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"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

martedì 29 ottobre 2024

Shirley Jackson: L'incubo di Hill House (La casa degli invasati)

Shirley Jackson: L'incubo di Hill House (La casa degli invasati)

Titolo originale: The Haunting οf Hill House
Formato: Kindle (445 KB)
Pagine: 144
Editore: Adelphi (5 settembre 2012)
ASIN: B0096FERBI

Data di acquisto: 26 ottobre 2024
Letto dal 26 al 29 ottobre 2024

Sinossi
Chiunque abbia visto qualche film del terrore con al centro una costruzione abitata da sinistre presenze si sarà trovato a chiedersi almeno una volta perché le vittime di turno (giovani coppie, gruppi di studenti, scrittori alla vana ricerca di ispirazione) non optino, prima che sia troppo tardi, per la soluzione più semplice (e cioè non escano dalla stessa porta dalla quale sono entrati, allontanandosi senza voltarsi indietro). Bene, a tale domanda, meno oziosa di quanto potrebbe parere, questo romanzo di Shirley Jackson, il suo più noto, fornisce una risposta, forse la prima. Non è infatti la fragile, sola, indifesa Eleanor Vance a scegliere la Casa, dilatando l'esperimento paranormale in cui l'ha coinvolta l'inquietante professor Montague molto oltre i suoi presunti limiti. È piuttosto la Casa (con la sua torre buia, le porte che sembrano aprirsi da sole, le improvvise folate di gelo) a scegliere, per sempre, Eleanor Vance. E a imprigionare insieme a lei il lettore, che tenterà invano di fuggire da una costruzione romanzesca senza crepe, in cui (come ha scritto il più celebre discepolo della Jackson, Stephen King) «ogni svolta porta dritta in un vicolo buio». L'incubo di Hill House è apparso per la prima volta nel 1959.

L'incipit del libro
Parte Prima
1 - Nessun organismo vivente potrebbe conservare a lungo la sanità mentale in condizioni di realtà assoluta. Alcuni suppongono che persino le allodole e le cavallette sognano. Hill House, insana, se ne stava sullo sfondo delle sue colline racchiudendo dentro di sé l'oscurità; era rimasta così per ottant'anni e avrebbe potuto restarci per altri ottanta. Dentro, le pareti erano ancora dritte, i mattoni ben connessi fra loro, i pavimenti erano solidi, le porte giudiziosamente chiuse. Il silenzio gravava perenne sul legno e sulle pietre di Hill House e qualunque cosa vagasse sin li vi andava sola.

La mia (brevissima) recensione
"La casa era spregevole e Eleanor rabbrividì appena la vide. Il pensiero sgorgava libero e le diceva: Hill House è infame, è malata. Fuggi finché sei in tempo".
L'incubo di Hill House (pubblicato nel 1959 ed in Italia conosciuto anche come La casa degli invasati) è davvero inquietante: l'autrice ha saputo instillare il dubbio nei personaggi e, di riflesso, ai suoi stessi lettori.
Finale un po' troppo frettoloso ma, nel complesso, un buon libro horror.
📌 Voto: ⭐⭐⭐⭐ (4 su 5)

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