Mirren e Theo si ritrovano costretti a collaborare in una serie di sfide, e man mano che si avvicinano al prezioso volume, Mirren inizia a comprendere che il vero tesoro non è fatto di carta e inchiostro. La ricerca del libro raro si trasforma in una tenera scoperta di sé e, forse, di un amore tutto da scrivere. È la lettura perfetta per chi desidera una storia avvolgente e luminosa, capace di celebrare la magia del Natale tra segreti, avventura e il calore dei sentimenti.

▪️Misery di Stephen King
Quando le festività natalizie invitano al ritiro e alla lettura, non c'è niente di meglio di un thriller psicologico che sfrutti l'isolamento invernale per costruire un incubo claustrofobico. Misery di Stephen King è un capolavoro del genere che, grazie all'ambientazione tra le montagne innevate del Colorado, trasforma un paesaggio idilliaco in una prigione gelida e terrificante.
Il protagonista è Paul Sheldon, uno scrittore di successo noto per la sua popolare saga di romanzi con l'eroina Misery Chastain. Dopo un grave incidente d'auto in una tempesta di neve, Paul si risveglia ferito e intrappolato nella casa isolata di Annie Wilkes, un'ex infermiera dal sorriso inquietante e dalla devozione che si rivelerà presto terrificante.
Annie è la "fan numero uno" di Paul, ma la sua ammirazione è tossica e ossessiva. Quando scopre che nell'ultimo libro lo scrittore ha ucciso il suo personaggio preferito, Misery, la devozione si trasforma in furia psicopatica. Paul si ritrova prigioniero, costretto in un gioco perverso dove ogni parola che scrive è un tentativo disperato di sopravvivenza.
King costruisce un duello psicologico straordinario. Il terrore non nasce da fantasmi o mostri soprannaturali, ma dalla lucida e implacabile follia umana che si scatena nell'isolamento. La neve e le montagne diventano complici di Annie, impedendo ogni possibilità di fuga o di aiuto esterno. La lettura di Misery è un'esperienza intensa e incalzante, un monito su come la devozione possa degenerare in terrore assoluto. È il libro ideale per chi vuole un brivido autentico che tenga svegli nelle lunghe notti invernali.

▪️Una sirena a Parigi di Mathias Malzieu
Per chi cerca una fuga dalla realtà durante le feste, Una sirena a Parigi di Mathias Malzieu è una meraviglia onirica che coniuga la magia della fantasia con l'energia vitale dell'amore impossibile. Anche se ambientato in una Parigi estiva e sommersa (dove la Senna, ingrossata da una pioggia apocalittica, trascina oggetti e misteri) il romanzo offre quel tocco di incantesimo surreale ideale per riscaldare le lunghe notti invernali.
Il protagonista è Gaspard Snow, un musicista sognatore e proprietario del Flowerburger, un locale che è un vero e proprio regno di musica e libera espressione. È proprio tra le acque della Senna, in piena, che Gaspard fa una scoperta incredibile: un essere ferito, una sirena quasi esanime. Decide di portarla con sé per prendersi cura di lei, chiamandola Lula.
La creatura marina, però, porta con sé una maledizione romantica: chiunque ascolti il suo canto si innamora perdutamente di lei, fino a morirne. La sirena stessa lo avverte, ma, contro ogni logica, Gaspard si rivela immune al suo fatale richiamo. L'amore, inteso come l'ingrediente magico che permette al sogno di cristallizzarsi, lo salva e lo rende capace di affrontare l'impossibile.
Tra le pagine, Malzieu celebra la forza dell'immaginazione e l'irrinunciabile necessità di sognare. Gaspard, infatti, usa tutto il suo ingegno per proteggere Lula e difendere "un altro grande sogno", trovando il modo di far vivere un essere marino lontano dall'oceano. Questo romanzo è un inno al potere salvifico e trasformativo dell'amore, un racconto toccante e stralunato che, con i suoi personaggi fantastici e la sua atmosfera unica, si candida come la lettura perfetta per celebrare la meraviglia e la sorpresa che il Natale porta con sé.

▪️Cose che succedono la notte di Peter Cameron
Con l'arrivo dell'inverno e l'avvicinarsi del Natale, non c'è niente di meglio di un romanzo intriso di mistero e atmosfere gelide, capace di trasportare il lettore in luoghi remoti, illuminati solo dal chiarore della neve. Cose che succedono la notte di Peter Cameron è proprio questo: una discesa lenta e affascinante nel cuore del Grande Nord, dove i segreti si nascondono meglio sotto una coltre di ghiaccio.
La narrazione si apre su uno scenario da cartolina invernale, ma carico di presagi: un treno notturno, una stazione sperduta e una coppia senza nome che ne discende per raggiungere un immenso e lussuoso albergo, isolato nel cuore di una foresta. Questo hotel diviene il vero epicentro della storia, un'isola di luce in un paesaggio di buio e neve, con i suoi corridoi infiniti, le stanze chiuse e l'unico bar come punto d'incontro.
Il libro è costruito sull'ambiguità e sul fascino dei suoi ospiti: una vecchia cantante che sembra aver visto tutto, un losco uomo d'affari con un disegno crudele. E poi, il mistero più grande: la ricerca di un sinistro orfanotrofio e di un enigmatico guaritore che, in questa terra quasi magica, potrebbe offrire risposte o forse solo ulteriori interrogativi.
Cameron riesce a trasformare questi elementi classici dell'immaginario nordico e invernale in un romanzo avvincente, enigmatico e profondamente originale. È un'opera che, con il suo ritmo sospeso e le sue atmosfere tra l'onirico e il grottesco, invita alla riflessione, rendendolo una lettura ideale da assaporare con una coperta calda, in attesa della notte di Natale. Il candore della neve non riesce a nascondere le oscurità umane, e questo rende il mistero ancora più irresistibile.

Un libro che Stephen King ha detto essere il suo preferito


Un libro che Stephen King ha detto essere il suo preferito
La risposta in un video di The Late Show with Stephen Colbert

👉 fonte: Esquire.com

Stephen King non risparmia opinioni: ad esempio, ha partecipato alla classifica del New York Times del miglior film del secolo e a quella del miglior libro del secolo, alla quale ha candidato anche una sua opera. Il problema delle classifiche dell'autore di It, Shining, Misery o Carrie è di non essere sempre coerente: ecco perché abbiamo parlato di un (non del) libro preferito di King. Ma andiamo per ordine.
In un video di The Late Show with Stephen Colbert, pubblicato su YouTube un paio di anni fa (e che vi lasciamo anche qui sotto), Stephen King risponde a numerose domande, ad esempio quale sia il libro più spaventoso o il libro che le persone pensano abbia letto. Una delle domande riguarda, prevedibilmente, il suo libro preferito.
Lo scrittore nomina Lonesome Dove di Larry McMurtry, che è stato tradotto in italiano da Einaudi.
In uno sputo di paese al confine fra il Texas e il Messico (si legge nella sinossi dell'editore italiano) Augustus McCrae e Woodrow Call, due dei più grandi e scapestrati ranger che il West abbia conosciuto, hanno cambiato vita: convertiti al commercio di bestiame, ammazzano il tempo come possono (). L'equilibrio si spezza quando, dopo una lunga assenza, torna in cerca d'aiuto un vecchio compagno d'armi, il seducente e irresponsabile Jake Spoon, che descrive agli amici i pascoli lussureggianti del Montana e così dà fuoco alla miccia dell'irrequietezza di Call: raduneranno una mandria di bovini, li guideranno fin lassù e saranno i primi a fondare un ranch oltre lo Yellowstone. È l'inizio di un'epica avventura attraverso le Grandi Pianure.
Lonesome Dove, un classico della letteratura western, nasce come copione all'inizio degli anni Settanta. Peter Bogdanovich voleva trarne un film per omaggiare il suo maestro, John Ford, con John Wayne, James Stewart e Henry Fonda. McMurtry viene incaricato della sceneggiatura. Nasce il primo abbozzo di Lonesome Dove, ma il film non si farà mai. Quella storia diventerà un romanzo-capolavoro, Premio Pulitzer nel 1986.
Qui sotto c'è il video intero di The Late Show with Stephen Colbert pubblicato su YouTube, in cui lo scrittore risponde anche ad altre domande. La clip è in inglese:


Come accennavamo sopra, non sempre King è d'accordo con se stesso. Infatti Lonesome Dove non compare in un'altra classifica che ha stilato in occasione dei 10 anni di Goodreads, il social network dei libri, e che vede in testa Il signore delle mosche di William Golding (1954).
La lista si accompagna a una premessa dello scrittore: "Naturalmente qualsiasi lista come questa è leggermente ridicola. In un altro giorno potrebbero venirmi in mente dieci titoli diversi, come L'esorcista o Cavalli selvaggi al posto di Meridiano di sangue o Rosso di sera nel West. Un altro giorno sarei sicuro di includere Luce d'agosto o il superbo Un piano semplice di Scott Smith. Il mare, il mare, di Iris Murdoch. Ma che diamine, non ho dubbi su questi. Anche se probabilmente i romanzi di Anthony Powell dovrebbero essere qui, soprattutto quelli dal titolo sublime Casanova's Chinese Restaurant e Books Do Furnish a Room. E The Raj Quartet di Paul Scott. E almeno sei romanzi di Patricia Highsmith. E Patrick O'Brian? Vedi quanto è difficile lasciar perdere?". Alla fine si è spiegato da solo.

martedì 18 novembre 2025

"The Running Man" trasforma un libro di Stephen King in un gigantesco "f*ck you" allo stato della nazione


The Running Man trasforma un libro di Stephen King in un gigantesco "f*ck you" allo stato della nazione
Edgar Wright e Glen Powell vogliono ricordarci che ci stiamo divertendo fino all'autodistruzione, che i ricchi detestano i poveri e che, in sostanza, siamo messi piuttosto male

👉 fonte: Rolling Stone

Dopo che Richard Bachman è stato smascherato come pseudonimo di uno degli scrittori di lingua inglese più popolari della fine del XX secolo, il suo creatore ha sentito il bisogno di affrontare il "perché". Nell'introduzione di The Bachman Books, che raccoglieva quattro dei racconti scritti con quel nom de plume, Stephen King ha spiegato di aver adottato l'alter ego letterario in parte come un test di assaggio alla cieca per i lettori, e in parte come un modo per pubblicare più opere senza saturare il mercato. C'è un'altra ragione, però che si può leggere tra le righe di quello che King descrive come "lo stato d'animo di Bachman: rabbia latente e lenta disperazione". Non si trattava solo di uno pseudonimo. Era anche uno sfogo per una vera e propria esplosione di energia alla Bachman-King.
L'autore di Shining non è mai stato uno che fuggiva l'oscurità, ma quell'identità segreta gli permetteva di attingere a qualcosa di psicologicamente più inquietante di San Bernardo rabbiosi e Plymouth possedute dal demonio. Era l'Es, la metà oscura, il tipo di scrittore che poteva dare all'icona della letteratura horror una plausibile negazione. La paura ora era intrisa di odio, preoccupazione straziante e 10 cc di rabbia senza limiti. Bachman non era King. E da nessuna parte questo è più evidente che nel suo racconto The Running Man.
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L'atomico Kindle Scribe di Amazon finalmente a metà prezzo: il regalo perfetto da mettere sotto l'albero


L'atomico Kindle Scribe di Amazon finalmente a metà prezzo: il regalo perfetto da mettere sotto l'albero

👉 fonte: Player.it

Stanchi di leggere in maniera tradizionale? Il Kindle Scribe di Amazon è ciò che vi serve! E anche se non è ancora tempo di Black Friday, potete approfittare dell'incredibile offerta (e dei tanti prodotti bonus inclusi).
Leggere, una di quelle passioni che col passare del tempo diventa sempre più limitata a una nicchia di persone, che con incredibile fervore continuano a dilettarsi nell'arte della parola scritta. Un grande problema nella lettura, per molti, sono i libri in sé: grandi, ingombranti, pesanti da portare appresso. Per fortuna, questo è ormai un problema bypassabile.
Gli e-reader hanno proprio risolto tanti dei problemi, relativi ai libri classici. Tra gli e-reader più famosi e utilizzati che vi siano sul mercato, i Kindle di Amazon sono sicuramente i più gettonati. In un articolo di non troppo tempo fa, vi mostravamo due modelli di Kindle eccezionali, per ogni esigenza!
Adesso però, che è quasi tempo di Black Friday, arriva un'offerta pazzesca su un dispositivo che non solo vi permetterà di avere tante possibilità di lettura confortevole, ma vi darà anche un ottimo sostegno su cui prendere appunti, scrivere o disegnare liberamente. Il Kindle Scribe di Amazon vi aspetta.

Un Kindle su cui scrivere, più annessi e connessi. Sicuramente chiunque si possa definire un avido lettore, avrà caldeggiato almeno una volta l'idea di acquistare un Kindle di Amazon. Si tratta di dispositivi estremamente comodi, leggeri, che tendenzialmente permettono una lettura confortevole e adatta a tante situazioni di luce. Ma se qualcuno vuole fare quel passo in più, acquistando forse il meglio che Amazon ha proporre, ciò che cerca è sicuramente il Kindle Scribe!
Il Kindle Scribe che vi presentiamo è la versione del 2024, tra le più amate dagli utenti per le tante funzionalità nascoste. Si parte dallo schermo, che rispetto alla versione del 2022 è stato ridisegnato con bordi bianchi, per dare maggiormente la sensazione di foglio. Ovviamente, un foglio premium, così come la penna che sarà compresa nell'acquisto, che vi darà un'esperienza di scrittura molto simile a quella su carta.
Una delle funzionalità migliori, è quella che vi permette di scrivere direttamente sui libri che state leggendo. Immaginate: state leggendo un libro particolarmente appassionante, una frase vi colpisce e vi ispira una riflessione e non avete bisogna di prendere carta e penna per appuntarvi i vostri pensieri. Un'ottima opzione anche per chi ha bisogno di un dispositivo con cui studiare o prendere appunti durante le lezioni.
Inoltre, acquistando adesso avrete diritto ad altri prodotti collaterali che miglioreranno la vostra esperienza generale: si parte dalla custodia anteriore che, oltre a proteggere lo schermo quando non lo utilizzate, diventa un supporto che vi permetterà di posizionare il Kinlde nella posizione che preferite. A tutto ciò, si aggiunge l'efficiente caricabatterie originale Amazon PowerFast da 9W - 1.8A compatibile con la maggior parte dei dispositivi USB. E tutto questo, in fortissimo sconto!

Più libri più liberi 2025: il programma della Fiera della piccola e media editoria. Dal 2026 Giorgio Zanchini prende il posto di Chiara Valerio


Più libri più liberi 2025: il programma della Fiera della piccola e media editoria. Dal 2026 Giorgio Zanchini prende il posto di Chiara Valerio
l programma dell'edizione 2025 di Più libri più liberi, la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria, da giovedì 4 a lunedì 8 dicembre a Roma, con 569 editori e 700 appuntamenti. Chiara Valerio dal 2026 lascerà la cura degli eventi a Giorgio Zanchini. I particolari

👉 fonte: il Libraio

Da giovedì 4 a lunedì 8 dicembre, con con 700 appuntamenti in programma e la partecipazione di 569 editori, torna a Roma Più libri più liberi, la Fiera Nazionale della Piccola e Media Editoria che si terrà a Roma. Anche nel 2025 la Fiera, promossa e organizzata dall'Associazione Italiana Editori, è ospitata dalla Nuvola, nel cuore dell'Eur.
Presieduta da Annamaria Malato e diretta da Fabio Del Giudice, Più libri più liberi punta a dare "voce e spazio alla piccola e media editoria", che in Italia nel 2024 ha pubblicato 51.915 novità, in crescita rispetto all'anno precedente (+0,9%) e pari al 60,4% dell'offerta editoriale complessiva. Stando ai dati dell'AIE, le case editrici attive in Italia, micro, piccole e medie, sono 5.349, in linea rispetto al 2023 (-0,2%), mentre la quota di mercato nei canali trade (librerie fisiche e online e supermercati) nel 2024 è stata pari al 46,4%, in leggero calo rispetto al 46,6% dell'anno precedente.
Per Più libri più liberi il biglietto d'ingresso costa 10 euro a persona; in più, la Tariffa Family per le famiglie, consentirà al secondo figlio di entrare gratuitamente in fiera. Grazie alla Regione Lazio, torna il Buono Libro che consente ai più giovani di avere a disposizione dieci euro per scegliere liberamente tra i titoli degli editori che espongono in Fiera quali portare a casa. Il voucher è disponibile per gli studenti delle scuole laziali e per gli under30 residenti nella regione.
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lunedì 17 novembre 2025

Ian McEwan: fantascienza senza scienza


Ian McEwan: fantascienza senza scienza

👉 fonte: Doppiozero.com

Al Piccolo Teatro di Milano a discutere, sotto la supervisione di Alice Strazzi della rivista Stratagemmi, con studenti e studentesse molto competenti della Statale di Milano e con i bravi attori della compagnia Sotterraneo, Il fuoco era la cura, un raffinato e ironico adattamento di Fahrenheit 451 di Ray Bradbury, da loro messo in scena diciotto anni dopo che Luca Ronconi aveva rielaborato lo stesso romanzo portandolo a Torino e a Milano. La fantascienza non ha una grande tradizione teatrale, ma un'eccezione è notevole: R.U.R. di Karel Capek (Praga, 1921), in cui la ribellione di esseri umani ridotti ad automi allude alla recente rivoluzione comunista in Russia. Diverso è il discorso per quello che riguarda direttamente gli scienziati e la loro spesso controversa esistenza. Chi scrive queste annotazioni ricorda di aver assistito in giovane età, nel 1963, e sempre al Piccolo di Milano, alla memorabile messa in scena della Vita di Galileo di Bertolt Brecht, per la regia di Giorgio Strehler, e con l'interpretazione di Tino Buazzelli. Alla fine del secolo, Michael Frayn, in Copenhagen, fa incontrare nella capitale danese i due fisici nucleari Niels Bohr e Werner Heisenberg, che discutono - siamo nel 1941 - sull'opportunità di costruire una bomba atomica. Ma, a proposito di teatro e di fantascienza, il vero ur-text rimane, a mio parere, La tempesta di Shakespeare, recitata a corte nel novembre 1611, con Prospero nel ruolo di un mago-scienziato rinascimentale, e le creature da lui plasmate (Ariel, Caliban, la stessa Miranda) raggruppate sul palcoscenico di un'isola misteriosa che è quella mediterranea dei miti omerici, e che, nello stesso tempo, è collocata nelle Bermuda, visitate in epoca recente dai viaggiatori inglesi diretti verso le coste americane.
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William Friend: Lascialo entrare


William Friend: Lascialo entrare

Titolo originale: Black Mamba
Formato: Kindle (1.6 MB)
Pagine: 259
Editore: Newton Compton Editori (1 ottobre 2024)
ISBN-13: 9788822783578
ASIN: B0DGBDHFHQ

Data di acquisto: 24 ottobre 2025
Letto dal 13 al 17 novembre 2025

▪️Sinossi
E se l'uomo nero esistesse per davvero?
Nove mesi dopo la morte della madre Pippa, le gemelle Sylvie e Cassia iniziano ad avere quello che Alfie, il padre, liquida subito come un semplice incubo ricorrente: ogni notte lo svegliano sostenendo che c'è qualcuno nella loro camera. Questi brutti sogni di punto in bianco sembrano finire e Alfie, che non li aveva mai considerati importanti, se ne dimentica presto. Fino al giorno in cui le figlie iniziano a parlare del loro nuovo misterioso amico, Black Mamba, un uomo magico capace di trasformarsi in qualsiasi cosa voglia: cominciano ad apparecchiare un posto a tavola per lui, gli sussurrano segreti e sostengono che le porterà via. Preoccupato per la situazione, Alfie chiama in soccorso Julia, sorella di Pippa e psicoterapeuta infantile. Qualunque cosa sia questo "amico", non vuole andarsene. Mentre le spire di Black Mamba si stringono attorno alle bambine, Alfie e Julia devono confrontarsi con le loro più recondite paure e mettere in dubbio tutte le loro certezze. Cosa è reale e cosa non lo è? Una domanda che nasconde una posta in gioco altissima: la sopravvivenza di tutta la famiglia.
Una storia oscura, una ninna nanna che vi terrà svegli la notte, anziché farvi addormentare.
«Accattivante… la suspense cresce pagina dopo pagina e ti intrappola». Daily Mail
«Gli amanti dell'horror letterario ne saranno assolutamente affascinati… Ho trovato quasi impossibile smettere di leggerlo». Horror Magazine

▪️L'incipit del libro
Stamattina ho sentito per la prima volta il nome di Black Mamba. Mi ha riportato alla mente alcuni sogni. Non sogni miei, delle mie figlie. Incubi che mandavano in frantumi il loro sonno.
È iniziato tutto nove mesi dopo l'incidente. Ogni notte, all'ora del diavolo, mi svegliavo e trovavo le gemelle immobili ai piedi del mio letto, i volti nascosti dal buio.
Papà, c'è un uomo in camera nostra.
Quelle parole sono diventate familiari come il ritornello di un coro; avevano il potere di svegliare solo il mio corpo, mentre la mente, o almeno buona parte di essa, rimaneva addormentata. Mi rigiravo tra le lenzuola fredde e rigide, schiacciavo il naso sul cuscino e sospiravo. No, non c'è nessuno, dicevo. Ma il mio braccio, mezzo addormentato, sollevava lo stesso il piumone e lasciava che le bambine si infilassero lì sotto, per rannicchiarsi nell'avvallamento dove un tempo dormiva la loro mamma.
Naturalmente la prima notte era stata diversa. La prima notte, la presenza improvvisa e inaspettata delle gemelle davanti al letto era bastata a darmi una scarica di adrenalina.
«Papà, c'è un uomo in camera nostra».
La frase mi aveva fatto sobbalzare, come lo strattone di un cappio che si stringe al collo, il pavimento che all'improvviso crolla sotto i piedi.
«Un uomo?», avevo chiesto.
«Un uomo».


▪️La mia recensione
"Non è questa la radice del problema. So che non è così. C'è qualcos'altro. Qualcosa che non viene dalle ragazze. Qualcosa di… esterno, che sta influenzando il loro comportamento. Lo sento".
Lascialo entrare, opera prima dell'inglese William Friend è un horror psicologico che cerca di mescolare tutti gli stereotipi del genere: infanzia, elaborazione del lutto e oscure presenze. Le premesse per un libro che ci vorrebbe tenere incollati alle sue pagine ci sono tutte… Peccato solo che, almeno nel mio caso, c'è stata tanta delusione.
La trama di Lascialo entrare parte dopo circa nove mesi dalla morte di Pippa, moglie di Alfie e madre di due gemelle: Sylvie e Cassia. Le bambine dicono al padre che, di notte, nella loro cameretta vedono un uomo (chiamato Black Mamba) in grado di trasformarsi anche in diversi animali. Il padre, in un primo momento, ignora la faccenda come un innocuo gioco delle bimbe ancora sotto shock per la morte della loro mamma. Purtroppo, con il passare del tempo, questa "presenza" si trasforma sempre più in qualcosa di assurdo: le bimbe lo vedono ovunque, parlano e giocano con lui e, cosa ancora più sconcertante, cercano di sostituirlo (su pressione dello stesso Black Mamba) alla figura paterna. Alfie, alla fine, è costretto a chiedere l'intervento di Julia, sorella gemella di Pippa e psicoterapeuta infantile…
I temi principali del libro sono: il lutto nei bambini e come esso viene affrontato, l'effimero confine tra gioco e realtà, la paura di ciò che non conosciamo (uno su tutti, tanto per fare un esempio: l'uomo nero!). Temi molto affascinanti, lo ammetto; tuttavia il tutto è stato rovinato da una trama abbastanza prevedibile e senza grossi colpi di scena. Inoltre, sino all'ultimo, il "personaggio principale" (Black Mamba) non si capisce se sia reale, una sorta di elaborazione del trauma delle bimbe o un vero e proprio "poltergeist" all'interno della casa in cui si svolge gran parte della storia.
Insomma, per farla breve, il finale non è chiaro e lascia più domande e dubbi che risposte…
📌 Voto: 🔵🔵🔵 (3 su 5)

domenica 16 novembre 2025

Recensione della penna stilografica Lamy Safari Vista


Chi mi conosce lo sa già: ho un bel po' di penne stilografiche di quasi tutte le marche; eppure, torno ad usare sempre quelle della tedesca Lamy… Mi ci trovo bene, scrivono bene, si puliscono facilmente e, fattore certamente non da trascurare, hanno bisogno di pochissima manutenzione (direi quasi nulla!).
Tra le mie Lamy posso annoverare due Safari (una blu ed una rossa), una Al Star (di colore Ocean Blue) ed una spettacolare Aion (di colore Dark Blue). In verità dovrei citare anche una Logo (in acciaio inox spazzolato)… ma un paio d'anni fa l'ho prestata ad un amico e non è più tornata indietro!
La Lamy Safari è la classica stilografica per principianti e studenti, che finisce per essere usata da tutti… anche e soprattutto dagli appassionati più esperti. Ha un bel design: è tutta in plastica ABS, ma fatta veramente bene! Senza dimenticare che è stata progettata da Wolfgang Fabian, uno dei più prestigiosi designer del settore.


La "versione" Vista, diversamente dagli altri modelli Safari colorati (ne esistono di tanti colori, comprese diverse tonalità uscite in edizioni limitate) è una stilografica costruita sempre in plastica ABS ma in variante demonstrator, quindi completamente trasparente: in questo modo, si può ammirare tutta la componentistica interna, compresi o la cartuccia (per meglio visionare il colore dell'inchiostro usato e la quantità residua) o il converter.
La parte dell'impugnatura presenta una sezione triangolare, in grado di "guidare" le dita nella giusta posizione. Ottima soluzione per i principianti, ma non per i più esperti: molti di loro, infatti, trovano questa sezione sagomata molto limitante.


Il cappuccio, ovviamente trasparente, è a pressione ed ha la clip in metallo dalla caratteristica (e ben riconoscibile) forma "a molla", tipica di tutte le Safari: permette di fissare la penna a tasche e quaderni con molta facilità.
Il peso è veramente irrisorio (siamo intorno ai 15-16 grammi), per cui è una stilografica adatta a chi è solito fare lunghe sessioni di scrittura.


Altra caratteristica (forze la più importante) è la sua adattabilità ai diversi pennini dell'azienda: ai classici EF (extrafine), F (fine, il mio preferito), M (medio), B (broad), A (per bambini… quindi in grado di essere "strapazzato") e LH (per i mancini), si possono montare anche i tre stub per calligrafia (1.1, 1.5 e 1.9). Sono tutti pennini scorrevolissimi, rigidi, in acciaio e facilissimi da sostituire (bastano soltanto un paio di secondi) perché, come da tradizione della Lamy, scorrono su "micro binari" da cui è semplicissimo sfilarli ed innestarli.
La Lamy Safari Vista monta sia cartucce proprietarie (mod. T10), sia il converte Z28, per chi (come me) preferisce scrivere con gli inchiostri in bottiglia/calamaio.


Veniamo ai costi. Il suo prezzo, proprio perché "pensata" per un utente alle prime armi, si aggira sui 22-23 euro (ma, approfittando di determinate offerte, come il Black Friday di Amazon, è possibile acquistarla anche a molto meno). Le cartucce sono disponibili in svariati colori ed in confezioni da 5 pezzi: il costo della singola confezione si aggira sui 6-7 euro (ma dipende tutto dal colore dell'inchiostro scelto e dalle varie edizioni limitate). Il prezzo del converter (mod. Z28) si aggira sugli 8 euro.
Vi lascio, come sempre, alla mia prova di scrittura: per realizzarla, come sempre, ho usato l'inchiostro Lamy Blue/Black in calamaio (perciò mi son servito del converter) e carta Rhodia puntinata da 80 grammi.