--- BLOG IN ALLESTIMENTO ---
Benvenuti in questo spazio in cui sto raccogliendo la mia collezione di libri
▶ Questo blog è facilmente raggiungibile anche da www.lastanzadiantonio.com
"Un bel libro, Marcus, non si valuta solo per le sue ultime parole, bensì sull'effetto cumulativo di tutte le parole che le hanno precedute. All'incirca mezzo secondo dopo aver finito il tuo libro, dopo averne letto l'ultima parola, il lettore deve sentirsi pervaso da un'emozione potente; per un istante, deve pensare soltanto a tutte le cose che ha appena letto, riguardare la copertina e sorridere con una punta di tristezza, perché sente che quei personaggi gli mancheranno. Un bel libro, Marcus, è un libro che dispiace aver finito". [Joël Dicker in "La verità sul caso Harry Quebert"]

giovedì 17 ottobre 2024

David Foster Wallace: La scopa del sistema

David Foster Wallace: La scopa del sistema

Titolo originale: The Broom of the System
Formato: Kindle (971 KB)
Pagine: 538
Editore: Einaudi (7 ottobre 2010)
ASIN: B005VOFS6Q

Data di acquisto: 17 settembre 2024
Letto dal 7 al 17 ottobre 2024

Sinossi
Un romanzo fluviale, comico e insieme profondo: un atto di fede nella forza delle storie, e nella loro capacità di prendere per il collo e raccontare il mondo.
Le avventure di Lenore, che si mette alla ricerca della bisnonna, antica studiosa di Wittgenstein, fuggita dalla sua casa di riposo insieme a venticinque tra coetanei e infermieri; del fratello LaVache, piccolo genio con una passione smodata per la marijuana; del pappagallo di famiglia, Vlad l'Impalatore, che recita sermoni cristiani su una Tv via cavo; di Norman Bombardini, re dell'ingegneria genetica, che si ingozza di cibo e sogna di ingurgitare il mondo intero; di Rick Vigorous, il capo e l'amante di Lenore, negazione vivente del suo stesso cognome. Una galleria di personaggi uno più esilarante e paradossale dell'altro, sullo sfondo di un'America impazzita, grottesca, più vera del vero.

L'incipit del libro
1981. Molte ragazze davvero belle hanno dei piedi davvero brutti, e Mindy Metalman non fa eccezione, pensa Lenore, all'improvviso. Sono piatti e lunghi, con le dita strombate e i mignoli afflitti da bottoni di una callosità giallognola che riappare a mo' di battiscopa lungo i calcagni, e sul dosso dei piedi sbucano peluzzi neri arricciati, e lo smalto rosso è screpolato e si scrosta a boccoli per quant'è vecchio, mostrando qua e là striature bianchicce. Lenore se ne accorge solo perché Mindy si è chinata in avanti sulla sedia accanto al minifrigo per staccare dalle unghie dei piedi appunto un paio di fiocchi di smalto; i lembi dell'accappatoio si dischiudono su un generoso scorcio di scollatura, decisamente più sostanziosa di quella di Lenore, e lo spesso asciugamano bianco che cinge la chioma zuppa e shampizzata di Mindy si è allentato e una ciocca di capelli scuri è sgusciata tra le pieghe e scende leggiadra incorniciandole la guancia fin sul mento. Nella stanza c'è odore di shampoo Flex, ma anche di canne, poiché Clarice e Sue Shaw si stanno facendo uno spino bello grosso che Lenore ha ricevuto in dono da Ed Creamer alla Shaker School e ha portato qui al college insieme ad altra roba per Clarice.

La mia recensione
"No. Il determinismo l'avrebbe accettato se fosse stata in grado di sentire in ciò che la determinava qualcosa di obbiettivo, di impersonale, se si fosse sentita il classico minuscolo ingranaggio di un grande meccanismo. Se non si fosse sentita un po' come usata. Usata.".
La scopa del sistema, datato 1987 e primissimo romanzo di David Foster Wallace, è un torrente pieno di parole... che mi ha travolto! Prolisso, noioso nei dialoghi e con alcune parti allungate all'inverosimile.
Lenore nipote cerca di rintracciare la Lenore bisnonna fuggita da una clinica per anziani. La trama è tutta qui, eppure Foster Wallace riesce a creare un mattone di oltre 500 pagine infarcendolo di veri e propri virtuosismi stilistici ed analisi psicologiche.
Da metà libro in poi, ho veramente faticato nel proseguirne la lettura (stavo per abbandonarlo, lo ammetto). Mai libro mi ha lasciato così spiazzato... o sono io che non sono abituato/preparato a questo genere letterario?
📌 Voto: ⭐ (1 su 5)

Nessun commento:

Posta un commento