Titolo originale: The Broom of the System
Formato: Kindle (971 KB)
Pagine: 538
Editore: Einaudi (7 ottobre 2010)
ASIN: B005VOFS6Q
Data di acquisto: 17 settembre 2024
Letto dal 7 al 17 ottobre 2024
▪ Sinossi
Un romanzo fluviale, comico e insieme profondo: un atto di fede nella forza delle storie, e nella loro capacità di prendere per il collo e raccontare il mondo.
Le avventure di Lenore, che si mette alla ricerca della bisnonna, antica studiosa di Wittgenstein, fuggita dalla sua casa di riposo insieme a venticinque tra coetanei e infermieri; del fratello LaVache, piccolo genio con una passione smodata per la marijuana; del pappagallo di famiglia, Vlad l'Impalatore, che recita sermoni cristiani su una Tv via cavo; di Norman Bombardini, re dell'ingegneria genetica, che si ingozza di cibo e sogna di ingurgitare il mondo intero; di Rick Vigorous, il capo e l'amante di Lenore, negazione vivente del suo stesso cognome. Una galleria di personaggi uno più esilarante e paradossale dell'altro, sullo sfondo di un'America impazzita, grottesca, più vera del vero.
▪ L'incipit del libro
1981. Molte ragazze davvero belle hanno dei piedi davvero brutti, e Mindy Metalman non fa eccezione, pensa Lenore, all'improvviso. Sono piatti e lunghi, con le dita strombate e i mignoli afflitti da bottoni di una callosità giallognola che riappare a mo' di battiscopa lungo i calcagni, e sul dosso dei piedi sbucano peluzzi neri arricciati, e lo smalto rosso è screpolato e si scrosta a boccoli per quant'è vecchio, mostrando qua e là striature bianchicce. Lenore se ne accorge solo perché Mindy si è chinata in avanti sulla sedia accanto al minifrigo per staccare dalle unghie dei piedi appunto un paio di fiocchi di smalto; i lembi dell'accappatoio si dischiudono su un generoso scorcio di scollatura, decisamente più sostanziosa di quella di Lenore, e lo spesso asciugamano bianco che cinge la chioma zuppa e shampizzata di Mindy si è allentato e una ciocca di capelli scuri è sgusciata tra le pieghe e scende leggiadra incorniciandole la guancia fin sul mento. Nella stanza c'è odore di shampoo Flex, ma anche di canne, poiché Clarice e Sue Shaw si stanno facendo uno spino bello grosso che Lenore ha ricevuto in dono da Ed Creamer alla Shaker School e ha portato qui al college insieme ad altra roba per Clarice.
▪ La mia recensione
"No. Il determinismo l'avrebbe accettato se fosse stata in grado di sentire in ciò che la determinava qualcosa di obbiettivo, di impersonale, se si fosse sentita il classico minuscolo ingranaggio di un grande meccanismo. Se non si fosse sentita un po' come usata. Usata.".
La scopa del sistema, datato 1987 e primissimo romanzo di David Foster Wallace, è un torrente pieno di parole... che mi ha travolto! Prolisso, noioso nei dialoghi e con alcune parti allungate all'inverosimile.
Lenore nipote cerca di rintracciare la Lenore bisnonna fuggita da una clinica per anziani. La trama è tutta qui, eppure Foster Wallace riesce a creare un mattone di oltre 500 pagine infarcendolo di veri e propri virtuosismi stilistici ed analisi psicologiche.
Da metà libro in poi, ho veramente faticato nel proseguirne la lettura (stavo per abbandonarlo, lo ammetto). Mai libro mi ha lasciato così spiazzato... o sono io che non sono abituato/preparato a questo genere letterario?
📌 Voto: ⭐ (1 su 5)
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