Titolo originale: The Plot Against America
Formato: eBook
Pagine: 410
Editore: Einaudi (2005)
Asin: 8806173170
Data di acquisto: 15 ottobre 2024
Letto dall'8 al 17 novembre 2024
▪ Sinossi
America, 1940: Lindbergh, eroe della trasvolata sull'Atlantico, fervido antisemita e filonazista, diventa presidente. Da questo momento gli Stati Uniti smettono di appoggiare inglesi e francesi, e dietro un'apparente neutralità stringono patti con la Germania di Hitler. Una famiglia ebraica di Newark, la famiglia Roth, scopre di non essere abbastanza americana per i gusti del nuovo presidente, e inizia a temere che anche il proprio Paese si trasformi in un regno del terrore. Tra controstoria e autobiografia, il ritratto dell'America in forma di incubo.
▪ L'incipit del libro
Capitolo 1: Giugno 1940 - ottobre 1940
Votate per Lindbergh o votate per la guerra.
La paura domina questi ricordi, un'eterna paura. Certo, nessuna infanzia è priva di terrori, eppure mi domando se da ragazzo avrei avuto meno paura se Lindbergh non fosse diventato presidente o se io stesso non fossi stato di origine ebraica.
Quando ci fu la prima sorpresa: la candidatura alla presidenza di Charles A. Lindbergh, l'eroe dell'aria americano famoso in tutto il mondo, alla convention repubblicana di Philadelphia del giugno 1940 - mio padre era un assicuratore di trentanove anni, munito di licenza media, che guadagnava quasi cinquanta dollari la settimana, abbastanza per pagare in tempo le bollette più importanti, ma non abbastanza per permetterci altri lussi. Mia madre - che avrebbe voluto andare al teachers' college ma non poté perché costava troppo, che vivendo con i suoi aveva lavorato come segretaria dalla fine delle superiori, e che ci aveva impedito di sentirci poveri nei momenti peggiori della Depressione amministrando i guadagni ricevuti da mio padre ogni venerdì con la stessa efficienza con cui dirigeva la casa - aveva trentasei anni. Mio fratello Sandy, che faceva la settima e mostrava un prodigioso talento per il disegno, aveva dodici anni e io, che ero avanti di un anno e facevo la terza elementare - e avevo cominciato a raccogliere francobolli, ispirato, come milioni di altri ragazzi, dal primo filatelico del paese, il presidente Franklin Delano Roosevelt -, avevo sette anni.
▪ La mia (brevissima) recensione
"Ogni giorno mi faccio la stessa domanda: com'è possibile che questo accada in America? Com'è possibile che questa gente governi il nostro paese? Se non lo vedessi con i miei occhi, crederei di avere un'allucinazione".
Cominciando a leggere questo libro (che, neanche a volerlo fare apposta, è coinciso con la seconda rielezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti dello scorso 5 novembre 2024) ho trovato molte, per non dire moltissime, analogie xenofobe tra il libro stesso ed il Trump-pensiero. Una su tutte: in questo libro (datato 2004), così come Trump lo ha ripetutamente detto durante la sua intera campagna elettorale, viene citato lo slogan isolazionista "America First".
Ma veniamo a noi. Ne Il complotto contro l'America incontreremo una storia che è un bel mix tra saga familiare, storia vera e storia alternativa (ucronia). L'idea è molto suggestiva ed intrigante; posso benissimo affermare che l'esperimento di Roth è perfettamente riuscito nella prosa e nello stile.
Storia che, va detto, ha un finale troppo frettoloso e, soprattutto, con alcune parti che si aggrovigliano su sé stesse. Come trama vera e propria, invece, non c'è molto da dire; più che altro saremo resi partecipi dell'infanzia del piccolo Philip Roth e delle vicissitudini suoi familiari.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐ (4 su 5)